-Capitolo 7-

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<<Non c'è bisogno di ringraziarmi, davvero>> Sorrise e le porse la mano.

<<Piacere Laura>>

<<Io devo andare>> Disse Taylor balbettando senza neanche stringere la mano a quella donna dai capelli corvini.

Detto questo, abbassò gli occhi e se ne andò, quasi correndo lasciando Laura lì.

Taylor non ce l'ha fatta.

Avrebbe voluto ringraziarla, ma aveva paura.

Anche solo un tocco le fa provare terrore...

-Non riuscirò a superare tutto questo, non ce la farò mai- Pensò Taylor.

Le lacrime iniziavano a scenderle sul volto senza una ragione.

<<Mamma perchè piangi?>> Chiese la piccola accorgendosi della situazione.

<<La mamma non sta piangendo>>Sorrise asciugandosi le lacrime

<<Stai tranquilla principessina, va tutto bene>>

<<Mamma, ma perchè sei andata via senza salutare Laura? Lei è buona, mi ha detto che ha una figlia, ma è un po' più grande di me. Ha detto che anche lei l'aveva persa nel super mercato un giorno. Ha detto anche che però sua figlia fa arrabbiare, perchè è birichina,non si comporta bene>> Disse tutto ad un fiato.

<<Ma come mai ti ha raccontato di sua figlia?>>

<<Perchè io piangevo e non sapeva cosa fare per farmi smettere...Così mi ha raccontato di sua figlia. Mi ha detto che lei ha molti soldini,e che quindi poteva prendermi il succo, mi ha chiesto com'eri tu e gli ho detto che sei una maestra e che ti piace leggermi le storielle, che mi vuoi tanto bene e che sei la mamma migliore del mondo>>

Guendalina però non disse a Taylor che a Laura raccontò anche della bambola.

Quella che Taylor non si può permettere,perchè costa troppo.

-Casa Prepon-

Laura era tornata a casa.

Sua figlia ovviamente era in camera sua e come suo solito aveva la musica a palla e si era inchiavata dentro.

Quindi. non sarebbe neanche uscita dalla stanza per mangiare, eppure quella sera... c'era qualcosa di diverso.

Laura era più felice, avevo appena visto un angelo...

La incuriosiva molto, sopratutto quel suo sembrare così spaventata.

Non riusciva a smettere di pensare a Taylor e alla piccola bambina.

Al modo in cui se ne andò, quasi fuggendo da lei.

E ancora non ne capiva il perchè.

Inaspettatamente Alex scese le scale senza guardare la madre.

Aveva lo sguardo basso come al solito.

Si avvicinò al frigo e prese un succo d'arancia, era cambiata, molto, dalla morte di Monique, ma il succo all'arancia non se n'era mai andato e appena Laura la vide fece un piccolo sorriso.

-Casa Schilling-

Taylor stava leggendo un libro, quando in una scena, si ricordò più o meno quello che era successo oggi con quella donna al centro commerciale.

Così iniziò a pensare:

Forse avendo una figlia non è cattiva, poi a Guendalina non le ha fatto nulla di male.

Potevo stringerle la mano.

Mi spiace averla lasciata lì, sola.

Una parte di me era come se mi dicesse di restare, di parlarle e l'altra diceva solo FUGGI,LEI E' UNA PERSONA.

CORRI VIA.

TI FARA' DEL MALE.

Dopo quello che mi è successo...non ho più sfiorato la mano di nessuno solo quella di mia figlia. Ho una tale paura.

Paura che mi facciano del male di nuovo.

Però...perchè ora mi sento così in colpa?

Continua..

-Arianna

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