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"La vita, delle volte, non ti concede il tempo di viverla e di trovare soluzioni migliori, perché devi lottare, senza scrupoli, per la sopravvivenza."

Angelina

Quanto tempo era trascorso?Da quanto mi trovavo rinchiusa in questa lurida e lugubre cella sotterranea?Chi mi aveva portata qui?Perché lo avevano fatto?Per il mio sangue?Era l'unica cosa che mi venne in mente in quel momento

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Quanto tempo era trascorso?
Da quanto mi trovavo rinchiusa in questa lurida e lugubre cella sotterranea?
Chi mi aveva portata qui?
Perché lo avevano fatto?
Per il mio sangue?
Era l'unica cosa che mi venne in mente in quel momento.
Ero più che certa che ad avermi rapita non fosse stato il Luxorld.
Allora chi?
Questa era la domanda...
Orias mi aveva iniziato a spiegare quello che l'aveva spinto inizialmente ad avvicinarsi a me.
Aveva rivelato che lui era sotto gli ordini di qualcuno, di suo padre.
E che avrebbe dovuto semplicemente usarmi e servirsi di me.
Quindi stavolta ero prigioniera di qualche pazzo che voleva resuscitare la Dea Luna?
Mentre cercavo di accaparrarmi altri tasselli di questo puzzle contorto e magico, seduta sulla sottospecie di letto, intravidi di nuovo una chioma dorata.

«Chi sei? Cosa vuoi da me?», domandai, appena notai che stesse aprendo la porta della cella, mentre con l'altra mano, con il palmo, sorreggeva un vassoio con del cibo soprastante.

«Sono Angelina. Orias ti ha accennato qualcosa?», domandò; entrò all'interno della stanzetta tetra e sbarrata, poggiò il vassoio con del cibo dal pessimo aspetto sul letto.

«Sei... la sorella minore di Angeline?», domandai, incredula.

«Esattamente», rispose lei.

«Sai, il tuo amato Orias era incaricato da Khaos Wyld in persona di catturarti per il Risveglio...», si interruppe, il tono era gelido e tenebroso, pieno di rancore nei riguardi di Orias. Lo intuii quando sentii pronunciare il suo nome.

«...Tuttavia, per te, sta venendo contro a tutti gli ordini».

Odio, era odio puro quello che udii.

«E adesso, siamo state incaricate io e Angeline di catturarti», confessò.

«Anche se, onestamente parlando, avrei preferito che se ne occupasse Orias. Anch'io ero come te, in passato. Nella tua stessa situazione», ammise.
Sembrava... turbata.
«So quello che stai pensando, cose come: "cosa vogliono da me?". Oppure: "cosa ho fatto di male per meritare tutto questo?"», si fermò e mi guardò attentamente.

Mi sorrise e si sedette al mio fianco, su questo letto mal conciato.

«Sbaglio forse?», chiese. Scossi il capo.
Non sbagliava affatto.
Aveva azzeccato i miei pensieri senza alcuna difficoltà.

«Ci sono passata io stessa, comprendo come tu ti stia sentendo, Armony».

La sua voce era eterea e confortante.
Sembrava quasi che volesse rassicurarmi.

«Io in passato ero stata catturata dal Luxorld... Angeline, mia sorella maggiore, non ha mai superato del tutto quello che mi è successo... quello che ha dovuto fare sia a me, sia a Orias, per impedire che dentro di me si Risvegliasse il Dio Sol».

Wicked or GodsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora