-Capitolo 3-

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Non amo le presentazioni eppure a quanto pare dovrei parlare di me. 

Se devo parlare della mia storia dovrei parlare del mio passato... E non mi va assolutamente di ricordare quei brutti momenti. 

Forse la maniera più facile per iniziare è dirvi il mio nome. Laura, Laura Prepon.

La mia compagna morì quando nostra figlia Alex aveva 5 anni...

In questo momento sicuramente le lacrime stanno iniziando a scendere come al solito. 

Ora io e mia figlia siamo tornati a Boston.

Quì ogni cosa mi ricorda lei, si chiamava Monique, era Francese e ogni anno venivamo in vacanza quì a Boston, lei adorava questa città...

 Ancora mi ricordo la prima volta che siamo venute in questa grande metropoli. 

Lei era rimasta affascinata da tutti quei palazzi così alti ed illuminati, c'era talmente tanta luce e tutto brillava, era nuovo per lei.

 La vita Statunitense era completamente diversa da quella Europea...

Ora basta ricordi, basta pianti, ho intenzione di iniziare una nuova vita... 

Voglio pensare a mia figlia, solo ed esclusivamente ad Alex. 

Lei non parla più.

Magari tornare quì le farà bene.

Domani dovrà andare a scuola, spero solo che riesca a parlare e a farsi degli amici.

So che soffre, ma se non mi parla come faccio ad aiutarla?!

Sono una persona abbastanza chiusa, non mi piace parlare dei miei sentimenti, però per mia figlia lo farei.

Alex ha sempre questo atteggiamento distaccato e io non so che fare.

Non so come farla parlarle, non so niente.

Nella sua testolina nera le frullerà qualcosa in testa, sicuramente, ed io vorrei essere la sua eroina, ma non lo sono più stata da quando Monique è morta.

Dalla sua morte Alex si è chiusa in se stessa, avrebbe bisogno di qualcuno che riesca a tirarla fuori, una persona che le sappia parlarle...come non so fare io.

Continua...

-Arianna

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