Fabio
«le hai parlato?» domando improvvisamente a Cosimo mentre quest'ultimo sta scrivendo qualcosa sulle note del suo cellulare. Il guercio alza lo sguardo analizzando attentamente ogni mia espressione e successivamente spegne il cellulare.
«sì, le ho parlato, visto che ti interessa così tanto. D'altronde eravamo a pranzo assieme, non potevo fare altrimenti» risponde, sbuffo e alzo lo sguardo al soffitto scuro della stanza
«non intendevo questo - rispondo riportando lo sguardo su di lui - intendevo...le hai parlato della nostra situazione? Che ti ha detto?» domando, Cosimo sospira e si sporge verso di me «vedi, Fabio, lei sarebbe disposta a tutto per te. Ma tu? Ti sei mai reso realmente conto di quanto bene tu le abbia fatto?» domanda.Rimango interdetto, cosa voleva dire con questa frase?
«non capisco cosa vuoi dire» rispondo alzando un sopracciglio
«Fabio, tu adesso sei nel pieno della tua ossessione verso di lei, la vorresti nuovamente indietro, e se davvero lei tornasse? Cosa faresti? Ci torneresti insieme e molleresti l'altra dicendole semplicemente che ami più la tua ex che lei con cui l'hai tradita? Non sei abbastanza credibile nonostante, magari, sia la verità.» dice, io lo guardo senza saper esattamente cosa replicare. «non sono ossessionato - rispondo - semplicemente desidero tornare ad essere felice. E certo che le ho fatto del bene!»Cosimo fa una piccola risata ironica e torna ad appoggiarsi al divano
«del bene? Sono state più le volte che avete discusso per la tua assurda gelosia che le volte in cui siete usciti per andare al cinema o a cena fuori, semplicemente perché tu non volevi avesse contatti con i suoi amici in Francia, ti rendi conto? Ci è cresciuta con quella gente, sono amici da anni e non puoi interrompere un'amicizia del genere. È come se lei ti avesse chiesto di non avere più rapporti con me perché so troppi fatti tuoi» alza le spalle
«sono due discorsi totalmente opposti» mi oppongo
«sarà, ma è così. In questi anni siete diventati l'uno la nemesi dell'altra.»«la mia nemesi?» domando sorpreso
«non fate altro che cercavi, darvi contro, tornare assieme, separarvi nuovamente per una cazzata. Anche se, l'ultima volta, non era nessuna cazzata. Aveva semplicemente bisogno di supporto e avresti potuto raggiungerla a Parigi quando te lo chiedeva. Adesso non lamentarti se la vedi con un altro, che sia felice o meno è andata avanti. Esattamente come te. Ed ora torna a lavoro dai» conclude riaccendendo il suo cellulare e ritornando a scrivere.Io non riuscivo a concentrarmi. Le sue parole continuavano a passarmi da una parte all'altra della testa, siamo davvero le nostre nemesi? O semplicemente è un'apparenza? Forse Cosimo aveva ragione in questi anni le ho fatto davvero del male, ma se potessi sistemare tutto per un'ultima volta, provare davvero a mettere la testa a posto per lei e nostro figlio ed essere finalmente felici?
«devo andare» esordisco alzandomi «dove vai?«mi chiede guardandomi sorpreso
«vado da Sofiane» rispondo aprendo la porta per poi chiuderla velocemente alle mie spalle senza sentire la risposta del guercio che mi aveva urlato qualcosa. A passo svelto mi dirigo verso la mia Tesla, apro la portiera ed entro nella mai auto, la metto in moto e parto verso casa di lei.
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