Sequel 3.

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HONEY P.O.V.

Alzo lo sguardo e lo vedo dopo mesi.

I nostri sguardi si incontrano per la prima volta dopo tanto tempo.

J:"Honey.." sussurra.

M:"Come scusa?" Chiede non avendo capito.

J:"Emh, no nulla. Ditemi" Distoglie lo sguardo da me.

M:"Due milkshake, grazie" dice squadrandolo.

Justin finisce di scrivere le ordinazioni per poi avviarsi al bancone.

È cambiato così tanto.

Il suo ciuffo adesso, è più lungo e ha degli accenni di barba. Le sue braccia sono piene di tatuaggi.

M:"Piccola, tutto bene?" Chiede preoccupato.

Io:"Emh.. si. Vado un attimo in bagno" dico alzandomi senza aspettare una sua risposta.

Mi avvio in bagno sotto lo sguardo di Justin.

Appena entro, scoppio a piangere.

Sono passati due anni anche se per me erano eternità. Mi è mancata troppo la sua voce, il suo profumo.

Mi è mancato lui.

Scivolo contro il muro, finendo a terra rannicchiata su me stessa piangendo.

Sento una presenza davanti a me, apro gli occhi e mi ritrovo Justin davanti a me che mi asciuga le lacrime.

J:"Honey.." sussurra.

Io non dico nulla, è come se le parole mi fossero fermate nella gola.

Justin mi tira su e mi guarda.

Il suo sguardo era pieno di stupore.

Io:"C-cosa ci f-fai qui?" Sussurro.

J:"Abito qui e questo è diventato il mio lavoro. Tu?"

Io:"In vacanza" dico asciugandomi le lacrime.

J:"Mi dispiace così tanto averti lasciata" dice abbracciandomi.

Io lo sposto per poi allontanarmi.

Io:"Perché l'hai fatto? Perché mi hai abbandonata?!" Chiedo guardandolo negli occhi.

J:"Tutto quello che stava succedendo.. Le gang rivali contro la mia, io che non riuscivo a proteggere, tu che rischiavi di morire per colpa mia.." sospira "Non potevo farti ancora del male" alza lo sguardo incrociando i miei occhi.

Abbasso lo sguardo non riuscendo a reggere il suo.

Mi ha fatto sempre questo effetto e nonostante siano passati tutti questi mesi senza di lui, quest'effetto rimane.

J:"Mi sei mancata così tanto" dice abbracciandomi di scatto.

Mi allontano per l'ennesima volta sotto al suo sguardo confuso.

Io:"Sono cambiate tante cose da quando te ne sei andato, Justin" dico ritornando da Mike.

M:"Tutto apposto?" Chiede appena arrivo da lui.

Io:"Si certo. Possiamo andare a casa? Sono stanca" dico guardando Justin mentre usciva dal bagno con lo sguardo fisso su di me.

M:"Certo piccola" dice alzandosi.

Guardo un'ultima volta Justin che mi mima un "Ti amo" e vado via con Mike.

Mike intreccia la mia mano con la sua per poi sorridermi.

Mi sento così in colpa..

Guardo Mike che mi da un bacio sulle labbra ed io continuo a pensare a lui.

Al suo sguardo mentre mi guardava.

Al suo profumo.

Alla sua voce.

Devo dimenticarlo.

JUSTIN P.O.V.

"Sono cambiate molte cose da quando te ne sei andato"

Questa frase continua a girarmi in testa.

P:"Justin, ci sei?" Chiede Paul sventolando una mano davanti ai miei occhi.

Io:"Emh.. si si"

Paul mi guarda confuso aspettando che dicessi qualcosa.

Io:"Senti, non mi sento molto bene. Non è che mi potresti coprire? Devo fare una cosa" dico pregandolo con gli occhi.

"Leccaculo"

"Oh ma sei ancora qui?!"

"Sono e sarò sempre con te"

"Questa è la fortuna della vita.. Che culo.."

P:"Va bene" dice finendo di pulire il bancone.

Io:"Grazie bro" dico dandogli una pacca sulla spalla.

P:"Justin?" Mi chiama.

Io:"Dimmi?"

P:"Riconquistala. Quello mi sta antipatico"

io:"Puoi contarci!" Dico ridacchiando per poi uscire dal locale.

Prendo la macchina e mi avvio dal fiorista.

Io:"Salve, vorrei quel mazzo di rose" dico alla commessa.

X:"Ecco a lei" dice sorridendomi.

Prendo il mazzo di rose e vado verso la macchina.

Prima di salire, prendo il pacchetto di sigarette dalla mia tasca, ne sfilo una e l'accendo.

Fumare è l'unico modo che ho per rilassarmi.

Quando fumo dimentico tutti i problemi, tutto.

Ma lei non la dimenticherò mai e poi mai.

È cambiata così tanto. Sia il corpo che il carattere.

Mike non sa con chi si mette contro. Lei è mia e basta.

Appena finisco la sigaretta entro nella macchina e mi dirigo a casa di lei e dei ragazzi.

L'indirizzo ce l'ho grazie a vecchie conoscenze quà a Los Angeles. D'altronde sono Justin Bieber, il più temuto di tutta Stratford.

In una ventina di minuti riesco a trovare casa sua.

"Dai Justin. Ce la puoi fare" ripeto a me stesso.

Esco dalla macchina e mi diro verso casa sua.

Suono il campanello e....

#SPAZIO AUTRICE.

Ciao bellissime.❤

Sto cercando di aggiornare il prima possibile quindi amatemi.

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Alla prossima, bacii❤❤

The walk of love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora