Capitolo 27

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"Qualcuno ha visto Michael? Dovevamo andare alla pista di skate insieme" dissi sedendomi sullo sgabello della cucina.

"Ha detto di lasciarti dormire, e che sarebbe tornato per pranzo"

"Ah quindi ha osato andare senza di me" dissi mettendomi la giacca.

"Vuoi andarci?" disse Samantha ridacchiando.

"Sarei stata volentieri a casa ma se la mette così...non posso fare altro che imparare ad andare su quel coso potenzialmente usato per scopi mortali che osano chiamare skate"

Michael's Pov:

"Hei Clifford! C'è una ragazza che dice di essere con te"

"Oddio...ma che cazzo è venuta..." mi diressi all'entrata e aprii il grande portone rosso, facendolo cigolare.

"Che pensavi di fare? Lasciarmi da sola a casa?" Alex era davanti a me con le braccia incrociate al petto e un dolcissimo broncio.

"Da quando noi due siamo inseparabili amici?" dissi ridacchiando.

"No è che..ehm..." disse arrossendo "mi avevi invitata e poi te ne sei andato senza di me"

"Stavi dormendo"

"Potevi svegliarmi! Uffa Michael sei così ...mh..fammi entrare e facciamo la finita" mi scansò ed entrò. Alex quella mattina portava una canotta grigia con un teschio, la canotta lasciava vedere un pezzo del reggiseno nero e i jeans blu scuro le fasciavano le gambe perfettamente; in vita portava un felpa blu scuro e i capelli erano più scompigliati del solito.

"Sai andare in skate?" le chiesi dopo averla raggiunta.

"Certo che no" disse lei guardando a occhi sgranati i miei amici che intanto si stavano divertendo a fare gli spericolati.

"Ti insegno io se vuoi" dissi andando a prendere uno skate. Dissi a Alex di salirci sopra e la aiutai tenendola in equilibrio con le braccia.

"Sei stabile"

"Dipende molto cosa intendi per stabile"

"Dai stai tranquilla...sei mai andata in monopattino?"

"Si, da più piccola"

"Beh è tipo come quello, ma senza l'asta a darti l'equilibrio"

"Oh e questo dovrebbe tranquillizzarmi?" alzai gli occhi al cielo.

"Allora, andiamo avanti prima che io ti lasci andare a sfracellare contro un muro" lei spalancò gli occhi "Sto scherzando"

"Michael non lasciarmi andare" disse lei continuando a fissare il pavimento.

"Stai tranquilla" dissi guardandola,involontariamente cominciai a sorridere "Ora cerca di trovare la stabilità" lei si sporse un po' più indietro "Perfetto, ora andremo un po' avanti ma sta tranquilla ti tengo io" cominciai ad andare indietro.

"Mi sento scema, guarda come ci guardano" disse lei vedendo che i miei amici ora ci stavano guardando.

"Anche loro hanno iniziato così, tu concentrati sullo skate" dopo qualche metro la lasciai leggermente andare sempre un po' di più, fino a quando mi tolsi dalla presa delle sue braccia.

"Michael! Michael no!" disse spalancando gli occhi.

"Resta concentrata" dissi io a qualche passo da lei.

"No Michael non..." si buttò in avanti e mi cadde fra le braccia, io cominciai a ridere mentre lei si nascondeva nell'incavo del mio collo.

"Ti odio, avevi detto che non mi avresti lasciato andare" continuai a ridacchiare accarezzandole i capelli.

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora