Capitolo 4

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Ritorniamo a casa con il cane, poco dopo Mattia ed io litighiamo per il nome del cane.
T/N: Io lo voglio chiamare Monza!
Mattia: Sì, certò chiamalo anche Ferrari! Io la chiamerei Tessa.
T/N: Ha, così prendiamo un altro cane e così lo chiameremo Hardin.
Mattia: HAHAHA, che sei scherzosa! Con un tono ironico.
Talmente urliamo forte papà ci sente nel salotto mentre noi eravamo nella mia camera.
Papà: MOH BASTA!! Adesso scendete che dobbiamo parlare! Urla.
T/N: Sì, arriviamo!!
Scendiamo per andare nel salotto dove erano mamma e papà.
Mamma: Ora parliamo delle cose serie per favore.
Mattia: Ma anche parlare del nome del cane era importante.
Papà: Sì, sì certo.
T/N: Beh, che cosa dovete dirci?
Papà: Allora... partiamo da te T/n. Lo dice con un sguardo serio.
T/N: Da me?! Sorpresa. Che cosa ho fatto??
Mamma: Niente, niente... ma comme lo sai prima andavi a cantare nei locali la sera ed adesso non puoi cantare, perché...
T/N: Cosa?! Come non posso piu cantare?! Interrompo mamma, salgo nella mia stanza incazzata.
T/N: Oddio già Bergamo, perché dovevamo partire?? Nessuno me la detto. Volevo restare a Bari, con il mare, il tramonto o quando Alessio ed io andavamo in discoteca o in giro con gli amici.
Tutti i momenti passati a Bari venivano nella mia testa e adesso mi ricordo che devo chiamare Alessio. Prendo il mio telefono lo chiamò ma non risponde, lo chiamò una seconda volta ma niente, suonava nel vuoto può darsi dorme o ed è occupato... eh sì è fuori con un'altra ragazza? Ma no t/n non fare troppi film mentali. Qualcuno bussa alla porta.
T/N: Chi sia può entrare. Dico dopo aver troppo pensato.
?: Hey...
Riconosco quella voce maschile è quella di Mattia.
T/N: Che vuoi? Se è per parlare del nome del cane non mi va di parlarne. Dico mentre guardò il vuoto.
Mattia: No, non sono venuto qua per parlare di questo.
T/N: E allora perché sei venuto?
Mattia: Perché sei la mia sorellina e ti ricordo quando eravamo piccoli e hai detto che quando uno va male l'altro viene per aiutarlo nei momenti di difficoltà, allora eccomi qua. Mi vuoi dire che hai? Viene sedersi accanto a me.
T/N: Domanda.
Mattia: Dimmi tutto.
T/n: Perche siamo a Bergamo? E seconda domanda, perché non posso più cantare nei locali?
Mattia: Siamo venuti qui a Bergamo perché ti devi fare operare ma non lo so quando questo te lo dirà la mamma e non puoi cantare perché hai un problema a le corde vocali. Dice seriamente.
T/N: Perche non mi avete detto prima?! Comincio a nervosismi.
Mattia: Perché sei così contenta di cantare. Dice lui un po' così così.
T/N: non mi voglio farmi operare. Io ho paura.
Mattia: Hey, non ti devi preoccupare, non ti devi fare operare adesso può darsi fra 2 messi o 1 anno.
T/N: Lo sai come sono.
Mattia: Si lo so come sei ma non ti devi preoccupare.
T/N: Mmh, se lo dici.
Mattia: Eh... hai chiamato Alessio?
T/N: Come fai a sapere? E si ma non mi risponde.
Mattia: Io so tutto del mia piccola. Dice mentre sta andando via.
T/N: Come tutto?! Era troppo tardi è già partito e lo sentivo ridere nella sua camera. Sì ridi,ridi.
Decido di andare a letto, faccio la mia night routine e vado a letto senza mangiare non ho tanto fame e lo so che non è bene di andare al letto senza mangiare ma non fa niente sono troppo stanca.

Un amore in estate (Christian Stefanelli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora