Capitolo 19

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“Ieri sera ci sei andata giù pesante eh” mi disse Jess mentre mi portava l’aspirina e il secchio.

Avevo alzato di molto il gomito la sera prima, e il risultato era stato una notte passata in bianco a vomitare… ricordo di aver visto anche i pezzi del mio cuore nel secchio, o forse era solo l’alcool che mi dava alla testa.

“Mi è servito a non cadere in depressione” dissi mettendo l’aspirina nell’acqua e mandando giù il liquido disgustoso.

“Che è successo in quella stanza?” mi chiese le mia migliore amica sedendosi sul mio letto.

“Ci siamo baciati, poi io involontariamente l’ho spinto contro il letto e lui ha pensato che io volessi…”

“Scopare”

“Smettila!” dissi infastidita “ Beh comunque, lui ha smesso di baciarmi e ha detto una cosa tipo ‘Io non faccio sesso con le persone con cui ho legami e bla bla bla” dissi imitando la voce di Michael, cosa che mi venne abbastanza male.

“Mh… Brutta scusa”

“No no, era serio ….ma non riesco a capire ne il motivo ne il significato di questa frase”

“Neanche io…. Beh prova a scrivergli no? Non ci perdi niente” mi disse Jess sorridendo e alzandosi dal letto.

“Aspetta!” la fermai mentre apriva la porta per andarsene “Con Ashton?”

“Abbiamo parlato e credo che per questa volta si definitivamente finita… ha detto che come coppia non funzioniamo e non abbiamo costruito altro che castelli di bugie”

“Jess mi dispiace…”

“Anche a me… ma infondo ha ragione, solo che non ero ancora pronta a rinunciare a lui”

“E ora lo sei?” chiesi pregando mi rispondesse di Si, ma sapevo che era abbastanza impossibile.

“No, non sono disposta a rinunciare a lui così, aspetterò che le acque si calmino e poi… proverò a parlare con lui. Infondo ha detto di amarmi, e non si smette di amare un persona così, da un giorno all’altro” sorrise ed uscì. Per quanto ero felice che lei fosse così positiva, sapevo che le cose non sarebbero andate come lei sperava… avevo visto la loro relazione sgretolarsi piano piano fino a sfasciarsi del tutto, e avevo come il presentimento che fosse solo Jess a cercare ancora i pezzi tra le macerie.

Mi alzai dal letto e andai a prendere il mio telefono, scrivendo velocemente un messaggio a Michael:

‘Ieri sera hai frainteso, non volevo assolutamente fare niente che andasse oltre a quel bacio… mi dispiace davvero, ma mi dispiace ancora di più che sia andata così… insomma non so se anche tu hai provato qualcosa, ma io si… e vorrei parlarne con te. Ti prego, fammi uno squillo o vediamoci perché ho bisogno di chiarire questa storia’

Michael’sPov:

“Chi è?”

“Una rompi palle” dissi leggendo il messaggio di Alex, Marcus si mise a ridere guardando fuori dalla finestra, continuando a fumare la sua sigaretta.

“Hei stronzo, passamene un’altra che la mia l’ho finita” gli dissi dalla poltrona, lui me ne lanciò un'altra.

“Se tua madre scopre che quando vieni qui ti faccio fumare come un turco mi ammazza”

“Non lo saprà,tranquillo”

“Beh perché questa visita?” mi chiese buttando la sigaretta nel porta cenere.

Light in the Dark || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora