- Che ne pensi di questo?
Mi piazzo si fronte al mio ragazzo con le mani sui fianchi, con il quarto vestito che ho provato nel giro di un'ora e mezza. Un semplice tubino nero senza spalline comprato in saldo qualche mese fa.
Seduto sul mio letto, Teo continua ad accarezzare il pelo bianco e grigio di Blake, accucciato di fianco a lui e mi lancia un'occhiata. Il mio husky solleva la testa e mi squadra a sua volta con i suoi occhi azzurri. - Vanessa, sei bellissima con qualunque cosa.
Vorrei dirgli che é la stessa frase che ha ripetuto per i primi tre vestiti e gli altri due abbinamenti che ho provato. Potrebbe almeno sforzarsi di mostrarsi interessato. Certe volte i ragazzi sono davvero inutili.
Lancio un'occhiata a Blake, chiedendo almeno a lui di sostenermi, ma proprio come il mio ragazzo sembra infischiarsene completamente della sua padrona. Maschi, la loro nuova definizione dovrebbe essere: mai disponibili quando servono.
Alla fine faccio marcia indietro verso la porta del bagno sbuffando. Quasi mi manca che Martina non sia qui, almeno potrei avere almeno un cenno da qualcuno in questa stanza. La festa di Serena sarà tra meno di un paio d'ore ed io non ho ancora la più pallida idea di che cosa indossare. Non vorrei essere fraintesa ma voglio fare bella figura, giusto per farla morire un po' di invidia. Lo so che é brutto da dire visto che questa sera dovrebbe essere sua ma.. Si, insomma, a mia discolpa posso dire che é stata lei a cominciare.
- Mi piace molto quello viola - mormora Teo, indicandolo, appena prima che entri in bagno per spogliarmi.
- Grazie - gli dico sulla soglia. - Finalmente mi stai dando una mano.
Teo fa spallucce come a dire "che cosa vuoi che ne sappia, io" e riporta le sue attenzioni a Blake, il quale si lascia coccolare amabilmente. Quei due si sono letteralmente innamorati l'uno dell'altro.
Torno indietro e prendo la gruccia con appeso il vestito scelto da Teo, per rimettermelo.
- Lo sai che ti più benissimo cambiare qui - lo sento dire mentre per la sesta volta faccio il tragitto per cambiare stanza. Gli lancio un'occhiataccia mentre sul suo volto si forma un ghigno malizioso. - A me non dà alcun fastidio.
Non faccio fatica ad immaginarlo, penso alzando gli occhi al cielo e socchiudendo la porta dietro di me.
Mi infilo il semplice vestito fasciato, che mi arriva al ginocchio e aderisce come un guanto al mio corpo minuto. Mi guardo allo specchio compiaciuta dell'effetto che fa, grazie alla scollatura tonda. Il colore lilla risalta bene sulla mia pelle e si combina con il rossetto rosa pallido. Sistemo la collana con il diamante, sorridendo spontaneamente.
Quando riapro la porta, dopo essermi data un ultimo ritocco al trucco e ai capelli, la mia soddisfazione aumenta di fronte all'espressione sgomenta di Teo. Il mio ragazzo si raddrizza sul posto e punta gli occhi color sabbia su di me, squadrandomi da capo a piedi con la bocca socchiusa.
- Chiudila o ti entrano i moscerini - lo prendo in giro mentre cerco di impedirmi di arrossire.
- Cazzo - esclama lui. Si alza in piedi di scatto passandosi la mano una mano fra i capelli scuri. - Grazie a Dio, sei a mia ragazza. Non credo che sopporterei di vedere te e quel vestito con qualcun'altro.
Con poche falcate me lo ritrovo davanti. Mi agguanta per i fianchi spingendosi contro di me e mi stampa un focoso bacio sulle labbra. Gli avvolgo le braccia intono al collo lasciando andare e accarezzando le punte arricciate che raggiungono il colletto. Quando ci stacchiamo, ponendo fine al bacio, abbiamo entrambi il respiro corto e devo prendere una profonda bocca, che attira alle mie narici il suo profumo. Non so che marca sia ma é davvero molto buono e su di lui, mischiato al suo odore di pulito e maschio, é ancora più inebriante.
Il mio cellulare squilla un attimo prima che la sua bocca cali nuovamente sulla mia e sono costretta a svincolarmi dalla sua stretta per andare verso il letto. Lancio una rapida occhiata al messaggio di Martina guardando Teo assumere una smorfia imbronciata per l'interruzione ma che si trasforma subito in un sorriso quando gli lancio un bacio a distanza.
Dio, adoro questo ragazzo.
Martina: baby, dove siete?
Le rispondo dicendole che arriviamo di lì a poco e lei ribatte che si trova già a casa di Serena insieme ad Ale.
Io: ok, ci vediamo dopo.
- Che c'é? - chiedo a Teo di fronte alla sua espressione accigliata.
- Ti ricordi il discorso che avevamo fatto in spiaggia, a proposito del fatto che non sarebbe male se girassi coperta dalla testa ai piedi?
- Si? - faccio io, sapendo già dove vuole arrivare.
- Ecco, non é un po' troppo corto quel vestito?
Esattamente.
- Mi arriva al ginocchio - gli faccio notare alzando un sopracciglio.
Lui sbuffa. - Beh, ti si vedono le caviglie. Voglio dire, perché tutti devono guardarti le caviglie?
- Ti rendi conto che quello che dici non ha senso?
- Fino a qualche anno fa, era buoncostume nasconderle.
- Stiamo parlando di almeno sessant'anni fa. Siamo nel ventunesimo secolo e abbiamo fatto un'intera rivoluzione per poter mettere le minigonne, per cui rassegnati.
- Fantastico, dovrò cercare di trattenermi dal picchiare ogni ragazzo che ti mangerà con gli occhi - borbotta incrociando le braccia al petto. Finisco di mettermi il sandalo, scuotendo la testa esasperata, e marcio verso di lui, accanto alla porta.
- Non hai motivo di essere geloso - gli sussurro prendendogli il viso tra le mani e accarezzando il leggero velo di barba sulle sue guance. - Sono la tua principessa, giusto?
Lui risponde con un verso, l'incrocio tra un grugnito e un lamento che prendo come un cenno di assenso. Gli bacio la punta del naso. - Anche se sei molto sexy quando diventi geloso.
E, quello che dico sembra fargli molto piacere visto il modo in cui fonde le nostre bocche subito dopo. Lascio che la sua lingua mi esplori accarezzando la mia e sospiro quando i suoi denti corrono a mordicchiarmi il labbro. Sa fin troppo bene quanto mi piaccia ogni volta che lo fa.
- Andiamo - mormora contro le mie labbra. - O non arriveremo mai alla festa.
E due baci dopo (si, proprio così) finalmente usciamo da casa mia.
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Live your life
Teen FictionNon volevo nemmeno partecipare a quella festa ma se non l'avessi fatto non l'avrei conosciuto. E, forse, questa estate non sarebbe stata bella, piena di incontri, amicizia e amore. Forse, mi sarebbe stato più difficile affrontare le difficoltà con...