-Capitolo 16-

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<<Mi assicuravo che tu fossi quì>> Disse Taylor, sentendo le guance avvampare.

<<Quindi mi stavi guardando dormire?! Interessante...>> Disse sorridendo facendo una delle sue solite smorfie.

<<Sei davvero incredibile sai?>> Disse Taylor stringendosi a lei e ridendo.

<<Quella incredibile in questa stanza sei tu.Sei riuscita ad affrontare tutta quella merda da sola, mentre io non riesco neanche a parlare con mia figlia>> Disse sospirando, con un tono diverso di voce, più malinconico e triste. 

<<Laura, guardami>> Disse accorgendosi del cambiamento di quest'ultima. 

<<Tu sei davvero incredibile, sei riuscita a gestire una figlia, nonostante tu fossi sola.L'hai cresciuta e le hai dato amore, proprio come ho fatto io con Piper. Okay, forse il rapporto con tua figlia è diverso, forse ha dei problemi e non te ne vuole parlare, ma presto lo farà. Sei davvero una donna fantastica, che mi mostra sicura di se, e che poi alla notte piange...A quando pare però fare le super mamme, le wonder woman, da sole, non ci riesce tanto bene, come prima.Ora io aiuto te e tu aiuti me. Infondo per sentirmi al sicuro, ho solo bisogno di te, e tu...- Laura la interruppe terminando la frase

<< Ho bisogno di te,anche io,  per essere sfogarmi e condividere le mie preoccupazioni con qualcuno e magari sarò di nuovo felice.Mi piace parlare con te,mi piace ascoltarti,mi fai stare bene., e non te ne rendi neanche conto.Quando sono con te è tutto così strano, così bello nonostante le circostanze>> 

<<Quando ti ho vista per la prima volta avevo il terrore.Di primo impatto mi sembravi davvero fredda.Invece sei una cucciola, da guardare dormire e da abbracciare nel bel mezzo della notte -Sorrise stringendosi più a Laura.

<<Ora sono io ad avere paura sai?>> Disse iniziando ad accarezzarle i capelli e con un voce, di nuovo dolce e tranquilla

<<Di cosa?>> Chiese curiosa,era rilassata,vicino a lei non lo era mai,eppure,questa volta si. 

<<Di non poter più fare a meno di te>> Disse Sorridendo e le diede un bacio sulla fronte. 

-Casa Prepon-

Alex era in camera sua ad ascoltare la musica, stava piangendo. 

Una lametta sanguinante era poggiata sul suo comodino e lei era lì, sul letto, con le braccia e le gambe piene di tagli. 

<<Perchè te ne sei andata? Perchè mi hai lasciato? Avevi promesso che non lo avresti fatto.Perchè proprio tu?Perchè non riesco a ricordare niente di te?>>

La ragazza continuava a piangere, ma poi, cadde in un sonno profondo...

<<Mamma, cosa ci fai quì?>> Chiese la piccola Alex, infilandosi gli occhiali.

Era nel suo letto, quando sentì dei rumori strani e una presenza vicino a lei, aprì gli occhi e vide il volto di Monique che la osservava, stava piangendo e aveva delle valige. 

<<Piccola, quante volte ti ho detto che non mi devi chiamare mamma? Io non sono la tua vera mamma>> 

<<Ma neanche Laura lo è.Però la chiamo mamma>> 

<<Lei sa essere mamma, io non lo so proprio fare. E non mi sento pronta, per questo per favore non mi chiamare così. Lei ti voleva adottare io...>> 

<<Tu non volevi vero?>> Chiese iniziando a piangere 

<<Non è che non volessi, ma non mi sentivo pronta, tutto quì>> 

<<E ora lo sei?>> Chiese asciugandosi le lacrime

Monique non rispose, le diete un bacio e si diresse verso la porta della stanza.Solo quando si alzò Alex notò le valige. 

<<Mamma, dove stai andando?>>

<<Torno presto, tu però non dire niente alla mamma.Tu sai tranquilla.Torna a dormire, e se la mamma piange, consolala, non farla soffrire.Ascoltala mi raccomando>> 

Detto questo, se ne andò, varcando la soglia. 

-

<<Mamma! Mamma dove vai? Mamma?>> 

Alex iniziò a urlare... e poi si sveglio.

Era un ricordo, era Monique. 

Era talmente piccola, aveva rimosso tutto. 

Ma perchè era andata via? Non si ricordava tutto questo. 

Lei si ricordava che Monique era sua madre, che stava sempre con lei, e che Laura non l'amava, ne a lei, ne a Monique, e che Laura le aveva abbandonate. 

Continua...

-Arianna

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