<<Grazie>> Disse Laura sorridendo debolmente
Le loro mani non si erano ancora sciolte.
I loro sguardi continuavano a incrociarsi e i loro occhi a specchiarsi in quelli dell'altra.
Ma quest'atmosfera fu interrotta da un signore, che si era letteralmente posizionato davanti a loro.
Aveva una tunica bianca un po' sporca, un turbante anche esso non proprio pulitissimo.Aveva dei sandali marroni e una barba grigia abbastanza lunga.Il suo viso era come da pazzo,i suoi occhi erano come se fossero fuori dalle orbite.Come se fosse stupito.
L'uomo indicò Taylor urlando << TU!! >> e tirando fuori dalle tasche una foto di una ragazza.
"Shakila".
Taylor lo aveva riconosciuto.
Lui era sua "padre".
Ora si che aveva paura.Tutti i mostri del passato le stavano tornando nella mente.
Nei suoi occhi si leggeva la paura.
Stava per iniziare a piangere, ma doveva essere forte ,infondo in questi anni era cambiata.Era diventata una donna.Non era più la ventenne che lui conosceva e che trattava come una pezza da piedi,ora lei era una venticinquenne.
Una donna.
E non poteva,non doveva, smettere di lottare.
Così fece di nuovo pressione alla mano di Laura,la stringeva talmente forte e lei capì che qualcosa non andava, che Taylor era spaventa.
Così Laura decise di prendere la parola.
<<Scusi lei chi è?>>
<<Lei!! Lei è Shakila! lei essere rovina della mia figlia! Lei non sposata con uomo ricco,e ora mia famiglia essere povera! Io dovere uccidere lei!>>
Aveva gli occhi talmente pieni d'odio, di cattiveria cercava di avvicinarsi a Taylor.
Quest'ultima guardò sua figlia.Era così tranquilla, stava andando sull'altalena.
Non voleva immagina cos'avrebbe passato sua figlia dopo la sua morte.Continuava a stringere la mano di Laura,sempre più forte e iniziò a parlare...
<<Io non so di cosa lei sta parlando.Mi chiamo Taylor.E non ho la minima idea di chi sia questa Shakila>>
<<Come?! Ma tu essere uguale a lei, tu essere Shakila>>
Laura sentiva che Taylor era agitata.
Aveva capito che lei stava mentendo, dalla sua voce.
Lei quando parlava non era mai così decisa.
Ormai Laura in quei pochi momenti,in l'aveva guardata negli occhi,l'aveva conosciuta.
Aveva saputo cogliere da due occhi azzurro tutta la personalità di quella donna che fin da subito le aveva rubato un pezzetto di cuore, dandole fiducia.
Così decise di continuare il gioco di Taylor,difendendola.
<<So che, mia moglie è molto bella, ma sa questa Shakila non so chi sia,lei è Taylor, mia moglie.Sicuramente ha sbagliato persona>>
<<Voi, due donne, sposate?>>
<<Si, da anni ormai,siamo cresciute quì insieme a Boston e dopo anni di fidanzamento ci siamo sposate cosa c'è di male?>>
L'uomo aveva uno sguardo molto serio,come se non credesse alle loro parole.
Taylor non riusciva a capire per quale motivo Laura avesse detto questo.
Continuava semplicemente a stringerle la mano.Non sapeva il perché,in quel momento non ragionava più,la sua mente era davvero un caos,le parole le uscivano così, istantanee.
<<Scusi ma lei cosa vuole da noi?Chi è? Io sono quì, in una serata splendida e tranquilla con mia moglie e mia figlia.E arriva lei...>>
La sua voce tremava anche se sembrava più convincente.
Laura continuava a stringerle la mano,ancora più forte di prima,come per cercare di dirle "tranquilla io sono quì".
Per la prima volta dopo anni, anche Taylor sentiva di non essere più sola.
<<Io ora andare, ma trovare Shakila,sicuramente,lei quì,io sapere e tu nascondere qualcosa, io già avere visto te>> Disse andandosene via.
Taylor aveva le mani gelate,le dita le tremavano e si sentiva le gambe molli.
Laura notando la situazione le strinse ancora più forte la mano...cercava di confortarla, di tranquillizzarla.
Taylor era immobile,completamente paralizzata,aveva il viso pallido,udava freddo,i suoi occhi diventavano sempre più umidi.
Non riusciva a parlare.
Teneva solo stretta la mano di Laura,senza neanche emettere un respiro.
<<Laura, portami via di quì, per favore>>
Sono state le uniche parole che è riuscita a sussurrare, senza neanche voltarsi a guardarla...
Era rimasta immobile a fissare il punto in qui si era allontanato quell'uomo che aveva portato di nuovo quell'ombra oscura nella sua vita.
<<Si si certo>> Balbettava non sapeva cosa fare, era in difficoltà, notava la paura negli occhi di Taylor.Chiamò rapidamente Guendalina dicendole che la madre aveva un grande mal di testa e sarebbero dovute andare a casa e che le avrebbe accompagnate lei perchè era tardi,era notte,buio ed era pericoloso e in più perchè non si sentiva bene.
Continua...
-Arianna
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- Lasciati salvare -
FanfictionIo ti salverò. Hai mai sentito questa frase? Hai mai avuto la necessità di avere qualcuno al tuo fianco che possa salvarti?