-La settimana dopo-
Taylor è in classe, i ragazzi stanno facendo un tema.
E Taylor non riesce a smettere di pensare a Laura...
O meglio a quello che non sono dette, a quello che è successo, come si è comportata e sopratutto a quello che ha provato.
Si sono incontrate diverse volte durante la settimana, e ogni scena le ronza in testa.
E' da quando l'ha vista per la prima volta al centro commerciale che non smette di pensare a lei è distratta, maldestra, ovvio,anche prima lo era...ma non a tal punto.
*FlashBack On*
La libreria era quasi vuota, Taylor era lì per cercare dei libri per i suoi alunni a un certo punto si scontra con una persona e i libri di entrambe le persone cadono al suolo facendo un rumore assurdo.
<<Scusa! Cos'ho combinato! Dio! Scusami davvero, non guardavo dove mettevo i piedi, scusami...>>
Appena entrambe le persone toccano lo stesso libro.
Succede qualcosa,alzano lo sguardo, i loro occhi si incrociarono.
<<Tu? Oh tranquilla non ti preoccupare davvero. Tu sei la madre di quella dolce bambina, Guendalina. Ti chiami Taylor vero?>> Chiese Laura alzandosi in piedi e Taylor fece lo stesso.
<<Si>>Disse balbettando mentre le sue gambe tremavano, ma non smetteva di guardarla negli occhi.
Laura era molto alta, non era troppo magra era... giusta.
Aveva i capelli neri abbastanza lunghi, lisci.
Il suo viso era davvero qualcosa di splendido, era perfetta in ogni dettaglio, aveva gli zigomi delineati e appena sorrideva le davano un aria molto tenera.
I suoi occhi erano la fine del mondo, un verde smeraldo molto accesso, che grazie alla sua carnagione molto chiara e ai capelli molto scuri, si illuminavano ancora di più.
Aveva la pelle molto chiara, come se fosse di porcellana, il suo sorriso era talmente affascinante, non mostrava i denti, ma era perfetto anche così.
E la sua voce?! Era così melodiosa.
<<Allora, ti andrebbe di bere qualcosa?>>
Era impacciata?! Laura Prepon, impacciata?
Laura non riusciva a capire come potesse sentirsi così.
Era una sensazione strana, si sentiva fragile davanti a quella donna.
Era debole, non lo era mai stata prima d'ora.
Nonostante Laura fosse un po' in imbarazzo.
Taylor aveva paura e le paranoie ricominciarono.
<<No, mi spiace, devo andare>>La sua voce tremava, le mani sudavano.
<<Va bene. Spero ci rincontreremo>>
<<Ciao Laura>>
*FlashBack Off*
Alex non aveva scritto nulla su quel foglio, mentre tutti erano indaffarati lei continuava a osservare il suo blocco da disegno, al suo interno c'erano tanti disegni riguardanti boschi, e cose scure, buie, com'era dentro di se.
Lei non voleva condividere i suoi pensieri con le altre persone, perchè sapeva che nessuno l'avrebbe mai capita.
-
Ma perchè continuo a pensare a quel "Spero ci rincontreremo"?
E' come se avessi bisogno di confidarmi con lei... come se lei mi potesse aiutare.
-Pensò Taylor.
E continuò a pensare tra se e se:
Eppure ogni volta che la vedo, appena apre bocca le mie gambe iniziano a tremare e la paura che mi faccia del male, aumenta.
Ormai la vedo quasi tutti i giorni e le conversazione sono sempre le stesse: Mi vede, mi saluta, mi chiede come sta Piper, mi chiede di andare a bere qualcosa o semplicemente di stare con lei, a me sale l'ansia,la paura e vengono fuori tutti i miei mostri del passato e fuggo via.
Non capisco perchè continua a chiedermi di parlare.
Non capisco perché penso sempre di poter farmi aiutare da lei.
Non capisco perchè mi succedono queste cose con una persona che non conosco.
Non capisco perchè da una parte vorrei dirle di si, parliamo, aiutami, fammi sfogare e dall'altra però ho paura.
-
Suona la campanella, distogliendo Taylor dai suoi pensieri e ogni alunno le consegna il compito, ma quando Alex glielo da in bianco...
<<Ma come mai non hai scritto nulla? C'è qualcosa che non va? Ne puoi parlare con me se vuoi. So che non ti piace molto parlare, però di me ti puoi fidare>> Disse toccandole la mano.
Alex era fredda come il ghiaccio e senza neanche guardarla in faccia con un movimento brusco spostò la mano e senza neanche far caso alle parole di Taylor uscì dalla classe.
Si diresse verso la strada, la attraversò ed entrò in quel bosco.
Taylor voleva aiutarla.
Voleva aiutare quella ragazza.
Ma sapendo che non voleva il suo aiuto e non voleva neanche parlarle, decise di seguirla, per cercare di conoscerla di più e di capirla al di fuori.
Così in qualche maniera sarebbe riuscita ad aiutarla, nonostante ci potrebbe volere tanto tempo.
-19.00-
<<Amore della mamma ora torniamo a casa, sta diventando sera e dobbiamo andare a casa>> Disse ridendo mentre spingeva sull'altalena la piccola bambina.
<Altri 5 minuti!! per favore mammina>>
Taylor la guardò, e facendole un sorriso a 32 denti, e ovviamente acconsentì.
<< Ma non è troppo tardi stare al parco fino a quest'ora? a Boston poi? Potrebbe essere pericoloso...sta diventando buio>>
<<Laura?>> Disse Taylor voltandosi.
Aveva riconosciuto la sua voce, la stessa voce che ormai le rimbombava nella testa tutto il tempo.
Appena si girò era faccia a faccia con lei e subito su entrambi i volti si creò un meraviglioso sorrisetto.
Continua..
-Arianna
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- Lasciati salvare -
FanfictionIo ti salverò. Hai mai sentito questa frase? Hai mai avuto la necessità di avere qualcuno al tuo fianco che possa salvarti?