Capitolo 14

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Dopo essere rimasti imbottigliati nel classico traffico di Natale per almeno venti minuti, riuscimmo ad arrivare davanti casa Stefanelli prima che scoccassero le quattordici

«Ho l'ansia Chri» Mormorai con uno dei due vassoi di dolci tra le mani quando il moro suonó al campanello di casa

«Non c'è ne motivo Bimbo, fidati»

Sorrisi al suo successivo bacio tra i capelli, sentendo nel mentre dall'altro lato della porta una voce femminile esclamare "C'è la coppietta gente!"

«È mia sorella, che stupida» Ridacchió, e qualche istante dopo la porta venne aperta mostrando, come aveva detto il ragazzo, sua sorella che fino a quel momento avevo sempre visto in cassa al bar

«Ei, è un piacere conoscerti finalmente! Alexia»

Subito la ragazza mi porse la mano presentandosi e la strinsi con quella libera mentre cercavo di trovare un senso a quel "finalmente"

«Felice io di conoscerti... Mattia»

Mi presentai a mia volta con uno dei miei migliori sorrisi

«Oh Ale, lo fai entrare o lo lasciamo a fare il palo fuori?» Chiese ridendo una voce maschile dall'altra stanza e allora la ragazza si mise da parte per farci entrare, incontrando lo sguardo con quello di Christian che annuì leggermente con un sorriso

Seguii quindi il ragazzo verso il soggiorno dove trovai una schiera infinita di parenti, chi seduti sul divano a guardare la tv, chi seduti a tavola a chiacchierare, chi che stava aiutando a iniziare ad impiattare le prime portate; la prima persona che mi venne in contro fu un uomo e, per la somiglianza, lo ricondussi subito al padre

«Finalmente, avevo una voglia di conoscerti che non puoi capire, qua stavamo tutti parlando di te! Io sono Ivan, il papà»

Sorrisi imbarazzato, mentre tutti gli sguardi si erano concentrati su di noi e tutto il chiacchiericcio si era messo a tacere, stringendo anche quella mano che mi porse e ringraziai mentalmente Christian quando prese parola dopo avermi attirato a se per un fianco

«Facciamo una bella presentazione generale, che sennó me lo sfinite; Lui è Mattia, il mio ragazzo» Affermó stringendo la presa sul mio fianco, facendo scorrere il pollice come fosse una piccola carezza

E da quel momento in poi fu un escalation di battutine al moro, che aveva preso il dolce ancora tra le mie mani per andarli a posare entrambi nel frigo

"Questa volta la cosa si fa seria"

"Eh, il ragazzino sta crescendo"

"Ha portato il fidanzatino, ma guardalo"

"Ma come ti ha preso che sei orribile?"

Non trattenni una risatina all'ultima presa in giro da parte di un cugino, alla quale Christian risposte prontamente

«Evidentemente io a differenza tua ho trovato qualcuno che pensa io sia bellissimo»

Alzai un sopracciglio, divertito, sentendo poi Anna dire di cominciare a prendere posto al tavolo per iniziare il pranzo natalizio, e lì l'unica cosa che potei fare fu seguire Christian per potermi sedere accanto a lui, trovandomi davanti il ragazzo di Alexia mentre quest'ultima era seduta a specchio davanti al fratello, e accanto una delle zie del ragazzo

Dopo i consueti auguri di Natale, cominciammo quel pranzo a partire dagli antipasti, mentre tutti parlavano con tutti in un clima di assoluta cordialità; in generale non avevo mai avuto una famiglia molto numerosa, si estendeva ad una zia con marito e due figli, ed i nonni, quindi alle feste in famiglia eravamo sempre stati abbastanza pochi

AMNESIA [Zenzonelli-Amici21] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora