Alone

72 7 2
                                    

"Grazie per essere venuti" sorrisi tiratamente alla coppia di amici che ricordavo vagamente di aver visto a una delle nostre cene del sabato.

L'anniversaro della morta di mamma era finito ed io non mi ero ancora voltata per ricevere i soliti sguardi consolatori.

"Di niente tesoro" dissero con aria affranta.

Clinton mi strinse la mano, rivolgendomi una veloce occhiata. Sapeva che non riuscivo a sopportare quel comportamento e, molto probabilmente, se non fosse stato per lui non sarei neanche andata a quel funerale.

Quando la coppia se ne andò lasciai andare un piccolo sospiro, socchiudendo gli occhi.

"E' finita, tranquilla" disse Clinton lasciandomi un leggero bacio sulla fronte.

Gli sorrisi debolmente e appoggiai la guancia sul suo petto, ascoltando il battito calmo e pacato del suo cuore. Per quattro anni quel suono mi aveva tenuto compagnia tutte le notti.

"Non mi avevi detto che sarebbero venuti anche i tuoi amici" disse facendomi spalancare improvvisamente gli occhi.

Mi girai di scatto e vidi che ormai la chiesa era vuota, era rimasto solo un gruppo di persone infondo, negli ultimi posti.

"Non sapevo che fossero qui..." dissi staccandomi di scatto da Clinton.

Lui notò il mio gesto e mi scrutò, lanciando poi uno sguardo alle sue spalle, verso i miei amici.

"Vado un attimo da loro" dissi a capo basso, percorrendo poi la navata della chiesa.

"Che ci fate qui?" chiesi assicurandomi che Clinton non mi avesse seguito.

"Siamo venuti per la cerimonia" disse Jess con un mezzo sorriso "Scusa, non volevamo essere invadenti"

"Chi ve lo ha detto?" chiesi corrugando la fronte.

"Lo sapevamo" disse Michael "Noi ci siamo andati al suo funerale, anche se tu non lo sai"

Era vero. Mi ero rifiutata di uscire di casa, e ancora mi rifiutavo di andare al cimitero.

"Non c'era bisogno che-"

"E' stato carino da parte vostra venire" disse Clinton alle mie spalle "Non ascoltatela, oggi è una giornata no per Alex. Infondo non siete qui per lei, ma per Clare" sorrise.

Gli rivolsi un'occhiataccia e lui mi afferrò la mano, irrigidendomi.

"Se non avete impegni potete venire a pranzo da noi, ci sarà un piccolo ricevimento per gli amici più stretti" dissi con voce calma.

Spalancai leggermente gli occhi e tossii.

"Oh, non vorremmo disturbare..." dissero Luke e Jess all'unisono.

"Nessun disturbo, vero Alex?" mi voltai verso i suoi occhi blu "Sarai felice di stare con i tuoi amici un altro po', non è vero?"

Lo guardai e annuii, portando poi lo sguardo lontano. Nel vuoto.

>>>>>>>>>>>

"Ho solo bisogno di un po' d'aria" dissi a Clinton sotto voce.

"Alex..." disse in modo duro "Cerca di crescere e non di scappare come una ragazzina"

"Non sto scappando, sto solo uscendo a prendere della fottutissima aria" dissi un po' più ad alta voce.

"Scusa" disse lui posando le mani sulle mie spalle e lasciandomi in seguito un bacio sulla guancia.

Salii le scale ed andai sino alla mia camera, aprendo poi la finestra e scavalcando il cornicione. Mi sedetti sul tetto, attenta a non far troppo rumore.

Mi pentii di non essermi messa niente di pesante sulle spalle, ma ormai che ero fuori da quella casa e non sarei rientrata per un po'.

Rimasi lì seduta ad ascoltare le voci che fin dal salotto si udivano, provando ad indovinare di chi fossero. La voce di Michael si udiva poco, se non qualche risatina bassa e sommessa in seguito a una delle solite battute di Calum.

Era triste par me parlare di loro come se fossero davvero le stesse persone che avevo conosciuto quattro anni prima. Sapevo che erano persone completamente diverse ora, più mature e del tutto estranee a me, alla mia vita.

Gli definivo ancora amici ma la verità era che loro non sapevano più niente di me come ormai io non conoscevo più loro.

I miei pensieri furono interrotti quando qualcuno posò un tessuto caldo sulle mie spalle.

Sussultai e quasi persi l'equilibrio.

"Sono solo io" disse Jess "Ho visto che stavi tremando"

"Che ci fai qui?" chiesi con voce robotica.

"Ti ho visto sgattaiolare al piano di sopra e ho pensato che fosse più divertente venire qui su, con te, che stare di sotto" mi sorrise, con il suo solito solare sorriso.

"Jess non vorrei essere scortese ma...vorrei stare sola" dissi abbassando lo sguardo.

"Non sei costretta ad affrontare tutto questo da sola" disse lei senza più sorridere.

"Jess" scossi la testa io "Ho affrontato 'tutto questo' per quattro anni con accanto una sola persona, e quella persona non eri tu"

"Lo so e mi dispiace..." disse lei abbassando lo sguardo "Ma-"

"Non ti dispiaceva quando eri in vacanza in Australia. Non è dispiaciuto a nessuno per quattro anni e ora vi ritrovo tutti qui nel mio soggiorno"

Non era quello che volevo dire in verità. Sapevo che era tutta colpa mia. Ma ormai lo avevo detto.

"Alex io-"

"Non ho voluto il tuo aiuto per tutto questo tempo e stai tranquilla che sopravviverò anche in futuro senza di te" dissi freddamente, con le lacrime agli occhi.

Dovevo tagliare i conti con loro se volevo andare davvero avanti. Ora ne avevo la possibilità.

"E' questo il punto" disse lei lasciando cadere una lacrima lungo la sua guancia "Tu non mi volevi. Non volevi più nessuno. Hai allontanato tutti noi"

"Si, e continuo a farlo" dissi voltandomi verso di lei "Non so nemmeno più chi siete"

"Questo non è vero" disse lei scuotendo la testa "Sei tu ad essere cambiata, ma noi siamo rimaste le stesse persone che tenevano a te quattro anni fa, come adesso"

"Per favore" dissi non sentendomela più di guardarla "Andatevene"

Lei abbassò lo sguardo e lasciò scivolare altre lacrime dai suoi occhi.

"Va bene, ma ti prego non pensare che in questi quattro anni anche solo uno di noi ti abbia dimenticato, perché non è così Alex" si avvicinò e mi abbracciò, per poi rientrare dalla finestra e lasciarmi da sola sul tetto.





Buone Feste!!!

Come state? Siete felici che sono iniziate le vacanze?

Ecco qua uno degli ultimi capitoli ahimè. Domani ne posterò un altro perché mi sento in dovere di farvi questo piccolo regalo di Natale.

Se volete anche voi farmi un regalo per favore lasciate un commento, o votate :) rendereste questo Natale qualcosa di davvero speciale!

Appuntamento a domani eh, non mancate perché penso vi piacerà il nuovo capitolo.

-Aly



Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora