t w e n t y n i n e

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[as]: adult swim

il ragazzo esegue l'ordine e comincia a muoversi sempre di più, sempre più velocemente con movimenti profondi e intensi. «dejun-ah, sei-sei ah- sei così eccitante stasera» prova a dire senza gemere.

mi alzo leggermente poggiandomi sui gomiti e noto che con l'altra mano il ragazzo stava soddisfando anche sé stesso. dio è così appagante vedere come muove quella mano mentre guarda il mio corpo, è così affamato della mia pelle.

non riesco a staccare gli occhi dall'azione che sta compiendo sul suo genitale, per tanto vengo appena vedo una goccia di sperma scendere da esso.

caccio un gemito acuto appena vedo la mano del ragazzo bagnarsi del mio liquido, sono così imbarazzato da questo, ma è come se questo senso di pudore passasse appena il ragazzo con molta sfacciataggine lecca la mano bagnata.

«cazzo kunhang non essere così disgustosamente pervertito» sorrido spingendolo per scherzare.

«detto da te che fino a tre secondi prima volevi "altro latte"» ridacchia pulendo la roba sporcata per poi riprendere il fattaccio.

mi sdraio totalmente di nuovo, d'un tratto mentre fisso il soffitto del bagno sento il respiro del ragazzo arrivare sul mio interno coscia. rabbrividisco alla sensazione, ma mi porta totalmente fuori senno appena sento dei leggeri baci che lentamente si trasformano in leccate, giungere nel mio inguine.

«ah- è così bello vai», vogliosamente afferro i capelli del ragazzo e lo incito a fare di meglio, in modo più intenso e svelto. questa lentezza è tremendamente piacevole ed inebriante, forse anche troppo.

il libido è alle stelle quando sento la punta della sua lingua stuzzicare la mia entrata ed il perimetro di essa.

improvvisamente, tenendosi alle mie cosce, spinge la sua lingua dentro di me e comincia a muoversi dentro il buco.

«ah, questo è davvero stimolante cazzo». nel bagno non c'è altro che un eco che rimbomba i nostri gemiti continui, i nostri respiri che si accavallano e le frasi sconce che ci diciamo a vicenda

«mhh, kunhang voglio sentire te-ah, basta farmi aspettare», esegue l'ordine uscendo immediatamente emettendo un gemito accompagnato da un lungo respiro di recupero.

«almeno posso prepararti con le dita?» propone affannoso.
«è necessario?» chiedo.
«non so, sei tu che hai detto che sono il più dotato, è una scelta tua» sorride stuzzicandomi.

sbuffo rassegnato: «d'accordo, ma appena ti sembrerò pronto non esitare a sfondarmi».

infila due dita insieme e comincia a stimolare il buco. «AHHH!» un senso di bruciore, dolore acuto, ma allo stesso tempo di piacere intenso e voglia di altro, percorre il mio corpo.

il maggiore aggiunge l'ultimo dito e comincia a sforbiciare e muoversi dentro di me incalzando sempre di più la velocità. vorrei concentrarmi sul dolore, chiedergli di smettere, ma ogni volta che provo ad aprire bocca da essa esce un gemito. e peggio ancora: ogni volta che lo guardo per parlargli penso a quanto sia fottutamente sensuale mentre è impegnato a farmi godere.

«s-sono pronto basta» dico con una voce un po' stracciata dal continuo strazio che sento passare tra le mie gambe.

«allora scendi da qui», mi tiene le mani e mi aiuta a scendere.
«ora ho accontentato le tue richieste ma ora comando io piccolo» dice posizionando entrambe le sue mani sul mio collo, e avvicinando le sue labbra ad esso.

«se vuoi che aumento devi supplicarmi nel modo più sexy possibile ok? ma se voglio fermarmi dentro di te nessuno cambierà la mia scelta» sorride con fare pervertito, togliendo le mani dal mio collo e girandomi il viso per baciarlo.

continuiamo a gemere sebbene avessimo interrotto per ora, pure un bacio in questo momento riesce ad essere profondamente sexy ed eccitante.

«basta basta dejun» si oppone quando provo a portare le sue mani sui miei glutei.

«ascoltami ora: mettiti in questo angolo, una mano poggiala sul mobile per tenerti in equilibrio, mentre poggia il piede su questo lato del muro così che le gambe rimarranno aperte», eseguo il poco che ho capito mettendomi a gambe aperte nell'angolo vicino al lavandino.

in poco tempo hendery avanza verso di me, impugna il suo membro e lo posiziona al posto giusto. flettendo leggermente le gambe fa entrare interamente il suo genitale dentro di me, senza neanche esitare un secondo.

«cazzo è bellissimo» gemo strizzando gli occhi e buttando la testa indietro prendendo respiro.

il ragazzo va così forte che sarà almeno la nona volta che le mie chiappe sbattono al freddo delle mattonelle del muro.

«ah- ahia-» urliamo assieme ad ogni spinta che sopraggiunge.

«vai così più dentro» imploro strizzando il suo gluteo e imponendogli di andare più a fondo fino a continuare a colpire la prostata.

voglio fare questo tutta la notte...

Catboy | johntenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora