Rafe quel giorno non aveva voglia di fare nulla, anche se aveva innumerevoli cose da risolvere. Doveva scegliere il college e anche se lui voleva andare a New York sentiva fosse giusto parlarne prima con Tara e liberarla dalla sua presenza ingombrante nella sua vita.
Aveva provato a lasciarla tante volte in quei mesi, ma per un motivo o per un altro non riusciva mai a dirle quello che pensava sul serio.
Era un sabato mattina quindi si era potuto permettere di rimanere a letto più tempo del solito e non si sarebbe mosso di lì se non avesse sentito un rumore fuori dalla finestra.
Andò a controllare e si ritrovò a fissare il viso di Max.
«Che ci fai qui?» chiese aiutandola ad entrare in camera sua.
«Mi mancavi»
Rafe non riuscì a trattenere un sorriso e le lasciò un bacio a stampo sulle labbra rovinate dal freddo. Sapevano entrambi di stare facendo qualcosa di sbagliato e per Max doveva essere stato ancora più difficile andare di sua spontanea volontà dal ragazzo. In genere era sempre lui ad invitarla.
«Forza, cos'è successo?»
Rafe sapeva ci fosse qualcosa che non andava nella ragazza, per lui era come un libro aperto. Infatti, Max sbuffò e si sedette sul letto.
«Credo che dovremmo chiuderla qui» disse sottovoce, ma Rafe riuscì a sentirla comunque.
«Ma prima hai detto-»
«Esatto, Rafe» alzò lo sguardo facendo incatenare i loro occhi «Non è normale sentire la mancanza del fidanzato di mia sorella»
«Sai già che sto provando a lasciarla. Entro settimana prossima devo iscrivermi al college, devo dirglielo per forza che non andrò con lei. Sono solo due giorni»
«Sì e dopo cosa succederà?» chiese Max mettendosi in piedi «Quanto bisognerà aspettare finché agli occhi degli altri non sembrerà più strano che stiamo insieme? Dopo quanto Tara si accorgerà di quello che abbiamo fatto?»
Rafe si appoggiò al muro accanto alla finestra e un sospiro lasciò le sue labbra.
«Se ti interessava così tanto il parere degli altri, perché queste domande non te le sei fatte prima?»
«Certo, la cattiva adesso sono io»
«Ti scopi il ragazzo di tua sorella. Sì, la cattiva sei tu»
Restarono a fissarsi con sguardo di sfida per alcuni secondi, poi Max ruppe il contatto con gli occhi acquosi di Rafe.
«C'è un altro?» chiese guardandosi i piedi per evitare di vedere ancora il viso della ragazza e per impedirle di vedere la gelosia crescere dentro di lui.
«Perché mi fai questa domanda?»
«Perché ti conosco» affermò guardandola finalmente in faccia «Meglio di quanto pensi e non è solo per Tara. Quindi ti rifaccio la domanda: c'è un altro?»
«Hai una bella faccia tosta! Tu fai questi discorsi a me?»
Rafe alzò le mani in segno di resa «Non ti direi nulla. Finalmente un ragazzo con cui puoi farti vedere in giro, sono contento per te. Ma lo vorrei sapere se la ragazza per cui sto abbandonando il futuro a cui ero abituato a pensare non mi vuole più»
Max abbassò lo sguardo «Ho baciato JJ l'altra sera»
Rafe fece un gesto sarcastico con la mano, come se sapesse già quale nome sarebbe uscito dalla bocca della ragazza.
«JJ, era ovvio. Siete sempre appiccicati voi due»
«Il problema è che non ho sentito niente. Non fraintendermi, volevo baciarlo, ma nella mia mente c'eri solo tu. E questo non va bene, Rafe»
La gelosia che aveva investito ogni parte del suo corpo scemò nello stesso istante in cui sentì Max pronunciare quelle parole. Si avvicinò a lei e la baciò come non aveva mai fatto prima. Tutti i dubbi che aveva si erano come volatilizzati grazie a tutti i baci e le carezze che li stavano unendo in quel momento. Fece stendere Max sopra il suo letto e si mise sopra di lei continuando a baciarla, quando sentirono bussare insistentemente alla porta della sua stanza.
Fece cenno a Max di nascondersi e la ragazza si fiondò nel bagno privato di Rafe.
Il ragazzo aprì la porta e si ritrovò il viso di sua sorella Sarah davanti.
«Che cosa vuoi?»
«Papà non torna per pranzo. Stavo andando a comprare da mangiare, tu cosa vuoi?»
Rafe rimase interdetto per alcuni secondi «Qualsiasi cosa. Fai tu, mi fido»
«Hai una faccia sconvolta, che stavi facendo?» poi il viso di sua sorella venne investito da una consapevolezza.
«Sei con Tara»
Rafe sgranò gli occhi, ma prontamente rispose «Sì! Sì, esatto! Se puoi tornare il più tardi possibile mi faresti un favore»
Sarah si mise a ridere e fece segno che andava bene. Solo quando si lasciò la porta di ingresso alle spalle, Rafe sentì di nuovo i suoi polmoni incanalare ossigeno.
Sarah Cameron fece pochi passi oltre lo steccato che divideva casa sua dalla strada, quando vide una chioma bionda e disordinata venire verso la sua direzione. Tara l'aveva vista da lontano e la stava salutando sventolando una mano in aria.
«Che pezzo di merda» sussurrò a denti stretti la ragazza mentre pensava a suo fratello.
«Ciao, Sarah» la salutò Tara con voce allegra quando finalmente la raggiunse in mezzo alla strada «Stavo andando a casa tua, devo parlare con Rafe. Ho visto un appartamento carino vicino al college e volevo farglielo vedere»
D'istinto Sarah la bloccò per un braccio «È un vero peccato, Rafe non è in casa»
Vide la confusione dipingersi sul viso della fidanzata di suo fratello.
«Visto che ero sola pensavo di andare a mangiare fuori. Ti unisci a me?»
La portò lontano da Tanny Hill, in un ristorante in pieno centro. Giurò a sé stessa che avrebbe ammazzato Rafe con le sue stesse mani, quando sarebbe tornata a casa.
«Sarah, posso farti una domanda?»
La bionda distolse l'attenzione dai suoi istinti omicidi verso il fratello e si dedicò totalmente alla ragazza davanti a lei.
Fece un cenno di assenso.
«Rafe è un po' strano in questo periodo. È successo qualcosa? Ogni volta che parliamo del college o di qualsiasi altra cosa... Non lo so, è come se non fosse presente»
Sarah si morse l'interno della guancia per evitare di dire qualcosa di sbagliato. Provò a tranquillizzare Tara per quanto fosse possibile e dopo il pranzo la riaccompagnò a casa.
Prese anche qualcosa per il pranzo di Rafe, sperando che fosse finalmente da solo. Ma mentre prendeva le chiavi di casa dalla sua borsa, vide uscire dalla finestra di suo fratello una figura che conosceva fin troppo bene.
Era stata zitta per tutto quel tempo. Che ne sapeva lei del resto dei sentimenti di Max o di Rafe? Qualche giorno dopo lui aveva lasciato Tara e non aveva più visto la sua amica in compagnia di suo fratello, quindi forse era rinsavita. Poi era successo l'incidente e non era il caso di mettere il dito nella piaga. E Max si era allontanata da tutti loro. Infine era tornata ed era la stessa ragazza che la faceva ridere nei momenti bui, che la ascoltava quando stava male e con cui era divertente trascorrere il tempo libero. Non poteva essere una brutta persona e magari era stato l'errore di una volta sola.
Ma quando vide quel nome scritto proprio sopra il suo in quella benedetta bacheca non ci aveva visto più dalla rabbia.
Max era inaffidabile. Del resto, come poteva fidarsi di qualcuno che aveva tradito la sua stessa sorella?
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Play with fire || Rafe Cameron
FanfictionL'intera cittadina di Kildare viene scossa da un terribile incendio che ha ucciso ben cinque persone. Per Maxine Wether, che ha perso in questo modo la sorella Tara, quell'incendio non sembra avere nulla di accidentale. Le cose inizieranno a farsi...