Passato, Presente, Futuro

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Alex's Pov:

La festa era iniziata ormai da mezz'ora e quello che avevo fatto per tutto il tempo era scappare da Met.

Sapevo che non avrei dovuto andare a quella stupida festa, ma volevo solo fare un dispetto a Michael.

"Perché sono una stupita bambina di 3 anni" dissi tra me e me gettando il bicchiere di succo a terra.

Ero riuscita a prendere qualcosa di analcolico per non ripetere gli stessi errori del passato, anche se sapevo che neanche l'alcol mi avrebbe stordito fino al punto da farmi andare a letto con Met.

"Tutta sola la nostra newyorkese?" mi girai e vidi Met con addosso una camicia bianca sopra a dei jeans attillati chiari. Era sempre stato bello da mozzare il fiato, occhi chiari e grigi da sembrare nebbia, un viso con lineamenti da modello e un fisico da Dio greco; ma la sua bellezza era proporzionabile alla sua NON intelligenza.

"Si sta bene qui fuori" dissi con tono indifferente.

"Sei così bella sai..." disse lui scostandomi i capelli dal viso e accarezzandomi il collo con due dita...ma sobbalzai quando toccò un punto in particolare e mi ricordai che avevo ancora il succhiotto di Michael impresso nel collo.

Mi girai a guardarlo mentre lui mi rimetteva i capelli sopra il segno violaceo.

"Vuoi qualcosa da bere?" disse passandomi un drink.

"Ehm no grazie" dissi un po' nervosamente.

"Eddai Alex, quello ormai è passato... Siamo cresciuti" disse lui insistendo e passandomi il drink. Presi un attimo per pensare e alla fine accettai. Eravamo cresciuti, io ero cresciuta e che era un solo drink? Se anche qualcosa fosse andato storto avevo avuto la forza di respingerlo già una volta. Quello che volevo era solo smettere di pensare a Michael.

"Beh allora dimmi, perché alla fine hai accettato di venire?"

"Non mi è sembrata una così brutta idea" dissi stringendomi nelle spalle "Ma non ti illudere, non è stato per te"

"Beh almeno puoi concedermi un ballo" disse Met guardandomi con quei suoi occhi minacciosamente grigi.

"Sto bene qui" dissi finendo il mio drink.

"Dai Alex" disse alzandosi e porgendomi le mani "Solo un ballo"

Poco convinta scossi la testa e lui sorridendo mi disse "Non è restando qui seduta che riuscirai a togliertelo dalla testa" ci pensai un attimo, fissando il bicchiere vuoto che tenevo in mano.

Gli afferrai le mani e lui mi tirò dentro alla casa affollata. L'aria dentro era come quella delle solite feste a cui ero andata. La musica era palla e la puzza di alcol e sudore era ovunque.

Seguì Met lungo la pista e iniziai a ballare scordandomi per un po' del viso contrariato di Michael. Non so quanti drink mi passarono davanti, so solo che iniziai a vederci male e tutto rallentò.

Mi fermai in mezzo alla pista mentre vedevo corpi muoversi intorno a me, e Met che mi guardava sorridendo.

"Usciamo da qui" mi urlò all'orecchio.

Io lo seguii fuori dalla pista, fino a una scala che ci portò al piano di sopra. Era tutto vagamente famigliare e quando capii dove mi trovavo sentii dei brividi alla schiena.

"Ricordi?" disse Met indicando una porta, l'ultima del corridoio.

"Si" dissi solo, concentrandomi su non perdere il controllo di me stessa.

Met mi prese la mano e mi attirò a se, feci in tempo a girare il viso e quindi lui cominciò a baciarmi sul collo. All'inizio non realizzai per colpa dell'alcol, ma provai a contorcermi per sfuggire dalla sua presa, ma lui mi teneva troppo stretta. Le sue mani si muovevano dai miei capelli alla mia schiena, e i suoi fianchi mi stavano spingendo verso l'ultima porta infondo.

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora