Si trovavano sul portico della villetta dei Carrera. Sarah, John B e Pope li avevano raggiunti immediatamente subito dopo aver ricevuto il messaggio.
«Credo di aver capito perché il nostro assassino ce l'ha con Max» iniziò JJ con fare esagitato mentre faceva avanti e indietro davanti agli occhi preoccupati dei suoi amici.
I tre ragazzi girarono lo sguardo su Kiara e lei alzò le spalle facendo una smorfia «Fa così da quando siamo arrivati a casa»
«Già e sapete che cosa abbiamo visto noi due?» disse indicando con il dito se stesso e la sua amica «La polizia ha trovato il corpo di Kelce in un motel»
«Cosa?» chiesero all'unisono i tre ragazzi ancora ignari di dove volesse andare a parare il biondino.
«Due omicidi e ha provato a fare lo stesso anche con Max e Rafe. Ora, cosa hanno in comune loro quattro?»
John B si scambiò uno sguardo confuso con Pope e Sarah «Abbiamo già avuto questa discussione, hanno perso qualcuno nell'incidente»
«Din din din, abbiamo un vincitore!» esclamò JJ.
«Va bene, ma perché ucciderli?» chiese John B.
Kiara finalmente prese parola e disse «Crediamo che chi sta commettendo questi delitti sia la stessa persona che ha appiccato l'incendio»
«Ma davvero? È letteralmente la stessa conversazione che abbiamo avuto giorni fa» disse Pope innervosito da questa situazione.
«Calma, tigre. John B non raggiunge la sufficienza in tre materie diverse, bisogna ripeterle spesso le cose» scherzò JJ.
«Ma che senso avrebbe ucciderli?» domandò di nuovo Sarah dando manforte al suo fidanzato e ignorando la battuta del biondo.
«Non ne sono totalmente certo, ma credo che c'entri Katy» spiegò JJ «Abbiamo trovato molte fotografie che ritraevano diversi studenti della nostra scuola, tra cui noi e aveva già appurato che non era colpa della preside Meyers, la struttura era a norma»
«Quindi potrebbe essere che l'assassino abbia scoperto dell'indagine di Katy e abbia deciso che era un rischio troppo grande» continuò Kiara «Insomma, Katy Davis era motivata dall'omicidio di sua madre, cosa avrebbe impedito a Max e Kelce di unirsi a lei?»
«E che mi dite di William e Alexandra?» chiese John B cercando di stare al passo con i due amici «Sospettati o potenziali vittime?»
«Will vive a San Francisco e Alex si è trasferita in Nebraska, abbiamo controllato i loro profili social. Spero per loro che non mettano più piede in questa città»
«Sospettiamo che Katy fosse parecchio vicina a trovare il colpevole, forse addirittura lo sapeva già, per questo è stata uccisa» continuò JJ.
«Quindi cosa suggerite di fare?» chiese Pope dando voce al pensiero di Sarah e John B.
«Fare quello che ha fatto Katy» disse Kiara alzando le spalle con nonchalance.
«Farsi uccidere?» domandò sarcasticamente Sarah.
«Farò finta di non averti trovato divertente» la prese in giro JJ, battendole il cinque di nascosto «Ma no. Indagheremo sull'incendio. Se scopriamo chi ha appiccato il fuoco...»
«Scopriremo chi è l'assassino» finì la frase Kiara.
Max si stava finalmente iniziando a riprendere dall'aggressione subita, tanto che i medici le avevano dato il permesso di andare a trovare Rafe durante gli orari di visita. L'unica condizione era che venisse seguita costantemente dalla polizia.
Quella mattina aveva incontrato Topper al capezzale del suo amico. Portava una maglia a maniche lunghe e Max si ritrovò ad invidiare il ragazzo. Le temperature erano scese nell'ultimo periodo, ma lei non poteva mettere niente di troppo pesante per via delle ferite che le aveva procurato l'assassino che terrorizzava la città.
«Come stai, Topper?»
Il ragazzo si girò a guardarla, sorpreso di vederla in piedi.
«Stai migliorando» constatò «E non ti lasciano da sola nemmeno per sbaglio»
Max si girò verso la porta, facendo un cenno di saluto ai due poliziotti che la sorvegliavano.
«Che posso dire? È dura essere famosi. Solo autografi e pezzi del mio corpo» disse indicando le garze che coprivano i tagli profondi.
«Mi fa piacere che tu non abbia perso il tuo umorismo»
Il ragazzo tirò su col naso e si asciugò una lacrima «Quale mostro può fare una cosa simile?» chiese indicando il corpo del suo migliore amico attaccato ad un respiratore.
«Katy e Kelce non meritavano quella fine e neanche Rafe la merita. È come se questo individuo volesse punirci per i nostri peccati. Certe persone non meritano di vivere, ma forse non hanno il coraggio di togliersi di mezzo e preferiscono ferire gli altri»
Max ripensò a lungo a quella conversazione e arrivò alla conclusione che Topper avesse ragione. Forse non tutti meritavano di vivere. Lei non meritava di vivere dopo quello che aveva fatto.
Se le ferite fisiche stavano guarendo, la ferita psicologica era ancora aperta e sanguinante. La notte faticava a prendere sonno e quando finalmente riusciva ad addormentarsi faceva degli incubi orribili. Il suo inconscio le faceva rivivere ogni notte l'aggressione che aveva subito come una lenta agonia. Come se fosse morta e finita all'inferno dove ripetevano all'infinito il filmato della sua quasi morte. E sentiva di meritarselo.
La porta si aprì e vide il viso allegro di JJ fare capolino nella stanza.
«Come ti senti?»
«Molto meglio ora che sei qui, JJ»
Il ragazzo sorrise imbarazzato. Non importava che lei non provasse lo stesso per lui, solo con la sua presenza era in grado di farlo sentire importante e indispensabile.
«Stiamo andando avanti con il caso, volevo tenerti aggiornata»
Max lo fermò subito «Per una volta non vorrei sentire parlare di questo. Ti va se guardiamo un film?» chiese indicando il televisore appeso alla parete.
JJ annuì e fece per sistemare la sedia rivolgendola verso la TV, ma Max gli fece cenno di sdraiarsi accanto a lei sul letto.
«Sei sicura?» aveva paura che le avrebbe fatto male se non fosse stato attento.
«Non sono di porcellana. Dai su, prima che cambi idea»
Il suo amico biondo non se lo fece ripetere e si accomodò accanto a lei. Max accese la televisione e appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo.
Fecero partire il film, ma nessuno dei due sembrava interessato.
«Ti ho mentito, JJ» sussurrò Max «Ho mentito anche a Tara e ai ragazzi. Ho mentito a tutti»
Il biondo rimase in silenzio e la ragazza continuò «Ho detto a Tara che non c'era nulla tra me e Rafe e lei è morta. Ti ho detto che non provavo nulla e ti ho ferito. Ma come potevo stare con te dopo quello che avevo fatto? Ti meriti qualcuno che abbia solo te in testa e quella persona non sono io»
«È il passato, Max. Il mondo non ha smesso di girare neanche per un secondo e la vita non è fatta solo di errori»
«E se io non la meritassi proprio la vita?»
Dopo un po' di tempo, JJ si accorse che la ragazza si era addormentata sulla sua spalla, senza sapere che era la prima volta dopo tanto tempo che il suo sonno non era popolato da incubi.
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Play with fire || Rafe Cameron
ФанфикL'intera cittadina di Kildare viene scossa da un terribile incendio che ha ucciso ben cinque persone. Per Maxine Wether, che ha perso in questo modo la sorella Tara, quell'incendio non sembra avere nulla di accidentale. Le cose inizieranno a farsi...