Capitolo 1

32.6K 552 5
                                    

- E dai, accetta! - mi prega lei.

- No - dico io. No.

No. No, non lo farò. Martina può scordaselo, non mi lascerò convincere dalle sue inutili preghiere.

- Ti prego, ti prego, ti prego - mi implora. Si inginocchia ai miei piedi. - Fallo per me.

Non posso trattenermi dal ridere. - Alzati stupida!

- Solo se accetti.

Sospiro e alzo gli occhi al cielo. Dio, questa ragazza sa essere davvero testarda.

- Okay, d'accordo - accetto. - Ma ora alzati.

Non posso credere di aver davvero accettato, ma ormai è fatta. Devo imparare a dirle di no e a non cambiare idea. Solo perché è la mia migliore amica, non vuol dire che debba darlgliela sempre vinta. Martina si alza dal pavimento di casa mia, con un sorriso da una che ha vinto alla lotteria, applaudendo e saltellando come una bambina.

- Non fare quella faccia, Vanessa - dice buttandosi sul divano. - Guarda il lato positivo...

Mi siedo accanto a lei e mi metto un dito sul mento, assumendo un'aria da pensatrice.

- No, mi dispiace - esordisco dopo qualche secondo. - Non vedo nessun lato positivo nello stare dietro un bancone a servire drink. Lei si mette dritta sul divano e mi guarda esternata.

- Come no, pensaci... - mi esorta dandomi una pacca sulla spalla. - Un sacco di ragazzi verranno a chiederci da bere, l'occasione d'oro per attaccare bottone.

- Possibile che tu pensi solo ai ragazzi?

La guardo sorpresa. Ma non pensa ad altro?

Lei ride in risposta. - Ho 17 anni, a che altro dovrei pensare?

Sospiro ancora ma un sorriso affiora sulle mie labbra.

Ah, la mia Marti. La mia bellissima, dolcissima e anche molto pervertita Marti. Le voglio un mondo di bene, ci conosciamo da quando abbiamo 3 anni e da allora siamo inseparabili: io e lei, lei e io sempre insieme.

E, si farei qualsiasi cosa per lei. Incluso andare ad una stupida festa di inizio estate, dietro uno stupido bancone, a servire stupidi drink..

* * *

Mi metto davanti allo specchio e comincio a pettinare i miei lunghi capelli biondi mentre dietro di me Martina sceglie i vestiti che devo indossare.

- Questi saranno perfetti! - esclama soddisfatta guardando le sue scelte. - Adesso, vestiti.

Agli ordini, signora. Mi infilo dei pantaloncini di jeans fin troppo corti, che non mi ricordo di aver acquistato e un leggero top bianco. Tipico di Martina scegliere qualcosa che possa scoprirmi quanta più pelle possibile.

La mia amica mi trascina di fronte allo specchio perché possa ammirarmi. - Sei davvero sexy. Credimi i ragazzi faranno la fila - dice con un sorrisetto malizioso mentre io osservo scettica la mia figura alla specchio Sono abbastanza alta, snella e con le curve al punto giusto ma non così tanto da essere definita sexy. Carina, magari ma definirmi sexy credo sia un po' esagerato.

Lei è quella sexy con il suo vestitino estivo azzurro che le arriva fino a metà coscia: è poco più alta di me, magra e ha dei bellissimi boccoli biondo cenere che le ricadono sulle spalle. Lei può essere definita sexy.

Arriviamo in spiaggia dove si sta svolgendo la festa: è piena di gente, in particolare ragazzi e ragazze tra i 14 e i 20, alcuni sono vicino al falò; altri in costume da bagno pronti per farsi una nuotata di mezzanotte e altri ancora che ballano al ritmo della musica del Dj.

Noi ci dirigiamo verso il nostro stand (se così si può chiamare) e io comincio a prepararmi psicologicamente per la lunga serata che mi aspetta.

Dietro al bancone ci sono Sara, Claudia e Federica che stanno servendo alcune ragazze.

- Hey - le saluto allegramente. -Martina ha convinto anche voi, immagino.

Le altre annuiscono. - È una rompiscatole. Mi ha tormentato per 2 giorni e alla fine le ho detto di sì per l'esasperazione - dice Sara scuotendo la testa.

- Dai su con il morale, vedrete che ci divertiremo - irrompe Martina.

- Lo spero tanto per te - la minaccia Federica. E dopo quel piccolo scambio di battute, la serata comincia, un servizio dietro l'altro.

- Accidenti, qui bevono davvero tanto - mi sussurra Martina nell'orecchio e io faccio una piccola risatina pensando a quanto abbia ragione. Osservo tutte le persone che circondano lo stand con in mano un bicchiere, mentre conversano e fanno conoscenza fino a quando il mio sguardo cade su un bellissimo ragazzo che si sta avvicinando.

E, non riesco più a staccargli gli occhi di dosso.

Live your lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora