Capitolo VIII

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Max odiava essere trattata come una ragazzina troppo piccola per comprendere il mondo circostante. Era sempre trattata con condiscendenza dagli adulti, che preferivano dare più credito a Tara anche se la sorella era più grande di lei solo di un anno.

Nessuno riusciva a capire quanto quell'atteggiamento che le persone le riservavano fosse umiliante e svilente. Nessuno tranne Rafe Cameron.

Ricco, bello e soprattutto il fidanzato da sogno di sua sorella Tara. Si erano conosciuti durante le scuole medie e avevano iniziato a frequentarsi durante il liceo. Erano stati anche eletti re e reginetta del ballo. I loro genitori vedevano un futuro roseo per loro due.
Andare al college insieme, laurearsi e mettere su famiglia. Ma col tempo quella illusione di vita perfetta aveva iniziato a stare stretta al ragazzo.

Durante una festa a casa Wether, Max aveva preferito rimanere chiusa a chiave in camera sua. Non aveva molta voglia di stare in mezzo alla gente quella sera. Le due sorelle non potevano essere più diverse, Tara era sempre circondata da amici e Max era riuscita solo per un colpo di fortuna ad entrare in un gruppetto formato da altre cinque persone, le uniche con cui la ragazza si era trovata bene in tutta la sua vita.

Sentì bussare alla porta e andò ad aprire ritrovandosi a fissare il viso stanco di Rafe.

«Posso?»

La ragazza si spostò di lato e lo fece entrare. Chiuse la porta e gli chiese «Come mai qui?»

«Non posso salutare la mia confidente preferita?» chiese sventolando due bottiglie di birra.

Da quando Rafe aveva iniziato a frequentare Tara aveva iniziato a trascorrere molto tempo in casa Wether e si era ritrovato spesso a parlare con Max. Erano diventati amici, si confidavano tra di loro consapevoli che il mondo non avrebbe preso sul serio i loro problemi.

Max prese una birra dalle mani di Rafe e gli fece cenno di continuare «Mi dica pure»

Il sorriso sulla faccia del ragazzo scomparve e si accasciò sul letto «Non so cosa farne della mia vita»

«Benvenuto nel club»

«Sì, ma tu hai un anno intero per pensare al college. Io ho solo sette mesi»

«Non dovevi andare a Los Angeles con Tara?» chiese la ragazza prima di venire investita da una consapevolezza nuova «Ti hanno accettato a New York?»

Il suo amico annuì. Nell'ultimo periodo Rafe aveva cambiato idea sul suo futuro e aveva mandato di nascosto altre candidature e a quanto pareva una di quelle era andata a buon fine «Mi è arrivata la lettera di ammissione stamattina, mi daranno anche una borsa di studio»

«È meraviglioso, Rafe. Come l'ha presa Tara?»

Il silenzio che le arrivò come risposta fu abbastanza esaustivo «Non glielo hai detto» disse sedendosi accanto a lui sul letto.

«No, non l'ho fatto. Quando ho aperto la lettera non so perché ma mi sei venuta in mente tu» disse guardandola dritto negli occhi «Volevo che fossi la prima a saperlo»

Passò lo sguardo dagli occhi scuri e profondi della ragazza alle sue labbra rosate e senza pensarci si avvicinò a lei lasciandole un dolce bacio a stampo.

Max lo guardò sgomenta, ma Rafe aspettava quel momento da più tempo di quanto lui stesso immaginasse e si fiondò nuovamente sulle labbra della ragazza che questa volta ricambiò il bacio.

Dopo quella festa, avevano deciso entrambi di non farne parola con nessuno e Max si era fatta vedere poco e nulla dal ragazzo di sua sorella. Perché Rafe era il fidanzato di sua sorella, doveva ripeterselo come un mantra. Ma ogni volta che lo vedeva il suo cuore iniziava a battere più velocemente del normale e ogni volta che lo vedeva in compagnia di Tara la rabbia cresceva dentro di lei.

Play with fire || Rafe Cameron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora