Uno Scontroso Ragazzo

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LA STORIA E' SOGGETTA A MODIFICHE PER EVENTUALI ERRORI GRAMMATICALI, MA GLI EVENTI NON SONO ASSOLUTAMENTE MODIFICATI. ABBIATE SOLO PAZIENZA E BUONA LETTURA.

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Mi svegliai alle sei di mattina per prepararmi e come al solito Jess, la mia migliore amica e la mia coinquilina, si sarebbe svegliata tardi.

Essendo in pieno gennaio mi misi dei vestiti pesanti e larghi, rabbrividendo nel piccolo e freddo bagno dell'appartamento. Fuori faceva davvero freddo, e quella mattina una leggera neve si era posata sulle strade affollate di New York, tingendola di un candido bianco.

I capelli, come ogni mattina, erano un disastro assoluto e quindi non cercai neanche di farli sembrare decenti; mi limitai a farmi una coda che li raccogliesse tutti, lasciandola poi cadere lungo la schiena.

Andai nella piccola e ordinata camera di Jess ed accesi la luce, provocando il suo immediato lamento.

"Chiudi quella dannata luce!" disse Jess mettendosi il cuscino sopra alla testa spettinata.

"Jess farai tardi più del solito oggi" dissi sbuffando.

"Ma hai visto quanta neve c'è? Possiamo anche rimanere a casa oggi" disse lei sorridendo e riappoggiando la testa sul morbido cuscino.

"Non se ne parla, sei troppo pigra. Alzatati, ti ho preparato la colazione" aspettai un minuto ma lei neanche si mosse "Muoviti!" le dissi sorridendo.

Quando la vidi rotolare dal letto in un lamento uscii dalla stanza, alzando scherzosamente gli occhi al cielo.

Dopo mezz'ora anche Jess fu pronta, così ci mettemmo giaccone e sciarpa, scarponcini e cappello. Per un soffio non perdemmo la corriera e alle otto meno dieci fummo davanti alla scuola di lingue, pronte per affrontare un altro giorno di scuola...Pf, che cavolata.

Entrammo nell'edificio e subito l'aria tiepida mi accolse, gli studenti erano già in fermento e ne vidi ovunque, sulle scale, nei corridoi, nei bagni, nelle classi... non avevo mai amato i posti molto affollati, e non  amavo avere così tanta gente intorno.

Vidi Ash, fidanzato e fratellastro della mia migliore amica, avvicinarsi a noi, con un caldo sorriso sul volto.

Jess gli corse incontro e lo abbracciò affettuosamente, gli diede un veloce bacio sulle labbra e dopo i due si girarono verso di me, notando distrattamente la mia presenza.

Stavano insieme da almeno due anni e si erano conosciuti perché alla band di Jess serviva un batterista, ed Ashton era il miglior batterista in zona, quindi poi la musica gli ha uniti...in seguito il padre di Jess e la madre di Ash si sono conosciuti per puro caso e si sono sposati.

All'inizio è stato imbarazzante ma poi...potete immaginare com'è vivere nella stessa casa con il tuo ragazzo/fratellastro.

Appunto per questo Jess viveva con me: suo padre l'aveva cacciata dopo che lei ed Ashton avevano dato spettacolo in casa,  e questo ha fatto inorridire i genitori.

"Hei Alex" mi salutò Ash. Quel ragazzo non sembrava sentire mai freddo e come sempre le sue braccia muscolose erano sempre ben in vista.

"Ciao Ash" dissi semplicemente, sorridendo leggermente.

"Che lezione hai tu adesso? Io ed Ash abbiamo cinese" disse Jess in un sorriso allegro.

"Io ho russo" dissi guardando il mio orario "Beh ci vediamo per le due ultime ore, con inglese e tedesco"

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora