Capitolo 28.

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HONEY P.O.V.

Cosa?!

Io:"N-no. Mamma, non voglio trasferirmi"

M:"Avanti Honey! A Los Angeles potrai continuare gli studi e fare nuove amicizie!" Continua mia madre con fare speranzoso.

Io:"Il punto è che io voglio rimanere quì. Ho tutti i miei amici e ho Justin! In Canada, c'è tutta la mia vita e non voglio andarmene via" sbotto incazzata.

P:"Con i tuoi amici e Justin potrete sentirvi al telefono!" fa una pausa "Niente storie, domani pomeriggio partiamo" conclude mio padre.

Io:"Non potete rovinarmi la vita così!" sbotto con le lacrime agli occhi.

M:"Honey, a Los Angeles, ti divertirai, ne sono sicura" dice mia madre cercando di confortarmi.

Io:"Divertirmi? Spero che tu stia scherzando"

P:"Basta, sali su e prepara la valigia" mi ordina incazzato. Quella incazza dovrei essere io, fanculo.

Io:"Vi odio!" dico piangendo mentre salgo le scale.

Entro in camera mia sbattendo la porta alle mie spalle e dirigendomi sul letto.

Non voglio andarmene. Non voglio lasciare tutti e tutto. Non voglio e non posso.

Decido di chiamare Justin per dargli la brutta notizia. Vado sulla rubrica e clicco sull'icona di Justin. Dopo due squilli risponde.

*Hei principessa*

*J-Justin..*

*Che succede?*

*P-potresti venire d-da me? Ti prego*

*Cinque minuti sono lì. Arrivo*

*Justin, aspetta. D-dovresti passare dalla finestra della mia camera*

*Okay, a tra poco piccola. Ti amo*

*T-ti amo anch'io*

E stacco la chiamata.

Come la prenderà Justin? Gli sto facendo solo del male. Lo faccio soffrire. Non posso assolutamente andare a Los Angeles. Come farò con Justin? Con Rosie? Li perderò, ne sono sicura.

Scoppio a piangere un'altra volta per colpa di tutto questo casino.

Dopo circa cinque minuti, sento bussare dalla mia finestra. Mi alzo e vado ad aprire a Justin. Come entra in camera mia, mi fiondo tra le sue braccia piangendo ancora più forte.

J:"Ci sono quà io, sh piccola" dice cullandomi tra le sue braccia mentre di bacia i capelli.

Io:"Ci sarai ancora per poco.." sussurro piano in modo da non farmi sentire da lui ma purtroppo mi sente e si stacca dall'abbraccio.

J:"In che senso?" chiede con uno sguardo alquanto confuso.

Prendo un bel respiro e cerco di calmarmi.

Io:"I miei hanno trovato lavoro a Los Angeles e mi hanno detto che ci trasferiamo" dico tutto ad un fiato.

J:"C-cosa?!" dice quasi urlando.

Io:"Sh, ci sono i miei di sotto!"

J:"Nono, tu non puoi andartene via. Come farei senza di te? Non puoi. Io ti amo. Sei la mia vita e senza di te non sono niente" dice passandosi la mano tra i capelli mentre va avanti e indietro per la camera.

Io:"Gliel'ho detto. Gli ho detto pure che quì ho tutta la mia vita" dico singhiozzando.

J:"Ci vado a parlare io" dice aprendo la porta e prima che potessi ribattere, lui è già al piano di sotto.

The walk of love (Justin Bieber)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora