La Legge Del Amore - Capitolo 8

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Durante il tragitto nella macchina, calo uno strano timido silenzio.. Sanem era immersa nei suoi pensieri, ed osserva la città che lentamente si lascia cullare dalle notte .. anche Can era immerso nei suoi pensieri.. era la prima ragazza che portava a casa sua dopo moltissimo tempo e chi sa cosa avbrebbe detto sua sorella .. di sicuro ne sarebbe stata felice e qualcosa li dice che avrebbe stretto amicizia con Sanem ..
Intanto senza accorgersene sono arrivati a casa di Can una villa su piano terra custodita dai cespugli di gelsomino e violetta e appartenuta hai nonni di Can

Can: siamo arrivati dice parcheggiando la macchina difronte al garage ..
Sanem: cioè fammi capire questa è casa tua ??
Can: si .. in realtà era dei miei nonni alla loro scomparsa l'anno lasciata a me..
Sanem: capisco .. ti mancano i tuoi nonni ??
Can: tanto .. loro hanno cresciuto sia me che mia sorella.. dice rattristandosi pensado a quanto putroppo senza volerlo non fosse secondo lui riuscito a mantener fede alla promessa fatta ha suo nonn di proteggere sua sorella Gamze ..
Sanem notando il cambiamento nel suo sguardo decise di cambiare argomento ..

Sanem: allora che facciamo restiamo qui o entriamo ??
Can: hai ragione andiamo forza disse uscendo dalla macchina per poi aprire lo sportello a Sanem ed insieme entrarono in casa, la villa al di fuori sembra una casa da fiaba ma dentro era molto semplice c'era un ampia giorno giorno composta da soggiorno e cucina, un piccolo corridoio che portava alle quattro stanze e i due bagni ed era arredata anche molto bene penso.. il comissario aveva gusto anche infatto di arredamento ..

Can: allora questo è la zona giorno dove soggiorno e cucina sono collegate tra loro, infondo al corridoio ci sono le quattro stanze da letto la penultima a destra e la mia e ultima era di mia sorella.. lei prima di sposarmi viveva con me .. dice con un velo di nostalgia che li dipinge lo sguardo..
Sanem di istinto gli stringe una mano nella sua intrecciando i loro sguardi...

Sanem: Can io non conoscevo Gamze ma credo che lei in qualche modo sia sempre al tuo fianco.. il suo ricordo vive dentro di te e finché ne avrai cura niente e nessuno potrà portatela via ..
Can per la prima dopo molto tempo e riuscito a trovare qualcuno che lo capisce senza giri di parole, dandogli quel conforto di cui tanto sente di aver ancora bisogno.. perché certi dolori non vanno via ma mutano in cicatrici che con il passare del tempo continuano a far male ..

Can: allora dice sciogliendo l'imbarazzo .. vado a vedere se trovo un pigiama da prestarti intanto tu fa pure come fossi a casa tua ..
Sanem: Grazie.. avviserò mia sorella che stanotte sono tua ospite ..
Can: ma non avevi discusso con Leyla ??
Sanem: si ma mi riferivo al altra mia sorella Zeynep
Can: ha o capito be fai pure allora io torno subito ..
Così mentre Can andava alla ricerca di pigiama, ciabatte, e spazzolino per Sanem la nostra scrittrice sta chiamando sua sorella maggiore Zeynep...

Sanem: sorellona sei a casa??
Zeynep: no sono da Ozgur ma tu dove sei finita Leyla mia chiamata dicendomi che avete discusso ..
Sanem: e una lunga storia che domani ti spiegherò ma ora ti prego coprimi con mamma e papà di loro che sono rimasta a dormire da te..
Zeynep: tranquilla ci penso io ma domani voglio sapere cosa è successo d'accordo??
Sanem: d'accordo.. grazie sorellona
Zeynep: ora va a dormire e non fare danni ci siamo capite sorellina
Sanem: capite buona notte e un bacio anche al mio nipotino
Zeynep: Buonanotte da parte di entrabbi zietta ..
Così una volta terminata la chiamata Sanem spense il cellulare e decise di dare un occhiata in giro per la casa, il suo sguardo si soffermo sul cammino bianco con su alcune foto che raffiguravano alcuni momenti di vita di Can dal lauera al matrimonio di Gamze e la nascita della piccola Fadime è in quest'ultima foto non pote non notare che quando il bel comissario sorride in ogni senso li si disegnano delle meravigliose fosse sul viso che lo rendono ancor più affascinate penso ...

VoceInteriore: tu il comissario a casa sua da soli di la verità ti piacerebbe lasciarti accarezzare da quelle mani forti e delicate allo stesso tempo e sentire il profumo della sua pelle al contatto con la tua...
Sanem: di nuovo tu se ti vedi di sparire prima cosa è seconda cosa di non dire sciocchezze..
VoceInteriore: io non dico mai sciocchezze ma sono la voce della verità
Sanem: sei solo una voce fastidiosa disse senza rendersi conto del arrivo del bel comissario alle sue spalle ..

Can: chi è una voce fastidiosa??
Sanem: no nessuno disse in evidente imbarazzo ..
Can: sarà comunque di pigiami femminili in casa o solo quelli di mia nipote e direi troppo piccoli per te .. disse mentre ne approfitto per scanalizarla ancora dalla testa hai piedi... per cui ti ho preso una mia maglietta e queste invece sono di mia nipote disse estraendo le ciabatte a coniglietto..
Sanem: oddio anch'io le o uguali
Can: bene avrei dovuto immaginarlo disse sorridendo..
Sanem: che intendi dire scusa ??
Can:mi riferisco al tuo sguardo ecco nei tuoi occhi non so come ma riesci ancora a racchiudere quella purezza da bambina isomma riesci ancora a guardate il mondo attraverso i suoi occhi e non è cosa da tutti sai ..
Sanem arrosi perché mai nessuno le ha detto quelle cose così profonde e vere Can e stato il primo ad andare oltre quella corazza che lei aveva costruito e leggerla dentro ...

Sanem: bene allora adesso vado a cambiarmi e poi a dormire grazie per isomma il pigiama e tutto il resto buonanotte disse dirgendosi nella camera che prima Can le aveva mostrato.. una volta dentro tiro un sospiro di sollievo non sapeva il perché ma in alcuni momenti Can riusciva davvero a metterla in imbarazzo..
Così una volta essere andata in bagno a ricercarsi inizio a cambiarsi ma se alzare la cerniera del vesitto fu un gioco semplice abbassarla era il vero problema .. ci provo in ogni modo ma nulla quella dannata cerniera non voleva saperne di abbassarsi così preso coraggio e si diresse in quella che ricordava essere la stanza di Can, prima di entrare teneteno un po .. poi però prese un bel respiro e busso ma non senti nessun rumore così decise di entrare constatando che in camera non vi era nessuno o quasi .. in realtà Can era nel giardino sulla veranda che da sulla sua stanza, si era fatto creare quel piccolo spazio verde per poter ammirare le stelle, ama dormire al aperto e così penso di fare anche quella notte, ma essendo un notte al quanto umida decise di rientrare a prendere una coperta quando con sua sorpresa si ritrovo Sanem in camera ..

Can: Sanem cosa ci fai qui ??
Sanem: Can credevo che tu ecco ci fossi insomma non ti ho visto in camera ecco..
Can: ero qui ma sono uscito un po in giardino tu invece ..
Sanem: io ecco sono qui perché ho un problema con la cerniera del vesito non riesco ad abbassarla..
Can: eppure alzarla non ti è stato così difficile o sbaglio??
Sanem: inverita mi ha aiutata mia sorella ma ora lei non c'è ed io non so come fare ..
Can: è così hai bisogno del mio aiuto disse sorridendole dolcemente e ironicamente allo stesso tempo..
Sanem: purtroppo si caro comissario quindi faccia meno lo spiritoso e mi aiuti grazie
Can: non è che con la scusa della cerniera in realtà sei venuta per stare con me
Sanem: ma cosa dici guarda e vedi tu stesso che non ci arrivo disse tentando di aprire la cerniera del vesito e non ci riusciva ..
Can: va bene .. ecco fatto disse quando d'improvviso la luce andò via e ripasserò al buio illuminati solo dalla tiepida luce della luna ...
Can: spero tu non abbia paura del buio
Sanem: chi io ?? Ma no che dici ... paura io ma perfavore disse quando sentendo un rumore di istinto si abbraccio a Can che a sua volta la stringe ancor di più tra le sue braccia ..

Can: è allora se non hai paura perché stai tremando ??
Sanem: per il freddo ecco
Can: comunque era solo un gufo
Sanem: menomale disse alzando lo sguardo e intrecciandolo a quello di Can e fu un attimo le parole lasciano posto a un bacio brasato quanto desiderato da entrambi..
Can la sollevo dal sedere lasciando così il vesito scivolare via, e Sanem che a sua volta intreccio le sue gambe alla vita di Can che passo dopo passo indietreggio lasciando entrabbi cadere sul letto ...

Can: Sanem sei bellissima disse mentre ammirava il suo corpo velato da un delicato tesuto di cottone bianco che
Sanem: Can anche tu comissario non sei affatto male ..
Can intreccio i loro sguardi li tra sfumature color cioccolato del suo sguardo che trovo la risposta che cercava e senza aggiungere altro si lasciano andare non solo dandosi piacere l'un altra ma in verità inziando a conoscersi meglio anche attraverso i loro corpi perché il corpo sa parlare raccontarsi meglio di tante infinite parole ...
Tra baci, carezze e intenze e allo stesso tempo dolci spinte, e cullati dalla delicata luce della notte il bel comissario e la scrittrice si lasciarono andare ...

Can: Sanemmm
Sanem: Cannn

E fu un attimo che la luna mise a dormire dormire stelle, dando il buongiorno al sole..

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