Epilogo

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Max era stata portata immediatamente in sala operatoria. Aveva perso troppo sangue e la lesione addominale era troppo profonda.

I medici erano arrivati subito e avevano trovato JJ in lacrime mentre cercava di tamponare la ferita aperta.

Era rimasta incosciente per i tre giorni successivi e quando si risvegliò, trovò una testa bionda addormentata accanto a lei, mentre la mano di JJ era intrecciata alla sua.

Fece un po' di pressione con le dita e il ragazzo alzò la testa di scatto, facendo incontrare i loro occhi.

«Sei sveglia»

Non riusciva a togliersi quel sorriso ebete dalla faccia, ma non gli importava.

Qualche ora dopo rivide anche il resto del gruppo.

John B e Pope avevano trasportato per tutta la città un peluche gigante a forma di orso per portarlo all'amica appena scampata alla morte.

«Sappiamo che non ti piacciono i fiori» si giustificarono per la scelta azzardata, facendo ridere Max.

«La mia sorpresa invece è un po' difficile da portare qui. Rimettiti presto così potrai vederla» le disse Sarah.

«Mi dispiace per come mi sono comportata»

«Sarah, va tutto bene. Era una situazione orribile e non hai retto più. Lo capisco»

Qualche giorno dopo, i medici iniziarono a farla alzare dal letto per permetterle di sgranchirsi le gambe. Kiara la stava aiutando a camminare lungo il corridoio dell'ospedale, quando sentirono una voce familiare.

«Mi sa che la tua sorpresa è di cattivo umore» le sussurrò all'orecchio la sua amica.

Kiara la accompagnò davanti alla porta della stanza da cui avevano sentito provenire quella voce che aveva fatto perdere un battito a Max.

«Sarah, attenta! Rischi di bruciarmi»

«Se solo tu stessi fermo»

«Mio dio, è orribile!»

«Abituati! Il medico dice che puoi mangiare solo questo per ora»

Quando riuscirono ad affacciarsi dalla porta, gli occhi di Max videro la giovane Cameron imboccare suo fratello maggiore con un cucchiaio.

Rafe era steso sul letto avvolto solo da delle lenzuola bianche e si vedeva dalla sua espressione seccata che odiasse non potersi muovere bene e dover dipendere dalla sorella. E soprattutto odiava quella zuppa orribile.

Max non aveva intenzione di rovinare quella scena, ma le sue gambe erano ancora instabili e perse l'equilibrio, sbattendo sullo stipite della porta.

Per fortuna c'era Kiara a reggerla, ma il tonfo fece girare i due Cameron nella loro direzione e per la prima volta dopo tanto tempo poté finalmente ammirare quei bellissimi occhi color del mare.

Erano passati diversi mesi da quel giorno in ospedale. Topper era stato dichiarato colpevole e dietro le sbarre non avrebbe più potuto nuocere a nessuno.

Sarah aveva vinto le elezioni e aveva scelto Max come sua vice, ruolo che aveva accettato di buon grado.

Kiara e Pope avevano finalmente messo da parte le loro divergenze e adesso formavano una splendida coppia.

Max, invece, aveva preferito rimanere da sola, almeno per il momento. Rafe e JJ avevano accettato la cosa e non l'avevano pressata con i loro sentimenti.

Sedeva sulla scogliera mentre il vento le accarezzava il viso e le muoveva i capelli ondulati. I medici avevano detto che col tempo il suo corpo si sarebbe ripreso completamente, ma a lei preoccupava di più la sua salute mentale. Per questo era tornata in terapia e questa volta aveva deciso di impegnarsi sul serio.

«Buongiorno, splendore»

Max si girò con un sorriso luminoso mentre JJ si sedeva accanto a lei.

«Come stai oggi?» le chiese con premura.

La ragazza alzò le spalle e fece un'espressione buffa «Mai stata meglio»

«Mi fa piacere sentirlo. Sai, Kiara è sempre così apprensiva» scherzò facendo ridere l'amica.

«E tu, invece, come va?»

«Non credevo che lo avrei mai detto, ma la psicologa che ha assunto la Meyers è veramente brava. Gli incubi si fanno vedere sempre di meno»

Dopo quello che era successo, JJ aveva sviluppato un disturbo da stress post traumatico e la notte non faceva altro che ricordare cosa fosse successo quel giorno in ospedale, quando si era convinto di averla persa per sempre.

Rimasero in silenzio senza sapere cosa dire.

«A volte ripenso a tutto quello che abbiamo passato e... Non lo so, è come se mancasse qualcosa»

«Che intendi dire?»

«Come può una persona fare tutto questo da sola? Ci sono cose che non quadrano. In Scream gli assassini sono sempre in coppia»

«Magari siamo finiti nel terzo capitolo di una trilogia»

«Non ci siamo meritati nemmeno una trama decente, allora»

I due ragazzi si misero a ridere insieme come non facevano da tanto tempo. Magari se avessero esorcizzato il trauma, non avrebbero più avuto paura di chiudere gli occhi la notte.

«Mi dispiace» sussurrò Max poco dopo.

«Non è colpa tua. Ti sei semplicemente innamorata» del ragazzo sbagliato continuò nella sua testa, ma non lo disse ad alta voce «Non potevi sapere che la nostra vita si sarebbe trasformata in un film horror»

«Sono seria, JJ. Se non fossi stata egoista, magari tutto questo non sarebbe successo»

«Smettila di incolparti, Max. Non sei responsabile per quello che fanno gli altri» si alzò dalla scogliera e tese la mano verso la ragazza «Dai, Kie ci aspetta per la serata cinema»

«Che non le venga in mente di guardare un film horror»

Fecero qualche passo, quando da lontano gli occhi neri di Max videro la figura slanciata di Rafe mentre beveva un caffè da solo in un bar.

La voce di JJ la riscosse «Va da lui»

Max si girò a guardarlo «Non lo so, io non...»

«Max, vai» disse dandole una leggera spinta verso il locale.

«Ma tu come farai...»

Il ragazzo la fermò con un gesto della mano «Tranquilla, lo dirò io a Kie»

Max lo guardò dritto negli occhi e mimò con le labbra la parola grazie.

JJ rimase per qualche minuto lì impalato in mezzo alla strada, mentre guardava la ragazza di cui era innamorato sedersi a parlare insieme a qualcuno che non era lui. Che non sarebbe mai stato lui.

Li vide ridere a qualche battuta stupida e un senso di vuoto attraversò il suo cuore.

Fece un sospiro sconsolato e si incamminò verso la casa dei Carrera.

Una figura con un paio di occhiali da sole scuri e la chioma bionda e arruffata guardava la scena da lontano. Al collo portava una collana con un ciondolo a forma di lettera T.

Angolo autrice

E anche questa storia giunge al termine. Ho adorato scriverla, soprattutto per provare a superare i miei limiti con la scrittura. Spero sia piaciuta anche a voi. Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. Vi auguro una splendida estate.
Alla prossima.

Play with fire || Rafe Cameron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora