13

80 4 6
                                    

[Qualche mese dopo...]

Parigi.

«allez Momo!» (andiamo momo) lo richiamai mentre con il mio trolley lo attendevo davanti all'uscita del nostro appartamento
«j'arrive bébé! » (arrivo amore) risponde lui dalla nostra camera da letto
«Au lieu de penser à tes cheveux, tu devrais te dépêcher ou on va rater l'avion» (invece di pensare ai tuoi capelli sbrigati o perdiamo l'aereo) dico appena esce dalla stanza, lui sorride dolcemente e si avvicinò a me
«tu es jalouse de mes cheveux, non? » (sei gelosa dei miei capelli?) rise mentre apriva la porta d'ingresso
«ouais, ouais. » scossi la testa ridendo e uscendo accompagnata dalle valigie che mi vennero prontamente prese dal mio fidazato

«bébé! » lo guardo
«quoi? Je veux juste t'aider » (cosa ? Voglio solo darti una mano) alza le spalle lui mentre io richiudevo la porta e lo raggiungevo verso la mercedes nera.

Ci accomodammo all'interno e presi un grande respiro mentre lui metteva in moto l'auto.
«Tu veux vraiment y aller ? » (sei sicura di voler andare?) annuisco 
« oui, pour que tu rencontres ma famille et mon fils. » (si, così potrai conoscere la mia famiglia e mio figlio) lui ingranò la marcia e iniziò il viaggio verso l'aeroporto parigino
«Si il est comme ta fille, je ne sais pas comment ça pourrait se passer » (se è come tua figlia, non so come va a finire) commentò , alzo gli occhi al tettuccio grigio dell'auto
«Moha, c'est aussi ta faute si tu te disputes tout le temps, tu pourrais être plus patient ? » (moha è anche colpa tua se litigate sempre, non potresti essere più paziente?) lo guardo, lui rimane in silenzio e continuo

«chérie, tu savais qu'il ne pouvait pas bien prendre cette relation, elle aime son père et elle se sent mal » (amore, lo sapevi che non avrebbe mai potuto prendere bene questa relazione, è suo padre e ci sta male) alzo le spalle «pourquoi ne lui a-t-il rien dit ? » (perché a lui non ha detto niente?) alza un sopracciglio, mentre lentamente l'auto inizia ad aumentare di velocità superando una vettura fin troppo lenta «Qu'est-ce que tu en sais ? » (e tu che ne sai?) rispondo ignorando ciò che accadeva attorno a me 

L'algerino sospirò
«je ne veux pas me disputer aujourd'hui, c'est un jour important pour nous. » (non voglio litigare oggi, è una giornata importante per entrambi) sorride
dolcemente
«j'sais bébé, j'sais. » (lo so) rispondo accarezzandogli i lunghi capelli mossi. 

[...]

« è necessario che venga anche lui?» sbuffa Martina appena arriviamo in aeroporto, la guardo e comprendo il suo fastidio
«stiamo insieme da un po' ormai, penso che sia anche giusto che conosca almeno Emiliano»
«così lo ammazza direttamente, mi piace questo piano!»
«Martina»

Lei non risponde e torna ad ignorarmi
«ti chiedo solo una cosa, così come l'ho chiesta a Mohamed, non litigare. Almeno per questa volta»
«vedo cosa posso fare» risponde per poi raggiungere nuovamente Mihaja e Walid che si sono offerti gentimente di accompagnarci.

Mihaja si avvicina a me
«que lui as-tu dit ? Elle est très énervée » (cosa le hai detto? È incazzata)
« je n'ai rien dit, elle n'est pas heureux parce que Moha viens avec nous » (non le ho detto niente, non è contenta che Moha venga con noi)
« elle a raison, c'est ta famille » (ha ragione, è la tua famiglia)
« donc ? Moi et Momo  sommes ensemble depuis longtemps, je pense qu’il est juste de le faire venir  » (quindi ? Io e Momo stiamo insieme da molto, penso sia giusto farlo venire)
« comme tu veux, il est tôt pour moi » (come vuoi, per me è presto)
Scuoto la testa e raggiungo il mio fidanzato

«Je pense qu’elle n’aime pas ça » (penso che non sia contenta) posa le mani sui miei fianchi guardandomi con i suoi grandi occhi scuri
«ne t'inquiète pas » (non ti preoccupare)
«  Vraiment si c’est un problème, je viendrai une autre fois » (veramente, se è un problema verrò un'altra volta)
Sbuffo
« c'est pas toi le problème, tu peux venir tranquillement » (non sei tu il problema, puoi venire tranquillamente) sorrido dolcemente
« tu es sûre ?  » (sicura?)
« certainement » (certo)
Posa velocemente un bacio sulle mie labbra.

Dopo qualche altro minuto di attesa ci avviamo per fare il check in.

[...]

«bienvenue à Milan !  » sorrido appena usciamo dall'aeroporto
«che gioia» commenta con finto entusiasmo Martina
«puoi tranquillamente tornare a Parigi o dov'altro desideri» alzo le spalle
«e perdermi la sua morte? Anche no»
«smettila, o l'unica morta sarai te» la guardo in modo truce
«ho quasi paura» commenta prendendomi in giro

Scuoto la testa e inizio a cercare qualche volto familiare, fin quando non vedo mio fratello.
Lo raggiungamo e mi butto fra le sue braccia
«mi sei mancato» sussurro
«anche tu» risponde accarezzandomi.

Abbraccia anche Martina e si sofferma su Mohamed
«quindi è lui?» mi chiede, annuisco
Emiliano gli porge la mano sorridendo cordialmente
«spero tu non sia la stessa testa di cazzo che è il padre dei miei nipoti» sorride stringendola

Mohamed mi guarda in cerca di traduzione, scuoto la testa, non è ancora il momento di parlare del passato








Ebbene si, abbiamo un nuovo entrato, che ne pensate? Il video è semplicemente per presentarlo :)
Non so se c'è gente che già lo conosceva, ma comunque non prenderò in considerazione le accuse mosse nei suoi confronti, nonostante so che siano gravi. Il personaggio non avrà nulla a che vedere.

Nemesi|| Marracash Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora