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Novembre 2011

Sto cercando di evitare di incontrare Peter da tutto il giorno, perché non saprei come affrontarlo e non voglio fare l'ebete. Ancora.

Entro in bagno, dove ci sono delle ragazze che stanno spettegolando sui ragazzi dell'ultimo anno e non appena fanno il suo nome, catturano subito il mio interesse.

«Jennifer, la migliore amica di Lisa, mi ha assicurato che si sono lasciati. Quindi alla festa di sabato hai carta bianca, mi farei avanti fosse in te ora che è tornato single.»

Il mio cuore accelera senza controllo. Peter si è lasciato con Lisa?

E quando?

Eppure, ieri ho fatto un'allusione al fatto che fosse fidanzato dopo il mio disastroso bacio ma lui non ha battuto ciglio. Perché?

È la conferma che proprio non gli piaccio.

Mi butto fuori dal bagno trafelata tanto per loro sono stata invisibile la maggior parte del tempo e mi dirigo a grandi passi verso l'aula.

A lezione di Spagnolo mi siedo di fianco a Matt, senza perdere troppo tempo gli domando quale festa è in programma questo sabato, lui sicuro ne è a conoscenza, visto il suo recente coinvolgimento a questo tipo di eventi.

«Sì, c'è la festa di una dell'ultimo anno e sono stato invitato essendo la fidanzata di uno della squadra. Non dirmi che sei interessata?»

«Be'. Perché no? Poi ti lamenti sempre che io e John non ti assecondiamo mai e non ti accompagniamo a questi eventi mondani...»

«Va bene. Aaaanche se secondo me, c'è qualcosa sotto.» Abbassa il tono di voce per non farsi udire dagli altri compagni.

«Ti posso assicurare che non ho nessun piano...» Anche se io stessa non ne sono pienamente convinta.

«Sai niente della rottura tra Lisa e Peter?»

«Sì, la scorsa settimana Peter l'ha lasciata in mensa, davanti ai suoi amici... lei ci è rimasta piuttosto male. Ma come? Non lo avevi capito che si erano lasciati? Secondo te perché lei ti ha dato come punizione quella di occuparti dell'organizzazione dello spettacolo teatrale?» Alza il sopracciglio in tono di rimprovero.

«No. E poi cosa c'entra con me?»

«Come cosa c'entra? Tu sei il motivo per cui si sono lasciati.» rimango basita da quest'ultima affermazione. È solo una delle tante fantasie concepite dalla mente del mio contorto gemello, non devo farmi persuadere da quella possibilità.

Non voglio illudermi.

La professoressa ci rimprovera perché stiamo dando fastidio alla lezione. Entrambi non replichiamo e torniamo chini sui libri.

***

Mi sto preparando per la festa e guardandomi meglio allo specchio... Ma chi me l'ha fatto fare?

Non mi piaccio, neanche un po'.

Mancano quindici minuti e John passerà a prenderci. Non ho ancora deciso come vestirmi, se indossare sopra i jeans chiari e strappati un top giallo con scollatura a cuore o un top nero più accollato... decido di osare e scelgo quello giallo. Sistemo i capelli, indosso degli orecchini pendenti, mi trucco persino anche se in modo molto leggero con una matita nera, del mascara e un rossetto color carne.

Ma sono comunque una novità per me. Voglio essere carina. Ne sono consapevole, mi sto conformando alla massa, andando contro tutti i miei principi.

So perché sto facendo tutto ciò. Infatti, per qualche secondo mi sento davvero ridicola.

Vorrei che Peter mi notasse e mi vedesse sotto una luce diversa, non come la piccola Kate.

Me in Your AbsenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora