-Capitolo 17-

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Il fine settimana era passato velocemente. 

Laura era tornata a casa sua, da sua figlia. 

Da: Laura 

A: Tay

Ehi Tay come stai? Sono arrivata a casa.

Dopo aver inviato questo messaggio a Taylor, schiavò la porta di casa ed entrando vide Alex sulle scale, con la testa chinata, le ciocche dei capelli nel viso, e in mano un album di foto. 

Stava piangendo. 

Non si accorse della presenza della madre.Fino che, quest'ultima non si sedette affianco a lei, e l'abbracciò.Alex si scansò rapidamente cercando di liberarsi da quell'abbraccio ma non ci riuscì...Era debole, non mangiava nulla e in più Laura la stringeva talmente forte... 

<<So che non mi vuoi parlare, però per favore rimaniamo così un po'.Solo qualche secondo.Poi potrai correre in camera tua, inchiavare tutto, ascoltare la tua musica e fare le tue cose.Però rimani quì un attimo>> Mentre supplicava la figlia, le lacrime iniziarono ad incorniciarle il viso. 

<<Sono una madre terribile, lo sono sempre stata.

Capisco che non ti piaccio per niente.

Che tu possa odiarmi, sono un tale disastro...Ti capisco.

Te lo giuro.

Ti capisco.

Monique aveva ragione, non eravamo pronte,ma io quando ti ho visto in quel lettino, con quel tuo ciuccio rosa,osservandomi con quei tuoi occhioni verdi, mi sono innamorata di te.

Ti ho voluto portare a casa a tutti i costi.

Ma forse meritavi una famiglia migliore,una madre che potesse avere la forza di metterti alle strette,di farti parlare.

Ma io non so fare queste cose, non so comunicare con le persone.

Preferisco che sia tu, a parlarmi, a dirmi ciò che hai.

Quando sarai pronta,io ti ascolterò.

Ti lascio il tuo tempo, i tuoi spazi...

Piccola mia,ti capisco>>

Alex aveva il viso nel petto di Laura,sentiva il suo cuore battere fortissimo,le lacrime di sua madre le cadevano sulla testa nera.

All'inizio  la ragazza aveva i muscoli tirati, cercava di sganciarsi da quella donna che tanto odiava. 

Ma poi, il suo profumo le entrò a pieno nei polmoni, era da tanto che non lo sentiva, chiuse gli occhi, i muscoli si rilassarono... 

-FlashBack On-

La piccola Alex sentì dei singhiozzi provenire dalla camere delle sue mamme,così prese i suoi occhiali e si diresse verso la porta della camera. 

La porta non era chiusa e si intravedeva una parte del letto, con Laura stesa che piangeva.

Alex con i suoi piedini scalzi ed il pigiama, corse in cucina, prese alcuni fazzolettini e tornò davanti alla porta, la aprì e piano piano andò sul letto della madre. Si sedette affianco a lei e prendendo un fazzoletto le iniziò ad asciugare le lacrime. 

Laura si girò e quando la vide, cercò di inventare scuse...Ma Alex le prese il viso con le sue manine, piccole piccole e iniziò a parlare.

<<Perchè mamma, la mamma ci ha abbandonato?>> 

<<Piccola mia,vieni quì>> Disse prendendola in braccio <<Non ci ha abbandonato>> 

<<Ma allora perchè piangi?>> 

<<Perchè mi manca.Ma stai tranquilla, la mamma è andata via solo per qualche giorno.Tornerà presto>> 

Laura cercava di convincere la figlia, ma anche se stessa. 

Monique non sarebbe più tornata. Le aveva lasciato una lettera 

"Non mi sento pronta.Scusami.Questo è troppo per me.Non è la vita che volevo.Io non ti amo Laura.Mi dispiace".  

-FlashBack Off-

Alex aprì gli occhi di scatto. Era sconvolta. Un altro ricordo le aveva riaffiorato nella mente. Aveva completamente rimosso ogni ricordo con Monique, con Laura. E ora, pezzo dopo pezzo stava formando un puzzle. Ma non era ciò che ricordava. Era tutto così confuso. 

Laura si rese conto che la figlia era agitata, cercò di lasciarla piano piano e di guardarla negli occhi.Ma quando lasciò la presa, Alex si alzò velocemente e corse al piano superiore, Lasciando Laura sugli scalini, piangendo e osservando con la coda dell'occhio la figlia che si allontanava sempre più da lei. 

Continua...

-Arianna

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