Capitolo 30.

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HONEY P.O.V.

*Driin*

Mi sveglio per colpa di quella maledetta sveglia ma al contrario di tutte le altre mattine, oggi sono felice.

Cerco di alzarmi dal letto ma due braccia mi fermano. Justin.

J:"Piccola, dove vai?" Chiede con voce impastata dal sonno.

Io:"Oggi abbiamo scuola e dobbiamo alzarci" dico accarezzandogli la guancia.

J:"Oggi saltiamo, dai" Mi prega facendo la faccia da cucciolo.

Io:"Non farmi la faccia da cucciolo" dico ridendo.

Lui in risposta, mi fa la faccia da cucciolo e sbatte le palpebre.

Io:"Idiota" dico ridendo.

J:"Cos'hai detto?" Dice alzandosi e guardandomi divertito.

Io:"Che sei un idiota!" Dico ridendo.

J:"Ah si? Adesso vedi" dice posizionandosi su di me e cominciando a farmi il solletico.

Io:"J-justin t-ti prego! Ahahah non c-ce la f-faccio" dico buttando la testa indietro mentre rido.

J:"La smetto se dici: Justin è il più sexy e lo amo tanto"

Io:"Okay. Justin è il più sexy e lo amo tanto" dico cercando di calmarmi e respirare.

J:"Rimaniamo a casa?" Chiede rimettendosi sul letto.

Io:"Ormai è già tardi per entrare quindi" dico abbracciandolo.

Rimaniamo lì a parlare del più e del meno per un paio di ore.

Io:"Andiamo giù a pranzare?" Chiedo baciandogli la guancia.

Lui annuisce e si stacca da me per farmi alzare.

Quando mi alzo però, un dolore indescrivibile, mi fa accasciare a terra.

J:"Piccola, che succede?" Chiede allarmato.

Io:"H-ho male lì sotto" dico imbarazzata e allo stesso tempo dolorante.

J:"È normale piccola"

"Camminerai un po' come un pinguino ma non fa nulla" dice ridacchiando.

Io:"Fanculo" dico ridendo.

Con l'aiuto di Justin, ci dirigiamo al piano di sotto per pranzare visto che comunque è quasi mezzogiorno.

Comincio a preparare della semplice pasta al sugo. Appena finisco di cucinare il tutto, ci mettiamo seduti a tavola e mangiamo.

J:"È buonissima, piccola" dice sorridendomi.

Io:"Grazie" dico arrossendo.

Sento un telefono suonare, alzo lo sguardo su Justin e lo vedo che si alza per andare a prendere il telefono.

Io:"Chi è?" Chiedo curiosa.

J:"È Ashley per le ripetizioni" Dice alzando gli occhi al cielo.

"Oggi pomeriggio vado da lei per le ripetizioni" conclude sbuffando.

Quella ragazza è capace di tutto per portarmi via Justin.

Io:"Justin.." Sussurro piano.

J:"Piccola, lo so. Anch'io non vorrei andarci ma se non ci vado, quel pezzo di merda di latino, mi boccia. Amo solo te, amore mio" dice prendendomi il viso con le mani per poi lasciarmi un bacio sulle labbra.

Io annuisco e finiamo di mangiare.

Io:"A che ora devi essere da quella?"

J:"Per le 14.30. Quindi tra due ore e mezza" dice guardando l'orologio.

The walk of love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora