Capitolo 11

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I successivi giorni passarono davvero velocemente, così quindi le settimane, arrivando in davvero poco tempo a ridosso delle vacanze di Natale.

Le cose con Christian inaspettatamente andavano abbastanza bene, anche se non riuscivamo a vederci molto sia per colpa mia e della scuola, sia perché ultimamente lui era molto più impegnato sia a lavoro con il padre che nell'aiutare la madre alla scuola di danza, quindi alla fine ci riducevamo a un 'Non fa nulla, ci vediamo domani', anche se quel domani, veniva sempre posticipato di due o tre giorni

E quella sera era proprio una sera di quelle posticipate all'ultimo minuto per la quarta volta consecutiva, e la cosa innegabilmente iniziava a darmi un po' di fastidio nonostante cercassi di far finta di nulla... Quel giorno era stato l'ultimo giorno di scuola, e quindi quella sera avrei avuto tutte le libertà del mondo ma lui non sembrava stare sulla mia stessa lunghezza d'onda

Annoiato rilessi il messaggio che mi aveva inviato dieci minuti prima, sbuffando sonoramente

"Scusa bimbo ma oggi non riesco, sono impegnato da mia madre, ci vediamo domani. Notte"

Mi aveva dato anche la buonanotte dando per scontato che non mi avrebbe più scritto nonostante fossero appena le dieci e mezza...

Ma anche per quella sera cercai di lasciar perdere quella parte istintiva di me che mi diceva di cercare di capire cosa non andasse visto che non era esattamente un comportamento abituale del moro posticipare così tante volte una singola uscita e sparire tutte le sere già alle dieci, ma la goccia che fece traboccare il vaso cadde proprio la sera seguente.

Durante il pomeriggio avevamo deciso di uscire insieme per andare a una delle solite serate che Luca organizzava a casa sua ma, quando dieci minuti prima dell'orario stabilito dal ragazzo stesso per passare a prendermi, mi arrivó un suo messaggio non riuscii a placare la rabbia

"Mi dispiace da morire ma non riesco ad andare da Luca, vai pure tu con gli altri... Notte"

Era sicuramente una presa in giro. La voglia di vederlo mi stava consumando vivo mentre a lui sembrava non causargli il minimo problema

Mattia:
Dove sei Christian?
[22:37]

Christian:
Dove posso essere Matti?
[22:38]

Mattia:
Sto venendo da te.
[22:38]

Christian:
Ma è tardi, inoltre sono occupatissimo con le coreografie... Ci vediamo domani
[22:41]

Mi stava davvero evitando in tutto e per tutto quindi.

Non gli risposi nemmeno, misi il giubbotto ed uscii di casa, camminando a passo svelto verso quella scuola di danza che esattamente vicina non era, ma preso dalla rabbia e dal nervoso la strada mi sembró meno della metà.

Quando arrivai feci un profondo respiro, aprendo la porta d'ingresso per poter essere poi avvolto dalla musica proveniente da una delle stanze, sollevato che comunque nella hall non ci fosse nessuno, specialmente la madre.

Mi incamminai allora verso la sala che sapevo fosse occupata dal ragazzo, trovando la porta socchiusa, riuscendo in quel modo a intravedere il ragazzo senza maglia muoversi su quella base, facendomi letteralmente rimanere senza parole, ma proprio senza saliva disponibile

Lo guardai allora per tutto il tempo che balló su quella base, completamente assorto nella preparazione della coreografia, vedendolo poi rimanere sdraiato per terra con il fiatone e gli occhi chiusi quando la musica si interruppe perché finita

AMNESIA [Zenzonelli-Amici21] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora