Due cuori e una caravana

Capitolo 34

Tre giorni dopo ricevetti un messaggio da Saray:

Riunione caravana oggi alle 15.

Non mi sono chiesta perché ho accettato la proposta, forse perché ho troppa paura di quello che potrei scoprire.

Arrivo con qualche minuto in ritardo e mi accorgo che sono tutti tesi "Ora che ci siamo tutti.." comincia a parlare Zulema mostrandoci delle fotografie "Cerchiamo di essere sintetici: ecco che cosa sappiamo
Ramala. Boss della mafia messicana, un autentico figlio di puttana. Sua figlia si sposa nella villa di famiglia.. più di trecento invitati. Tra cui noi."

"Come entreremo?" Chiede Riccia esaminando la planimetria della villa.

"Pass della servitù.. porta sul retro. Meghan ha un amico che fa parte della band della festa.. ci aiuterà ad entrare" risponde regalando un sorriso complice alla moretta accanto a lei "Saray sarà in cucina. Noi tre saremo le cameriere" aggiunge indica me e Riccia.

"Il tuo viso è riconoscibile.." le indico il tatuaggio sotto l'occhio.

"Userò il correttore per coprirmi la lacrima, tranquilla Biondina" ammicca con lo sguardo e quel gesto sembra suscitare enorme fastidio in Meghan.

"L'obiettivo?" Chiedo cercando di rimanere il più indifferente possibile.

"Un diadema che verrà posto sulla testa della sposina dal valore di due milioni di dollari da dividere tra noi cinque. Parti uguali, nessuno sconto, nessuna preferenza." Ci mostra una fotografia e la metà di noi resta ammaliato, tranne me e lei che siamo note per la nostra concentrazione, cosa che ci ha sempre unite.

"Quando?" Incateno lo sguardo al suo e lei aspetta un paio di secondi prima di rispondermi.

"Fra un mese" annuncia.

Rido appena, un mese con lei e la sua preda a stretto contatto "E nel frattempo giochiamo a carte?" Ironizzo istericamente.

"Beh.. C'è da studiare la planimetria, i controlli, i sensori.." elenca Riccia esaminando i documenti.

"Paura di annoiarti, Biondina?" Il solo fatto che quel nomignolo l'abbia usato la mora sbagliata mi fa divampare immediatamente.

Ma prima che io possa dire qualcosa di intromette Zulema "Non chiamarla così" Meghan la guarda interrogativa e anche un po' scazzata per non essere spalleggiata.

"Solo gli amici possono e tu non lo sei" aggiungo dandole una leggera occhiata, Zulema restituisce il mio sguardo per pochi secondi prima di tornare concentrata. La verità è che quel nomignolo era famoso in carcere ma solo una persona lo utilizza correttamente, Lei.

Saray sghignazza senza farsi notare perché questo circo le piace parecchio ma a me no, lo trovo soltanto ridicolo "Ottimo, ci aggiorniamo" dico mentre esco.

Faccio qualche passo e sento qualcuno alle mie spalle, per questo mi giro e mai avrei pensato che Zulema mi avrebbe raggiunto
"Te ne vai?"

"C'è altro?" Le chiedo a mia volta, incerta di essermi sfuggita qualcosa.

Scuote la testa "No.. Paura di restare troppo tempo con me?"

Faccio un passo nella sua direzione "Affatto. Paura che tu non sia abbastanza in gamba per studiare le cose nel dettaglio" alludo a tutte le volte che ci siamo trovate nei casini perché alla fine mancavano dei particolari.

Ride appena passandosi una mano sulla fronte "Coinvolgerti è stata proprio una bella idea, ricordami di ringraziare Saray" ironizza, non è affatto contenta di avermi qui.