Capitolo 33

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Esco dalla caravana convinta che ancora una volta ci siamo ritrovate in un vicolo cieco, non so cosa ci spinga sempre a ritrovarci ma è sicuramente uno scherzo crudele del destino perché finisce sempre con una ferita e delusa, ovvero io, e l'altra sempre più arrabbiata e chiusa in se stessa, palesemente lei.

Sono così concentrata sui miei pensieri da non vedere Saray parcheggiare e venire nella mia direzione opposta "Ehi! Che ci fai qui?" Mi saluta abbracciandomi. Tiene in un mano un sacchetto di brioches calde, si sente dal profumo che emana.

"Ieri sera ho accompagnato Zulema a casa, era ubriaca" le spiego indicando la roulotte.

Lei passa lo sguardo da me alla roulotte, pensierosa, e poi mi chiede "...Avete?"

"Oh cielo no!" Esclamo subito "Assolutamente no!"

"Ah.." dice delusa e non ne capisco il reale motivo "..e dove vai?" Mi chiede vedendomi pronta per andarmene.

"A casa" le sorrido appena, per me è tutto finito.

Sgrana lo sguardo e mi afferra Aler un braccio "Nono! Tu fai colazione con noi" mi ritrascina di nuovo dentro nonostante la mia disapprovazione e i miei continui tentativi di opposizione.

"Non credo che.." a lei faccia piacere. Anzi.. ne sono piuttosto sicura.

"Insisto" mi sussurra piano prima di spingermi di forza dentro "Hermanaaaa! La bionda resta a fare colazione con noi e no, non ti sto chiedendo il permesso" urla entusiasta facendo sobbalzare Zulema ancora intontita.

"Basta che la smetti di urlare, Cristo!" Protesta massaggiandosi le tempie.

Saray le va accanto esaminandole l'espressione facciale "Eh già sei proprio in dopo sbornia, hermanita.. che storia! Ne avrà combinate delle belle!" Esclama dandole una pacca sulla schiena.

"Niente che possa raccontare" suggerisce Zulema cercando di tagliare corto.

"E dai!!" Esclama battendo i piedi a terra come una bimba capricciosa, mette al fuoco il caffè e si volta nella mia direzione "Se non me lo dici tu, lo farà la bionda!"

Zulema mi fulmina con lo sguardo ma dovrebbe sapere che io ho la sua stessa voglia di tornare sull'argomento di ieri sera "Ha.. Ballato e cantato fino allo sfinimento" mento. Ma una bugia verosimile perché Zulema è tipo da queste cose, lo so perché mi è già capitato di vederla, nessuno potrebbe sospettare che invece ieri notte si è lasciata andare ai sentimentalismi.

"Sul serio??" Sgrana lo sguardo entusiasta Saray e si prende subito gioco della sua migliore amica.

Ma Zulema non è d'accordo con me nemmeno quando si tratta del suo stesso bene "Non è accaduto niente di tutto ciò"

"Perché tu te lo ricordi?" Le chiede Saray inarcando il sopracciglio.

Zulema mi guarda mentre risponde decisa "No" e per me questo vuole solo dire che se lo ricorda eccome.

"E allora come fai a saperlo?" Saray scoppia a ridere mentre versa il caffè fumante un tre tazze.

"Si ricorda" dico spiazzandole entrambe "..è solo che si vergogna" aggiungo e i miei occhi sono su Zulema ".. perché è una cantante terribile" aggiungo infine e mi sembra che tiri un sospiro di sollievo. Sto per sedermi a tavola quando mi squilla il telefono, guardo lo schermo "Scusate, devo rispondere, è Michael" non aspetto nemmeno che reagiscono alla mia frase ed esco.

Parlo pochissimo al telefono con lui, giusto per informarlo che va tutto bene e che sarò a casa presto.
Non appena chiudo la comunicazione, stando sul primo gradino, sento la loro conversazione..

Due cuori e una caravana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora