Evan
Maggio 2012
I miei genitori non erano a conoscenza di nulla, né delle voci a scuola né tanto meno della rissa in salotto durante la loro assenza. Matt ha ancora uno zigomo gonfio e livido, quando gli chiesero spiegazioni, disse che era per via del Football, inventò che si era fatto male durante gli allenamenti perché non portava il casco in quel momento.
Io non mi sento in colpa per avergli sferrato quel colpo, se lo meritava.
Dannazione, è mio fratello! Come può avermi fatto un torto del genere?
Pensavo che il nostro legame fosse più solido, invece, è stato tremendamente geloso e meschino.
Forse è arrivato il momento di confessare la mia confusione al resto della mia famiglia. Sono mesi che preparavo mentalmente quel fatidico discorso, eppure, mi sudano le mani al solo pensiero.
Ho provato davanti allo specchio del bagno almeno una centinaia di volte, prima di esserne sicuro.
Perché è così difficile? Insomma, perché gli etero non subiscono tutta questa pressione psicologica esagerata? Perché è così frustrante dover dichiarare i propri gusti?
Però sono certo di non provare quel trasporto per le ragazze, mi attraggono i maschi e in particolare uno.
La mia, però, non è solo un'infatuazione per Peter, lo amo sopra ogni cosa. Non saprei neanche dire quale sia stato il momento esatto in cui mi innamorai di lui.
Ci conosciamo da così tanto tempo che per me lui era sempre stato lì, è e sarebbe sempre stato l'unico per me.
Probabilmente, fu un lento e graduale cambiamento, un sentimento che mi ha messo in discussione, che mi ha fatto vacillare e sempre più avvicinare al mio sole.
Ma, come è scontato, più ti avvicini al sole più corri il rischio di scottarti.
Cosa sarebbe successo se gli avessi mai confessato i miei sentimenti?
Eppure, nell'ultimo periodo i suoi gesti, la sua ricerca di contatto fisico si sono fatta più insistenti... non me lo stavo solo immaginando.
Scendo lentamente le scale. Ricorderò ogni minuscolo dettaglio di questa mattina, quella in cui ho deciso di affrontare l'argomento con la mia famiglia.
È una domenica di metà maggio, fuori, il tempo è stranamente nuvoloso. Mancano pochi giorni al diploma, poi sarei andato al College e, molto probabilmente, con Peter. Preferisco che lo sappiano prima della mia partenza, perché odio lasciare le cose in sospeso.
Poi, conoscendoli, loro aspettano questo giorno da molto più tempo di me, perché sono stati sul punto di parlarmene diverse volte, ma ho evitato con accuratezza qualsiasi tipo di confronto a riguardo. Anzi, a volte quasi ho trovato insopportabile il loro atteggiamento assertivo e di genitori comprensivi, perché rende tutto ancora più difficile con il mio carattere introverso.
Ogni figlio trova qualsiasi difetto nei confronti dei propri genitori, anche se apparentemente, non c'erano problemi insormontabili. Pensando alla famiglia di Peter, io non posso assolutamente permettermi di lamentarmi.
Sono in sala da pranzo che apparecchiano insieme; gli uomini della mia famiglia, compreso Peter, stanno parlando degli schemi più idonei da adottare per la partita che si terrà nel pomeriggio, mentre Kate e mamma stanno bisbigliando e sorridendo di qualcosa che non riesco a udire.
Mi avvicino ancora di qualche passo.
«A-avrei b-bisogno di... di parlarvi» la mia voce trema e le gambe sono diventate di gelatina molle.
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Me in Your Absence
RomanceKate Flaming pensava di essersi lasciata alle spalle i ricordi dell'adolescenza, le giornate tra i banchi di scuola e il suo primo grande amore: Peter Handerson, il migliore amico di suo fratello maggiore. Da qualche anno è tornata a vivere a Los An...