Capitolo 22.

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JUSTIN P.O.V.

Devo dirle la verità una volta per tutte. Non posso rimandare ancora.

Io:"Ti dirò tutto" dico sospirando.

Io:"Tutto cominciò da una serata come tutte le altre. Quella sera litigai con mio padre. Fu una litigata come tutte le altre ma con la differenza che ci prendemmo quasi a botte. Quando mi diede un pugno scappai di casa perché non riuscivo a controllare la rabbia che avevo dentro di me" cerco di trattenere le lacrime che minacciano di scendere. "Quella sera, incontrai Marcus che mi portò in un magazzino e mi fece conoscere il resto della sua gang, ovvero Ryan, Josh e Alfredo. Era un vecchio magazzino abbandonato ed isolato. Marcus tirò fuori, dalla tasca dei jeans, una bustina con dentro una sostanza bianca e lì capì subito di che cosa si trattava. Mi disse di provarla e che se mi fosse piaciuta, me ne avrebbe procurata dell'altra."

Honey, comincia ad agitarsi alle mie parole ed io di conseguenza, mi fermo. Lei notandomi, mi fa segno di continuare.

Presi un respiro e continuai.

"Cominciai a drogarmi e diventai uno della sua gang. La sua gang si occupava di vendere droga ed io fui uno dei migliori in quel mestiere. Continuammo così finchè, un giorno decidemmo di smettere tutti quanti e quindi, di disintossicarci. Ci volle molto ma ci riuscimmo. Una volta usciti dal giro della droga, ci  promettemmo di non toccare ancora alcun tipo di droga. Decidemmo di continuare a fare affari ed è quello che stiamo facendo ancora adesso"

Honey mi guarda attentamente, assimilando tutte le mie parole.

"I problemi vennero quando conobbi, per mia sfortuna, la gang di Michael e il loro capo era suo padre. Da quel momento, ci furono molti problemi ed io scoprì nuove cose: mio padre era il capo della gang di cui ne facevo parte io e che aveva dei conti in sospeso con il padre di Michael. Non riuscendo a salvare tutti i debiti, il padre di Michael, gli mise una bomba nella macchina di mio padre" mi fermai sentendo le mie guance bagnarsi. "M-mio padre m-morì a causa di quel pezzo di merda" concludo scoppiando a piangere.

Non voglio farmi vedere debole, ma con tutti quei ricordi, sembra di rivivere tutte quelle sensazioni.

HONEY P.O.V.

Mi fa star male vederlo così. Justin è stato sempre un duro e adesso vederlo mentre crolla su se stesso, mi si spezza il cuore.

Io:"Sh, non piangere" dico mentre lo abbraccio.

Dopo un paio di minuti, i suoi singhiozzi cessano del tutto, lui si alza ed io faccio lo stesso.

J:"Scusami per aver fatto questa scenata" dice grattandosi dietro il collo. È imbarazzato, aw.

Io:"Non devi scusarti e lo sai benissimo. Farei di tutto per te" dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

J:"Sei tutto per me" sussurra avvicinandosi al mio viso.

Mi prende il viso con entrambe le mani e lo avvicina fino a far toccare le nostre labbra mentre io gli metto le braccia attorno al collo. Durante il bacio, passa la lingua sul mio labbro inferiore chiedendo l'accesso, che ovviamente non nego e così le nostre lingue cominciarono a scontrarsi inziando una lotta per la dominanza.

Lo avvicino più a me, chiedendo di più e lui sorride durante il bacio. Le sue mani viaggiano su tutto il mio corpo, fino ad arrivare alla mia maglietta. Infila le mani sotto di essa e comincia ad accarezzarmi la schiena mentre io gli tiro leggermenti i capelli.

J:"Piccola, è meglio se non continuiamo perchè poi sarà difficile fermarsi" dice con voce roca sopra alle mie labbra.

Annuisco diventando rossa sulle guancie.

The walk of love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora