Capitolo 28

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5 Anni dopo

Pov's Christian

«Zio Chri! Prendila!» Esclamó la bambina quando diede un calcio debole alla palla con la stessa serietà con la quale un rigorista si trova davanti alla porta avversaria in una finale di Champions

«Prova a prenderla ora!» Esclamai correndo a ritmo sostenuto calciando appena la palla, cercando di darle qualche possibilità di sfilarmela dai piedi senza però farla riuscire mai

«Mii, ora glielo dico a zio Matti che non mi fai giocare!» Esclamó arrabbiata dopo l'ennesimo tentativo fallito di prendere quella palla e presi a ridere, estremamente divertito da quel faccino tutto rosso e imbronciato che per un attimo mi parve uguale a quello del mio ragazzo

«Ma no amore, che lo zio Matti mi butta fuori casa»

«Meglio! Così ci sto io con lui!» Esclamó facendomi la linguaccia e finsi un'espressione sbalordita

«Inizia a correre perché se ti prendo è finita!» Esclamai prima che potessi iniziare a rincorrerla per tutto il giardino di quella casa mia e del mio ragazzo, riuscendo ad acchiapparla dopo qualche giro, ritrovandoci comunque sdraiati su quell'erba

«Dimmi che ti dispiace! Avanti!» Risi, facendole il solletico e vedendola dimenarsi per sfuggire a quella piccola tortura

«Baaasta!» Urló ridendo e scossi il capo

«Chiedimi scusa»

«Scuuusa»

A quel punto smisi di farle il solletico, tirandomi in piedi, guardandola nei suoi occhietti verdi divertiti e luccicanti

«Andiamo a disturbare lo zio Matti, vieni»

A quel punto la vidi alzarsi, proponendomi prima di essere presa sulle spalle e così feci, rientrando allora in casa dove trovammo il ragazzo ai fornelli

«Zio Mattii, lo zio Chri non mi fa giocare a palla!» Esclamó a tradimento e spalancai la bocca

«E- E lei ha detto che sarebbe felice se mi buttassi fuori casa!» Affermai, ricevendo uno schiaffo sulla testa dalla bambina

«Ahia, peste» Mugolai, facendola poi scendere dalle mie spalle per poter correre via, probabilmente imbarazzata da quella confessione che avevo fatto al ragazzo, trovando quest'ultimo a guardarci con un sorrisetto divertito

«Voi due siete uguali, non capisco come sia possibile... È proprio vero che chi va con lo zoppo impara a zoppicare»

Alzai un sopracciglio, avvicinandomi a lui fino a poggiare la mani sui suoi fianchi nudi

«Ma da che parte stai tu?»

«Dalla mia, sono una povera vittima»

Sorrisi, baciandogli le labbra a sua volta sorridenti

«Ma se ti amiamo entrambi alla follia? Tra un po' dovró fare a gara con lei per poter avere un po' di attenzioni»

«Beh in realtà mi sembra che tu le tue attenzioni riesci ad averle quasi ogni giorno, e che ti piacciano parecchio»

Mi mordicchiai il labbro a quelle parole sussurrate, facendo salire una mano ad accarezzargli una guancia

«Direi di rimandare questo discorso a dopo la cena a casa dei tuoi di stasera... Che ne dici?»

«Dico che adesso devo finire di cucinare altrimenti Flavia mi lincia»

Ridacchiai stampandogli poi l'ultimo bacio, rimanendo ad affiancarlo ai fornelli per monitorare che tutto fosse commestibile mentre di tanto in tanto la bambina passava a chiederci se il pranzo fosse pronto

AMNESIA [Zenzonelli-Amici21] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora