Capitolo 43

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"Fammi capire.. perché i vostri ex vi hanno chiesto di sposarvi per trattenervi?" Mi chiede divertita Saray mentre sorseggia un po' di birra dalla bottiglia.

"Perché siamo fantastiche" rispondo io divertita in piedi.

"Belle, magnetiche, attraenti.." dice Zulema seduta sulla sua sdraio.

Mi avvicino a lei appoggiando le mani sui braccioli e andando con il viso a pochi millimetri dal suo, lei è sorpresa ma allo stesso tempo eccitata dal mio gesto improvviso, glielo leggo negli occhi che bruciano per me "Soprattutto attraenti" le sussurro piano.

"Voi due mi fate diventare matta" strilla Saray entusiasta finalmente di vederci così unite.

"Rose rosse e candele? Si è impegnato molto più di quella stronza di Meghan" commenta Riccia sbuffando una nuvola di fumo.

"Quella maledetta ha perso Zulema l'attimo in cui Macarena è tornata qui" dice Saray bevendo un altro sorso.

Io non sono ancora mossa, mi perdo nel suo sguardo e le chiedo "Non saprei.. è così?" Ridacchia e poi sposta il viso fulminando Saray per averla messa in questa posizione, le afferro il mento e la costringo a guardarmi "Sto aspettando"

"Non te lo dico" mi risponde provocandomi.

Avvicino le labbra al suo orecchio, sfiorandolo e mi accorgo di come il suo corpo reagisce al mio tocco "Me lo dirai.. in un modo o nell'altro"

Mi afferra piano per la gola stringendo appena, non le piace quando la metto in una posizione scomoda "Non ti dico un cazzo"

"E io smetto di venire a letto con te" dico alzando le spalle e togliendomi da lei. Mi afferra per il polso e mi tira a sé, le cado in braccio e mi riempie di solletico sapendo che lo detesto "Ti prego ti prego smettila" continuo a ridere.

Lei smette di colpo e mi perdo nel suo sguardo "Sì, Maca, ha perso l'attimo che ti ho rivista scendere dalla tua auto nervosa e bisbetica come il tuo solito"

"Adesso giuro che piango anche l'acqua del battesimo" mi volto per vedere Saray tutta emozionata.

"Perché devi sempre rovinare tutto?" Le chiede Zulema ridendo.

"Ah io??? Io???" Esclama lei puntandosi il dito al petto "Se non fosse stato per me manco ci sarebbe la bionda tra le tue braccia"

"Devi ancora dirmi come hai fatto per farla tornare" le chiede e mi spalanco lo sguardo di colpo.

"Non ti azzardare" punto l'indice contro la gitana che nel frattempo se la sta ridendo.

"Azzardati pure" le dice Zulema ridendo, mi stringe a sé e mi lascia un bacio sulla guancia "Muoio dalla voglia di saperlo"

"Va bene te lo racconto io" almeno so che cosa dire invece sono convinta che Saray non esiterebbe a mettermi nei guai per il gusto di farlo "Saray è venuta al bar mentre lavoravo e mi ha detto.. che non potevi assolutamente vivere senza di me e che dovevo tornare.. facendo appello alla mia umanità e alla mia generosità" mento spudoratamente.

Zulema spalanca lo sguardo e fulmina la sua migliore amica che in difficoltà inizia balbettare "Ma che figlia di puttana! Zulema non è vero! Non ho detto questo!" Scoppio a ridere e la gitana mi fulmina con lo sguardo a sua volta "Dille la verità"

"Gliela dirò.. ma non adesso" le rispondo guardandola negli occhi, perdendomi nella loro profondità "..perché sono convinta che rovineresti anche quel momento" aggiungo spezzando la tensione creata e scoppiammo a ridere tutte.

Due cuori e una caravana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora