Under The Light Of The Moon

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Mi resi conto di essermi addormentata sul sedile quando sentii le ruote dell'auto scricchiolare sulla ghiaia del giardino.

Riaprii gli occhi e vidi davanti a me questa grande villa in legno bianco, con le inferiate blu e un tetto spiovente. Fuori stava ancora piovendo e quando io e Michael uscimmo dalla macchina corremmo ridendo fino alla porta.

"Apro la porta, aspetta" disse Michael lasciando andare la mia mano fredda e bagnata.

Prese le chiavi dalla sua tasca e le infilò nella serratura, aprendo la porta e facendoci entrare.

"Hai freddo?" mi chiese scuotendo i capelli bagnati.

"Abbastanza" dissi io rabbrividendo. Avevo i vestiti completamente fradici e sentivo i capelli attaccati alla pelle del mio collo e alla mia fronte.

"Possiamo scaldarci" disse lui attirandomi a se e stringendomi tra le sue braccia.

Mi prese il viso con una sola mano, accarezzandomi la guancia con il pollice. Passò poi ad accarezzarmi lentamente le labbra, e poi si abbassò premendo con desiderio le labbra sulle mie.

Con l'altra mano mi attirò ancora di più a se, premendo la mano sulla mia schiena. Allacciai le mie braccia intorno al suo collo mettendomi in punta di piedi per arrivare meglio alle sue labbra.

La sua mano si spostò dalla mia guancia mentre io facevo passare le mie tra i suoi capelli bagnati dalla pioggia. Michael mi tirò su dalle ginocchia ed io mi aggrappai a lui con le gambe, mentre lui mi sosteneva dalle cosce.

Cominciò a camminare verso la grande scala che dall'ingresso portava al piano di sopra, mentre continuavamo a baciarci.

Gli tirai leggermente i capelli mentre mi portava di sopra, e lui gemette al mio gesto.

Mi spinse contro la prima parete che trovò e tolse le mani da sotto le mie cosce, togliendomi la maglia bagnata da sopra la testa, e lanciandola cadere sul pavimento.

Sentivo freddo ma il respiro caldo di Michael sul mio seno era l'unica cosa che in quel momento mi scaldava, e il suo corpo caldo mi premeva contro la parete.

Una mia mano restò fra i suoi capelli mentre l'altra si posava sul suo viso, mentre le mie labbra aderivano di più alle sue con sempre più desiderio e passione.

Gli tolsi la maglia lasciando il suo petto, nudo e bagnato, aderire contro il mio corpo.

Lo desideravo, lo desideravo così tanto...

Mi staccò dal muro e mi portò in una stanza semibuia. Era grande e mi piaceva particolarmente la grande finestra che lasciava entrare la luce della notte, illuminando un grande letto matrimoniale al centro della stanza.

Michael mi adagiò dolcemente su di esso e si stese su di me, tenendosi in equilibrio sui gomiti. Si abbassò lentamente verso di me e mi lasciò un lungo bacio, spingendomi sempre più contro il morbido materasso.

I suoi fianchi stavano spingendo contro il mio corpo ad una frequenza insopportabile per me, e presa da un momento di audacia gli slacciai il bottone dei pantaloni, abbassandogli la zip.

Lui fece lo stesso, facendomi scivolare i jeans fradici dalle gambe e lasciandomi in biancheria intima. Si tolse del tutto i pantaloni lasciandoli sul pavimento insieme ai miei jeans, e rimanendo in boxer.

"Michael" dissi in un sussurro "Voglio fare l'amore con te" dissi ancora più piano.

Lui spalancò gli occhi e alla semi-luce della luna mi parve di vedere un piccolo sorriso sulle sue labbra "Sei sicura? Non voglio metterti fretta" disse lui baciandomi l'angolo della bocca.

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora