Gelosia

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"Ieri Ben è venuto da me, mentre ero con Piper, e mi ha fatto tipo una scenata di gelosia" disse Calum coprendosi il viso.

"Sono sicura che gli passerà" dissi a bassa voce, per non farmi sentire dall'insegnante.

"Ma che cazzo me ne frega di quello sclerotico di Ben" disse lui sbuffando "E' Piper quella che mi preoccupa...sembrava così a disagio"

"Beh dalle tempo, un tuo ex è venuto da te a farti una scenata...ci credo che si sentisse a disagio"

"Ho il terrore di non riuscire a combinare niente con lei, ma cazzo" disse sbattendo la mano sul banco "Mi piace così tanto. E' simpatica e solare, quando siamo io e lei quella timidezza scompare e ha quella semplice e splendida pazzia che amo, e poi diciamocelo...è così bella..."

"Il tuo improvviso commento etero è stato come scoprire per la prima volta come si fanno i bambini, ma posso dire che hai detto cose davvero belle" dissi sorridendo mentre lui mi lanciava un'occhiataccia "Ma non penso che tu debba rinunciare a lei"

"Non voglio farlo infatti" disse lui guardando una foto di Piper dal cellulare. Era così tenero vederlo nella sua prima cotta etero.

"Sabato sera sarà alla tua festa giusto?" dissi io ricordandomi che sabato ci sarebbe stata questa grandissima festa, organizzata dal nostro Cal, che riuniva tutti quelli del nostro anno. Era sempre stata un successo, e con lei anche la nostra Sassy Queen.

"Ho deciso di non farla" disse lui chiudendo il quaderno.

Se avessi avuto dell'acqua in bocca l'avrei sputata.

"Cosa?"

"Ho invitato Piper a mangiare da me con i miei"

"Di già?"

"Non è in via formale, resta solo a cena."

"E tu hai davvero annullato quello che ti rende più famoso per una ragazza? Tu Sassy Queen dal 1873?" dissi senza prendere fiato "Questo è...pazzesco"

In quel momento suonò la campanella e noi uscimmo dalla classe, continuando a parlare. Appena girai l'angolo vidi Michael appoggiato agli armadietti accanto al mio.

I suoi capelli erano biondi, e fu un colpo al cuore non vedere la sua chioma rossa fuoco.

"Belli i capelli, ma troppo normali anche per te Michael" dissi aprendo il mio armadietto.

"Possiamo parlare? E' da ieri sera che non lo facciamo"

"Chissà perché" dissi alzando gli occhi al cielo.

"Non mi andava proprio di stare a sentire le molteplici spiegazioni che mi potevi dare, ho visto quel che ho visto e non mi serviva la tua arguta osservazione"

"Allora vai pure convinto delle tue idee, ma se non mi lasci neanche parlare allora non sperare di chiarire con me. Si dovrebbe parlare tra una..."

Coppia. Ma noi lo eravamo?

Scossi la testa non finendo la frase.

"Mi dispiace okay? E' che in questa settimana troppi ragazzi ti sono stati intorno, e a me da fastidio"

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora