Capitolo 3

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La ragazza si abbassa per accarezzare Blake.

Ed é maledettamente fantastico perché ora mi tocca stare qui.

- È tuo? -  mi domanda lei sorridendo al cane. Al cane, ignorandomi completamente. 

Perché? Di chi vuoi che sia?

- Si - rispondo secca.

- Come si chiama?

Si chiama Traditore. Ma se vuoi puoi chiamarlo Tradi.

- Blake - rispondo stizzita. Perché non finisce di accarezzarlo e non mi lascia andare?

- È davvero bello - commenta, sorridendo di nuovo a Blake  e non guardandomi in viso.

- Già -  dico facendo un mezzo sorriso a nessuno in particolare.

E non sembra per niente voler smettere di coccolare Blake-Tradi. Mi trattengo dallo sbuffare e la osservo di sottecchi per capire che cos'abbia di tanto speciale per piacere a lui.

Circa 5 centimetri più bassa di me con i capelli neri scurissimi (molto probabilmente tinti) a caschetto; magra, troppo magra e ha ha gli occhi color nocciola (i miei sono azzurro intenso, non c'è paragone).

Non capisco. Proprio non capisco.

Sposto il mio sguardo verso di lui e scopro che mi sta fissando a sua volta. I bellissimi occhi color sabbia brillano mentre mi sorride ed io non posso che ricambiare il suo sorriso. Ho già detto che lo trovi veramente bello?

- Althea - la rimprovera bonariamente. - Non puo' passare tutta la giornata qui per te!

Oh si invece, se tu rimani posso passare intere settimane qui. No invece, ha la ragazza. Idiota.

- Per me non c'è problema - obietto alla fine comunque.

Mi guardano entrambi. Lei per la prima volta (Alleluia!) e lui sempre più divertito. Non so da cosa ma sembra davvero che si stia divertendo. Per caso, si vede tanto che sto fingendo di essere felice di stare lì?

Arrossisco e abbasso lo sguardo imbarazzata. Complimenti, Vanessa

- Comunque noi dobbiamo andare o arriveremo in ritardo - dice guardando il suo orologio (costoso).

La ragazza alza gli occhi al cielo e fa una smorfia di disapprovazione. Ma alla fine si raddrizza.

- Ciao Blake - saluta il mio cane e, ancora una volta, mi ignora. É sempre così simpatica?

La seguo con lo sguardo mentre si avvia verso l'Audi (dall'aria costosa) e sale al lato del passeggero. Solo a quel punto rivolgo la mia attenzione a lui.

- Scusa se ti abbiamo fatto perdere tempo - mi dice grattandosi leggermente la testa. 

- Te l'ho detto, non c'è alcun problema - rispondo. - Mi fa piacere che alla tua ragazza piaccia così tanto Blake.

Non sono ironica. Giuro.

Lui mi guarda confuso prima di replicare. - Non è la mia ragazza, è la sorella di Alex.

Oh. Rimango sorpresa per la seconda volta. Immagino che con Alex, si riferisca a Alessandro il Timido.

- Scusa, io vi ho visti... - abbracciati -...e ho pensato che.. - balbetto mortificata. Più per i pensieri maligni che ho fatto nei suoi confronti che per il fraintendimento in sé.

- No, per me é come una sorella - spiega. - É da un po' che non ci vediamo e mi é saltata addosso abbracciandomi. É molto affettuosa, come avrai capito.

- Non volevo insinuare.. Ti chiedo ancora scusa.

- Tranquilla - mi rassicura lui.

E con questo fanno tre strike. Eliminata.

- Andiamo, Teo!

Ci voltiamo entrambi verso la voce che ha urlato dall'altro lato della strada. Ed ecco, comparire Alessandro il Timido. Teo, finalmente conosco il suo nome, gli fa cenno di aspettare.

- Mi ha fatto piacere rivederti - sorride. - Ci si vede in giro.

- Ciao - lo saluto mentre si avvia verso la sua auto.

E, un sorriso involontario nasce sulle mie labbra mentre la sua frase si ripete più volte nella mia testa.

Gli ha fatto piacere rivedermi.

* * * 

- Potresti smetterla di ridere, per favore?

Martina si copre la bocca con entrambe le mani per trattenere la sua risata impazzita. É da quando le ho racconto del mio incontro con Teo che va avanti. Sbuffo. Prendo un cuscino dal divano e glielo lancio, mancandola per un soffio.

- La vuoi smettere!

- Mi fa piacere che alla tua ragazza piaccia così tanto Blake -  mi scimmiotta. - Non posso credere che tu gliel'abbia detto.

E ancora risa.

- Okay, non so che cosa mi sia passato per la testa.

- Lui ti piace! - esclama eccitata. Smettendo finalmente di ridere.  - Bisogna subito iniziare un'operazione cupido!

Operazione cosa? - Operazione cosa?

- Operazione cupido: tu e Teo, insieme - spiega unendo gli indici e scandendo le parole come se stesse parlando ad una bambina di cinque anni. 

- Ah, no. Nessuna operazione cupido - ribatto. -  E poi non ti ho detto che mi piace; ho solo detto che è carino e che ero felice di rivederlo.

Mi guarda con espressione di biasimo. - Carino?

- Molto carino - mi correggo.

Alza il sopracciglio. - Molto carino?

- Okay cedo. -  È davvero bello. Ma questo non cambia le cose.

- Si, invece. Perché lui ti piace.

Si alza di scatto dal letto e si cimenta in una tipica danza della gioia. Con tanto da applausi, urletti e sculettamenti. Poi d'un tratto si ferma e fa un sorrido malizioso - o maligno, a seconda dei punti di vista - e già capisco che ha in mente qualcosa che non mi piacerà.

- Possiamo fare un'uscita a quattro!

- No niente uscita a  quattro - esclamo irritata. Come fa a prevedere di già un'uscita a quattro quando lui non sa neppure il mio nome

- Io, tu, Ale e Teo - continua lei sognante, ignorandomi. - È perfetto. Potremmo andare al cinema.

- No - insito allarmata. -  Sarebbe troppo imbarazzante: tu e Alessandro il Timido vi conoscete abbastanza bene mentre io non conosco né lui né Teo. Ripeto: sarebbe estremamente imbarazzante.

Martina mi guarda male per il modo in cui ho chiamato il suo (diventato di sua proprietà, anche se lui ancora non ne é a conoscenza) Alessandro. Poi diventa improvvisamente seria.

- Ma non capisci, lo faccio per te. É l'occasione giusta perché lui scopra quanto sei intelligente, simpatica, dolce..oltre che bellissima.

L'abbraccio forte. - Grazie Marti, ti voglio bene - le dico dolcemente.

- Questo vuol dire che accetti? - mi chiede tra i capelli ricambiando il mio abbraccio.

Rido. Ecco come rovinare un momento dolce.

- Si - dico infine. - Accetto.

E non faccio neanche in tempo a finire la frase che le trovo già con il cellulare in mano, intenta a fissare l'appuntamento.

- Ale ha detto che per lui non c'é problema e.. - fa una pausa ad effetto con aria soddisfatta. -.. Teo era lì con lui ed era completamente d'accordo. Ha detto che anche lui vuole rivederti.

Okay, forse non sarà proprio una cattiva idea.

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