Ha vinto punto.
Ma questo non significa che io non voglia la rivincita..
Mentre è in bagno scelgo appositamente il vestito meno coprente che ho.
Che urla: mi vuoi ma non puoi avermi.
Entro in bagno, mi preparo e mi curo al meglio perché questa vittoria sarà mia. Ci metto un po' più del dovuto perché so che lei quando si spazientisce esce fuori a fumare, dandomi la possibilità di mettermi il cappotto senza che riesca a vedere il vestito, voglio che si accorga di tutto una volta al locale e quindi troppo tardi.
Riesco a fare tutto, come da copione.
La notte è scesa rapidamente, esco e chiudo a chiave la caravana. Gliele lancio. Le afferra al volo e saliamo in auto. Stranamente non proferiamo parola. Lascio il cappotto al guardarobiere e mi volto immediatamente verso di lei che per un secondo ha uno sguardo che non le ho mai visto e poi si ricompone inmediatamente. Lascia anche lei la giacca al ragazzo, mostrando una maglia trasparente nera sotto la quale si intravede tutto. Stronza. Ha capito perfettamente le mie intenzioni. Ma non vincerà anche questa partita. Varco la soglia per prima e come da tradizione mi bevo il primo cocktail al banco che mi fa entrare nel giusto Mood. Siamo un po' in anticipo, Michael non è ancora arrivato e questo mi fa partire in svantaggio mentre lei, esperta di una botta e via, ha già agganciato un pesciolino all'amo, la vittima sacrificale della serata.
"Immagino che stai aspettando me" mi volto non riconoscendo affatto la voce maschile e infatti mi ritrovo davanti un emerito idiota con un linguaggio appartenente al giurassico.
Sorrido da stronza "Immagini male" lo liquido così, suscitando l'ilarità di Jim.
Bevo il mio drink forte d'un fiato e torno a guardare Zulema che si gode la sua preda. "Sei un tipetto difficile.. non mi piacciono le cose semplici" continua il ragazzetto al mio fianco.
Alzo gli occhi al cielo e lo fulmino "E allora qui hai trovato un vero enigma impossibile.. buona serata ragazzi" li saluto entrambi e mi faccio spazio sulla pista da ballo.
Lei ormai è andata. Ed io devo trovarmi una distrazione. Ballo al centro della pista con il livello dell'alcol alle stelle. Ondeggio piano e mi muovo sensualmente dimenticandomi del mondo che mi circonda. Due mani mi afferrano per i fianchi e mi assecondano il movimento. Mi volto ed è di nuovo quell'idiota ma io sono stanca e distratta. Non ho voglia di discutere e decido di dargli mezza chance. Ma mi accorgo che non sa assolutamente dove toccarmi. Spalanco gli occhi infastidita da questa vicinanza e mi accorgo che Zulema avanza davanti a me come una pantera affamata. Mi prende per mano e mi tira a sé, giurerei di averla sentita dire "Smamma pivello" lego le braccia intorno al suo collo e ballo con lei.
Appoggia la fronte contro le mia e le sue mani sono sui miei fianchi, ha una presa decisa, possessiva."Grazie" le sussurro.
"Qualcuno doveva pur salvarti dalle sue grinfie" ironizza mentre mi osserva con il suo sguardo magnetico.
"Avevo la situazione perfettamente sotto controllo" una mezza bugia, l'avrei gestita ma non perfettamente "Mi dispiace averti guastato il divertimento" alludo al fatto che ha dovuto ributtare il pesce in mare per venirmi ad aiutare.
Appoggia le labbra sul mio orecchio per sussurrarmi "La serata è appena iniziata"
Un brivido mi percorre la schiena "Che stai facendo?"
"Mi sto divertendo" risponde innocente.
"Con me?" Le chiedo incredula.
Incolla lo sguardo nel mio "Con te" risponde sicura "Lo ammetto.. Sono un po' ubriaca" aggiunge ridendo.
Rido anche io "Ti svelo un piccolo segreto.. anche io" c'è qualcosa che mi tormenta.. una certezza in realtà. Che tutto sta prendendo una piega incontrollata e che noi non stiamo cercando di evitarlo o, peggio ancora, non vogliamo evitarlo "Zulema.. tra di noi.. qualcosa sta cambiando ed è meglio fermarci prima di.."
Le sue labbra non si scollano dal mio orecchio mentre mi risponde con dei lievi sussurri "La tua testa fa più rumore della cassa.."
"Zulema.." la richiamo all'ordine ma la mia sicurezza nella voce viene meno.
"Vuoi davvero che mi fermi?" Nel momento esatto in cui mi fa la domanda capisco che tutto ciò che realmente voglio è che continui a fare quello che sta facendo. Non serve che lo dica ad alta voce, me lo legge negli occhi che voglio tutto questo "Allora smettila di parlare"
Mi volto dandole la schiena e lei si attacca dietro di me, appoggiando le mani sui miei fianchi che tiene saldamente, continuo a muovermi sfiorandola con il mio sedere. Inclini la testa e i capelli mi cadono tutti su un lato lasciando scoperto una parte del collo. Sento il suo respiro caldo sulla mia pelle e il mio corpo è ricoperto da brividi. Alzo le braccia e le aggancio alla sua testa, mentre le sue labbra assaggiano per la prima volta la mia pelle. Partendo dal mio orecchio, scende lungo la mandibola, giù per il collo e la spalla. Nessuno mi ha mai dato una sensazione così, la fame di volerne ancora e sempre di più. "Che stiamo facendo?" Le chiedo nuovamente facendo una fatica tremenda a rimanere lucida.
"Stiamo ballando" Risponde ironica e prepotente in un sussurro che mi manda in estasi. Mi volto di scatto e incrocio le braccia intorno a suo collo, se vuole la guerra a chi cede per prima deve sapere che non la avrà vinta facilmente. Le sue mani sui miei fianchi si spostano sulla mia schiena completamente nuda, la pelle si riempie di brividi e arde sotto la sua presa possessiva.
"Stai giocando con me" Appoggio la fronte contro la sua, sfidandola con lo sguardo, siamo avvinghiate sulla pista da ballo e continuo a strusciarmi contro di lei che mi permette di farle qualsiasi cosa.
Anche scendere con la mano lentamente lungo il petto, superando il seno coperto dalla felpa e giù per la pancia piatta "Non cederò, Bionda, non sei il mio tipo"
Scoppio a ridere e appoggio le labbra sul suo orecchio per sussurrarle "E chi ti dice che tu sia il mio?"
Mi blocca il polso e mi volta, costringendo a ridarle la schiena, le sue mani non sono più sui fianchi ma una sale fino ad afferrare il seno con decisione. Gemo sia di dolore che di piacere. "Tu" L'altra scende, alza appena il vestito che adesso mi sembra davvero troppo corto e mi sfiora gli slip letteralmente fradici a causa sua "Praticamente tutto di te" la confusione, la musica alta, questo locale è pieno di gente disinteressata e questo le permette di fare qualsiasi cosa senza essere vista. Anche passare il dito sopra la stoffa bagnata più e più volte facendomi cadere in uno stato di agonia. Il mio respiro accelera e le gambe tremano "Sei mia" sono sua "Potrei facilmente farti venire su questa pista da ballo in mezzo a questo branco di imbecilli" eccome se potrebbe!
"Non dici così a una persona che non è il tuo tipo" rido appena appoggiando la schiena sul suo seno per stringermi più a lei mentre le sue mani fanno un lavoro magnifico. Al sentire la mia frase si blocca di colpo, la mano resta nel mio interno coscia ma non accenna più ad alcun movimento "Maledetta stronza bugiarda" L'orgoglio prende per un secondo il sopravvento, spinta da una forza di volontà che non pensavo di avere in questo momento. Vuole davvero giocare a questo gioco? Da dietro infilo prepotentemente la mano nei suoi jeans e scopro quello che in fondo sapevo già. Mi volto di scatto sorridendo maliziosamente "Ma esattamente chi credi di prendere per il culo?! Sei fradicia!"
"Lo ero già da prima" risponde da vera stronza con sufficienza e arroganza.
Rido appena incassando il colpo e poi alzo lo sguardo su di lei "Credo che ci sia solo un modo per scoprirlo"
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Due cuori e una caravana
FanfictionLe avventure di Zulema e Macarena durante la loro convivenza nella caravana. HELLO GUYSSSS!! Una promessa è una promessa e come sapete.. io le mantengo sempre! Sono tornata con questa nuovissima storia frutto della mia fervida immaginazione! Io...