Capitolo 13

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La mattina di quel 25 Dicembre inizió in modo al dir poco perfetto.

«Buongiorno dormiglione» Sentii mormorare con ancora gli occhi chiusi, immerso tra quelle coperte con la minima intenzione di alzarmi dopo le ore piccole che avevamo fatto entrambi

«Bimbo ti ho preparato la colazione, se non ti svegli si raffredda»

Mi concentrai allora su quell'odore di dolce che, mi accorsi solo in quel momento, stava riempiendo la stanza ma presto la mia attenzione andó a quella pressione sulle mie labbra da parte di quelle del ragazzo, tirando fuori un piccolo sorriso prima di ricambiare quel bacio con ancora gli occhi chiusi

«Ho capito, mi alzo» Sussurrai sospirando, aprendo allora gli occhi anche se con fatica, con la sensazione che ci fosse come una colla a tenere unite le due palpebre, trovandomi davanti il viso perfetto del ragazzo

«Dio Chri, io questi li chiamo attentati alla vita» Sdrammatizzai lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra per poi tirarmi a sedere e poggiare le spalle alla spalliera del letto, notando solo in quel momento un piatto di crêpes sul comodino

«Vieni qui?»

Lo invitai a sedersi al mio fianco, prendendo poi il piatto per portarmelo sulle gambe, prendendo da esso una delle crêpes alla Nutella

«Com'era? A Natale siamo tutti più buoni?»

Scherzai poggiando la testa sulla sua spalla, dando un piccolo morso alla crêpe prima di passarla al ragazzo per dare un morso l'uno

«Sono stanchissimo, ho bisogno di dormire ancora» Mugolai chiudendo qualche istante gli occhi, costringendomi però a riaprirli per non addormentarmi in tempo record

«Ammetto che non è stata una delle idee migliori di sempre»

Annuii, in parte d'accordo

«Però mi è piaciuto passare la notte della Vigilia a farlo, anche se avremmo potuto fermarci un po' prima delle due e mezza di notte» Alzai le spalle, finendo poi entrambi la seconda crêpe, poggiando il piatto nuovamente sul comodino e andando in seguito a ricercare i boxer della sera prima che rimisi

Mi spostai poi sul ragazzo per potergli prendere il viso tra le mani e baciargli quelle labbra sporche di Nutella, passando dolcemente la lingua su esse per poterle pulire

«Buon Natale» Mormorai prima che il moro potesse modificare la situazione ritrovandoci entrambi sdraiati nuovamente sul materasso, o meglio con lui comodamente sdraiato sul sottoscritto

«Buon Natale Matti» Sorrise, tornando così a baciarci per circa i successivi dieci minuti, quando mi venne in mente un particolare

«Ti devo dare il regalo, anche se in realtà si dovrebbero dare alla Vigilia»

Gli passai una mano tra i capelli, vedendo un sorriso malizioso attraversargli il viso

«Ah non eri tu il mio regalo di Natale stanotte?»

«Stupido scemo. Proprio stupido!» Esclamai imbarazzato, suscitando la sua solita e strana risata, lasciandogli uno schiaffo sul retro della testa, facendolo spostare da sopra di me per potermi alzare

«Non ti meriti niente, te lo do solo perché ormai l'ho comprato»

Affermai, andando in soggiorno per poter prendere quella scatola incartata che avevo ben che nascosto per non suscitare la curiosità del ragazzo, tornando così da lui che sembrava lottare per rimanere sveglio

«Tieni scemo» Poggiai la scatola sul letto, riportandomi al suo fianco per guardarlo iniziare a scartare quella carta

«Mi ricordavo che me ne avessi parlato, allora... Ho fatto l'acquisto al posto tuo»

AMNESIA [Zenzonelli-Amici21] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora