-Capitolo 13-

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<<Stai ancora tremando,stai tranquilla,ci sono io ora con te,non sei sola>> Disse sussurrando Laura.

Taylor non riusciva a capire il perchè, ma in quel momento aveva bisogno di quella donna... come se fosse la sua migliore amica, sua sorella, o la colonna portante, la sua ancora.

<<Scusami, ma...>>

Taylor si staccò qualche centimetro da Laura, che la osservava confusa. 

<< Non ti devi scusare,per niente.Ora mettiti sul divano,ti faccio una camomilla o un the basta che mi dici dov'è la cucina,dove sono le cose,ci penso io a te.Tu ti devi solo tranquillizzare si?!-Disse con la sua voce rauca ma allo stesso tempo suonava così dolce.

Laura aveva ancora il viso preoccupato e Taylor era ancora scossa.

Taylor negò con il capo,e si accoccolò di nuovo a Laura.

<<Non mi lasciare, resta quì con me>> 

<<Non me ne vado da nessuna parte>>Disse sorridendole. 

Aveva un sorriso così incredibilmente affascinante. 

Laura riusciva a essere dolce, tenera e fragile. 

<<Non te ne andare...>> Sussurrò Taylor 

<<Tay sono quì con te, andrà tutto bene.Ci sono io.Se non ti va di parlarne non importa, non c'è bisogno che tu lo faccia, almeno non adesso.Prima ti devi calmare>>

I minuti passavano e loro erano ancora abbracciate.Era una scena così dolce.Taylor aveva smesso di piangere e nonostante tutto non si staccava da Laura.Quest'ultima giocava con delle ciocche di quei capelli biondi profumati.

<<Tay.Fidati di me...Andrà tutto bene>>

<<Tu non capisci...è tutto così difficile per me>>

Laura le alzò delicatamente il viso con le mani.

<<Allora se non capisco spiegami...>> 

Le sue mani iniziarono ad accarezzarle le guance ,poi passarono ai capelli fino a che Taylor non si staccò un po' da Laura, e le afferrò una mano. 

<<Andiamo sul divano...>> 

Si alzarono da terra,le gambe di Taylor erano deboli, così Laura la aiutò a camminare per raggiungere il divano. 

La sala era molto piccola, c'era un piccolo caminetto, davanti a esso un divano rosso bordeaux, era un divano abbastanza piccolo,con dei cuscini ricamati ai lati, e davanti a esso c'era un tappeto bianco, peloso. Era tutto così silenzioso, al muro non c'erano ne quadri, ne foto.L'ambiente era spoglio, completamente, era freddo...era vuoto.

<<Siediti>> Disse Laura aiutandola 

Ma Taylor si rannicchiò, prendendo un cucino e iniziando ad abbracciarlo osservando il basso.

<<Capisco che tu abbia bisogno di qualcosa da stringere, ma non sarebbe meglio un mio abbraccio al posto di quel cuscino?>> Disse sorridendo debolmente, cercando di strammatizzare la situazione e farla sorridere. 

Ma, Taylor non sorrise, rimise al suo posto il cuscino e fece segno a Laura di sedersi.

Quando quest'ultima si sedette, Taylor le prese le mani e la iniziò ad osservare negli occhi, prima di iniziare a parlare fece un respiro profondo

<<Ti racconterò tutto.Ti può sembrare strano perchè ci conosciamo a malapena,ma tu mi fai sentire al sicuro.come Ora che sei quì con me,mi sento protetta e ho paura che se ti raccontassi la mia storia...Tu te ne andrai da questa casa,magari arrabbiata o schifata da me>> Abbassò lo sguardo e una lacrima rigò di nuovo il suo viso

<<Non succederà mai Tay>> Disse alzandole il meno con il polpastrello.

<<E se poi non ti rivedessi più?Io, ho bisogno di vederti.Ho passato gli ultimi mesi a pensare a te.Non riuscivo a farti uscire dalla mia testa, dai miei pensieri, dai miei sogni.E ora non lo so cosa succederò quando ti renderai conto della situazione.Ho il terrore di quello che mi potrebbe succedere, e che tu te ne vai.So che se mi conoscerai, se saprai cos'ho passato mi odierai e ti allontanerai da me come hanno fatto tutti da quando sono nata>> 

<<Tay, ti prometto che non ti lascerò da sola.Tu hai me.Al parco mi sono sfogata con te e mi hai consolato.Ora tocca a te.Stai pur certa che io non me ne andrò.Anche io non ho fatto altro che pensarti.Niente riuscirà ad allontanarmi da te>>

Disse accarezzandole il viso e asciugandole qualche lacrima.

Il suo tocco, il suo dolce tocco.

Le sue mani calde. 

Sentirsi le mani sulla pelle, delle mani calde, faceva tornare in mente a Taylor il suo passato.

Ma questa volta era diverso. 

Erano piccoli genti sinceri, dolci, e le facevano venire la pelle d'oca. 

Ogni tocco di Laura le dava la forza per non crollare.

Laura si avvicinò lentamente e le diede un piccolo, dolce bacio sulla fronte.

<<Tranquilla che io non me ne vado da nessuna parte. Rimango con te.Mi credi? Ti fidi di me?>>

Le chiese guardandola negli occhi, e lei annuì. 

<<Allora per favore, raccontami tutto, sfogati, liberati, piangi, urla fai quello che ti senti.Io sono quì per stingerti e per farti rendere conto che io ci sono.Che ti salverò, ti proteggerò e non me ne andrò da nessuna parte>>

Continua..

-Arianna

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