- Iron Man.
- Perché?
- Perché per quanto ami Captain America, non potrà mai battere Tony Stark e la sua armatura.
- Ma Captain America ha uno scudo che é praticamente indistruttibile, non si può di certo dire per Iron Man - ribatte.
- Si, ma.. - replico. - Robert Downey Junior é ricco, sexy e famoso. Quindi vince su tutti fronti.
Teo alza gli occhi al cielo. - Era troppo bello per essere vero, voi ragazze guardate solo quanto i supereroi siano sexy.
Rido. - Comunque ammetti che ho ragione - faccio cercando di porre fine alla nostra discussione sui supereroi. Si, Teo ha scoperto che adoro i Marvel Hero dal post degli Avengers affisso sul mio armadio e da lì si é aperto un acceso dibattito su chi sia meglio di chi e chi sia più forte di chi.
- Mai! - esclama deciso. - Captain America é il primo. Iron Man dovrebbe solo baciarglielo in punta.
- Questa é una delle espressioni più volgari che io abbia mai sentito in vita mia - lo rimprovero schiaffeggiandolo sul braccio.
- Che cos'é tutto questo eccesso di violenza che hai nelle ultime ore? - mi chiede alzando un sopracciglio e guardando il punto in cui l'ho picchiato . - E poi, vuoi scherzare? Non ho nemmeno pronunciato quella parola.
- Non c'é bisogno di pronunciare quella parola, il significato in sé é volgare.
- D'accordo principessa, cercherò di trattenere il mio linguaggio villano quando sono con te.
É il mio turno di alzare gli occhi al cielo, approfittando per schiaffeggiarlo di nuovo un po' più forte questa volta.
- Davvero? Un altro? - si lamenta. - Se sua maestà ha tutta questa rabbia repressa dovrebbe fare un corso di arti marziali o qualsiasi altra disciplina che non includa farmi del male.
- Primo, questo te lo eri meritato. Secondo, smettila di prendermi in giro. E terzo, così grande e grosso e piangi per due schiaffetti.
Sdraiato sul letto accanto a me Teo volta la testa dalla mia parte per guardarmi in viso. - Questo non avresti dovuto proprio dirlo - mormora appena un attimo prima di scattare e mettersi a cavalcioni su di me. Non faccio in tempo a realizzare che mi ritrovo le sua dita dappertutto intente a solleticarmi da sopra i vestiti.
- Non lo fare - urlo mentre mi contorco sul materasso cercando di sfuggire alla sua presa, cosa che mi riesce alquanto impossibile vista la sua pesantezza. In più, le sue gambe si posizionano a lato dei miei fianchi e mi costringono a stare lì sotto di lui, a farmi torturare.
- Chiedi scusa al mio ego ferito - mi provoca estremamente divertito.
- Mai!- esclamo proprio come lui poco prima. Questo lo incentiva ad andare più veloce e ad essere più spietato. Rido e piango contemporaneamente dimenandomi.
- Chiedi scusa e la smetto.
- Okay, d'accordo. D'accordo - mi arrendo alla fine, con il respiro affannoso.
- Forza - mi incita allentando la presa.
- Mi dispiace.. - comincio, mentre un sorriso complicato si fa strada sul suo viso. - ..che tu sia un tale bambinone.
Lui scuote la testa spiazzato e per un attimo penso che ricomincerà a torturarmi di nuovo. Invece, si china su di me, avvicinando il viso al mio.
- Piccola strega - mormora prima di sfiorarmi le labbra in principio di baciarmi, il respiro che si mescola al mio e il suo odore virile che mi avvolge.
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Live your life
Teen FictionNon volevo nemmeno partecipare a quella festa ma se non l'avessi fatto non l'avrei conosciuto. E, forse, questa estate non sarebbe stata bella, piena di incontri, amicizia e amore. Forse, mi sarebbe stato più difficile affrontare le difficoltà con...