Laura era in cucina, beveva un tiepido thè alla cannella.
Lei adorava la cannella.
Era una serata abbastanza tranquilla, mentre sorseggiava il suo thè, leggeva uno dei suoi libri preferiti "Orgoglio e pregiudizio" in pigiama, con i piedi scalzi, sul suo adorato angolino della cucina che le permetteva di vedere tutta Boston, tutte quelle luci soffuse che davano un tono caldo e luminoso alle fredde vie di quella città così tanto popolata.
Ma a un certo punto, sentì una fitta enorme al petto.
Una fitta talmente forte, come se qualcuno la stesse lacerando dall'interno.
<<Taylor>> Disse
Quel nome.
L'unica parola che riusciva a dire.
I suoi occhi divennero bianchi, preoccupati.
Era pallida, corse in camera in cerca del telefono.
Nessuna risposta all'ultimo messaggio, cercò di chiamarla ma niente...
Le stava succedendo qualcosa lo sentiva.
Senza pensarci due volte, si infilò degli stivali da pioggia, la prima cosa che incontrò.
Prese il suo adorato giubotto di camoscio lungo e una sciarpa.
Prese i documenti, la patente, le chiavi dell'auto e il suo cellulare e corse in macchina.
Si ricordava la strada per arrivare a casa di Taylor, e mentre percorreva quella strada in preda al panico, chiamò la polizia, senza esitazione.
Sentiva che qualcuno le stava facendo del male, sentiva che Taylor aveva bisogno di lei.
Pochi minuti dopo arrivò a casa di Taylor, sentiva dei rumori strani, la polizia le aveva detto che doveva aspettare fuori o avrebbe rischiato anche lei di subire violenza.
Laura lo sapeva.
Lo sentiva che stavano facendo del male a Taylor.
Ormai erano come una persona sola, e sentiva che Taylor era in pericolo, ma nonostante gli avvertimenti della polizia, non poteva starsene davanti alla porta con le mani in mano.
Certo, non aveva un outfit che le permettesse di apparire come l'eroina, e neanche come un qualcuno che potesse incutere terrore, ma non le importava.
Doveva fare qualcosa.
Si avvicinò piano piano alla porta blindata, cercò per svariati secondi le chiavi di riserva sotto al tappeto, non sapeva come faceva a essere così sicura che fossero lì eppure, dopo vari tentativi le trovò.
Le mani tremavano, non sapeva cosa avrebbe trovato una volta aperto, e sperava si stesse sbagliando.
Sperava di entrare e di vedere Taylor e Guendalina abbracciate in salotto dormendo.
Invece appena aprì vide la scena.
Quell'orrenda scena.
Taylor che piangeva, silenziosamente, mentre quegli uomini continuavano a darle calci, pugni...
Laura non ci vedeva più dalla rabbia.
Era pietrificata, non sapeva come agire per poter mettere fine a tutto quello che stava accadendo. Infondo era una donna contro tre uomini.
Eppure in quel momento si sentiva 30 uomini dentro di se. Aveva una forza sovrumana.
<<Lasciatela stare! Ho detto basta!!>> Iniziò a urlare senza sosta.
Taylor aveva riconosciuto quella voce, aprì gli occhi e la osservò.
Era davvero lì.
I tre uomini non riuscirono a fare nemmeno un passo contro Laura, perchè arrivò la polizia.
Qualche poliziotto urlò a Laura delle cose, sul fatto che non avrebbe dovuto fare di testa sua, che avrebbe potuto rischiare anche lei di essere ferita o peggio.
Ma lei non ascoltava nulla, era come se le parole di quel poliziotto fossero lontane, appena i tre uomini furono bloccati e portati lontano da Taylor, Laura corse al suo fianco, la abbracciò e le baciò la fronte.
Si guardavano negli occhi, Taylor non diceva nulla.
Laura le asciugò le lacrime con i polpastrelli delicatamente.
<<Tay ci sono io, non ti succederà più nulla. Non ti lascerò più. Ora sono quì, andrà tutto bene>>
Continua..
-Arianna
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- Lasciati salvare -
FanfictionIo ti salverò. Hai mai sentito questa frase? Hai mai avuto la necessità di avere qualcuno al tuo fianco che possa salvarti?