Capitolo 24

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Michael's Pov:

"Michael, parla con me" Marcus mi stava davanti, la mia vista stava tornando nitida...come in un sogno.

"Marcus? Che succede?" mi accorsi di essere dentro un'ambulanza.

"Michael andrà tutto bene, non ti condanneranno"

"Perché dovrebbero farlo? Non ho fatto niente" Marcus mi guardò con tristezza, girando la testa e lasciandomi intravedere macchine della polizia, ambulanze...davanti alla vecchia casa dove ero cresciuto.

"Che cosa ci facciamo qui?" chiesi in preda al terrore.

"Non ricordi proprio niente?"

"Che cosa? Di cosa stai parlando ?!?!" chiesi quasi urlando.

"Tu e Alex..."

"Alex?Dov'è?" chiesi sentendo il panico salire piano piano come un veleno, un veleno che sale al cuore.

"Alex...tu le hai..." non fece in tempo a finire la frase, scattai in avanti spostandolo e correndo davanti alla casa, c'erano strisce rosse e gialle che la circondavano e la polizia era davanti a controllare il passaggio. Corsi spingendo i poliziotti che cercarono di fermarmi, una volta dentro tutto sembrava come lo avevo lasciato l'ultima volta...a parte delle impronte di sangue sulle scale che portavano alla cantina. Scesi veloce e mi trovai dentro alla cantina, ma a differenza dai miei ricordi ora era piena di luce, e di persone.

A terra c'era una pozza di sangue, e una pistola....la pistola che tanti anni prima era stata tra le mie mani, tra le mani di un bambino, ora era lì a terra, circondata da sangue fresco. Vicino alla pozza di sangue c'era un sacco nero, all'interno un corpo...indossava un maglione grigio, dei pantaloni neri; i capelli rossi scuro le ricadevano sulle spalle e le labbra erano socchiuse...sembrava stesse dormendo, e sarebbe stato anche così se non fosse stato per il buco sul petto, che le aveva tinto il maglione di rosso.

Mi svegliai di soprassalto urlando, ero tutto sudato e sentivo le lenzuola attaccate al corpo. Respirai forte e mi tirai i capelli indietro, staccandoli dalla fronte. Era un incubo. Era solo un incubo.

Mi alzai e mi vestii velocemente, infilandomi dei pantaloni e una maglia. Corsi al piano di sopra, facendo casino per le scale di legno. Alex dormiva nel suo letto, avvolta nelle coperte. Il sollievo mi pervase il corpo e cominciai a tremare, mi avvicinai piano al suo letto e delicatamente mi infilai sotto le coperte, stringendo il suo piccolo corpo al mio. Il suo profumo era così buono, sentivo il suo respiro regolare e mi rilassai, fino ad addormentarmi di nuovo.

Alex's Pov:

Mi svegliai sentendo qualcosa all'altezza del ventre, e sporgendomi vidi un braccio agganciato al mio bacino. Sentivo un respiro caldo soffiare sui miei capelli, e quel familiare odore. Mi girai delicatamente per non svegliare Michael e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso. Sembrava dormire beatamente, la mascella era rilassata, il respiro regolare e il calore del suo corpo rassicurante. Pian piano però si sveglio e mentre sbatteva le ciglia intravidi il verde dei suoi occhi.

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora