Capitolo 24.

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JUSTIN P.O.V.

Non so chi sia questo che manda messaggi alla mia piccola visto che comunque hanno mandato il messaggio da un numero sconosciuto.

Sono ancora in salotto, con i miei amici a discutere di questa cosa e invece Honey e Rosie sono di sopra.

Io:"Se becco quel coglione, giuro che lo ammazzo" dico tirando un pugno contro un mobile.

R:"Non so come fare per rintracciarlo" dice tirandosi i capelli.

Io:"Devo pensare a chi potrebbe essere. Non la passerà liscia"

Io:"Nessuno può mettersi contro Justin Bieber. Tanto meno fare così per arrivare alla mia ragazza!" Concludo.

Sento qualcuno scendere le scale, mi giro e vedo Honey che mi guarda intimorita.

HONEY P.O.V.

Io:"Rosie, ormai siamo chiuse in camera da una buona oretta. Scendo giù a prendere qualcosa da mangiare" dico sbuffando.

Rosie annuisce mentre cerca qualcosa in televisione.

Scendo le scale e il mio sguardo è subito catturato da un mobile ammaccato e le mani di Justin che sanguinano.

Senzarci troppo vado da lui e gli afferro le mani.

Io:"Justin, calmati" dico accarezzandogli la guancia e al mio tocco, sembra rilassarsi.

J:"Piccola, ho paura che qualcuno ti faccia del male" dice abbracciandomi.

Io:"Finchè sarai al mio fianco, nessuno mi farà del male" sussurro al suo orecchio.

Veniamo interrotti dal mio telefono che squilla.

Mi stacco dall'abbraccio di Justin con malavoglia e vado a prendere il telefono.

Mittente: Sconosciuto.

Alzo lo sguardo e incontro quello di Justin che mi guarda preoccupato.

Io:"Sc-sconosciuto" sussurro piano ma Justin evidentemente mi riesce a sentire visto che si avvicina a me.

R:"Honey, metti il vivavoce" dice Ryan.

Annuisco mentre accetto la chiamata.

*p-pronto?*

*Hei dolcezza, hai ricevuto il messaggio?* dice una voce che ho già sentito prima d'ora.

*S-si ma c-chi s-sei?*

*Ma come, non mi riconosci bambolina?*

*N-no*

Justin si avvicina a me e prende il telefono per poi parlarci lui.

*Hemmings, non sai contro chi ti stai mettendo. Cerca ancora Honey e non esiterò a spararti una pallottola in testa, intesi?"

*Bieber, non ho paura di uno come te. Vieni al capannone, stasera alle 10"

E stacca la chiamata.

Ecco chi è stato ad inviarmi quel messaggio e a farmi quella chiamata. Luke.

I miei pensieri vengono interrotti da un rumore. Mi giro e vedo il tavolino di vetro rotto in mille pezzi. Justin.

A:"Bro, calmati. Finirai per spaccare casa" dice allarmato.

J:"Non mi calmo per niente. Quel bastardo di Hemmings, non sa contro chi si è messo. La pagherà molto cara" dice tirandosi le punte dei capelli.

M:"Justin, adesso calmati. Gliela faremo pagare poi, adesso però calmati un attimo" dice Marcus.

J:"Come puoi dirmi di calmarmi? Basta, fanculo. Me ne vado!" dice prendendo le chiavi della macchina e andandosene sbattendo la porta.

The walk of love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora