vacanze

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grece pov: oggi è il primo giorno di vacanza natalizia, Nicole mi ha invitata a passare un pomeriggio da lei, ho accetto, so che potrebbe azzardare qualcosa ma non mi preoccupo, sono molto fedele a Maya.

Sono nel letto, guardo l'orologio 9.35, sento odore di pan cake provenire della cucina, infilo le ciabatte e una sua solita felpa per poi scendere le scale.

Mi avvicino a lei abbraciandola da dietro come un koala, lei avvicina un dito al mio naso è mi lascia un po' di crema ridendo "buongiorno raggio di sole, ti sto preparando la colazione" esclama felice "grazie amore" mi siedo su uno sgabello mentre l'ammiro cucinare, una delle tante cose che le viene bene e proprio questa.

"tieni, vuoi lo sciroppo?" "si grazie" , ci sediamo una davanti all'altra, c'è proprio una bella atmosfera natalizia, la neve che scende dal cielo, la luce soffusa del sole che penetra delle enormi finestre di casa sua, "senti stavo pensando, ti va di aiutarmi a mettere qualche decorazione?" mi chiede mentre mi versa un del latte nel bicchiere "signora Evans questo non è da lei" aggiungo "lo so, però sarebbe bello, che ne pensi?" "certo amore, quando vuoi" mi alzo per togliere i piatti ormai vuoti da tavola e riporli nella lavastoviglie.

Siamo sedute sul divano, a coccolarci ammirando il panorama innevato, "senti io oggi pomeriggio dovrei andare da Nicole" sfioro l'argomento "va bene che problema c'è?" "non so cioè magari poteva darti fastidio" "pensi che possa darmi fastidio perché le piaci?" "beh ecco si" "no piccola non mi da fastidio, mi fido di te" sorride per poi lasciarmi un bacio sulla fronte.

Arrivo all'entrata della casa di Nicole "entra pure, terzo piano" una volta dentro percorro tutte le scale e arrivo in cima "vieni vieni" mi dice accogliendomi, "non c'è nessuno in casa, i miei sono fuori per le vacanze" mi annuncia sorridendo.

Passata un'ora mi sembra tutto tranquillo, abbiamo parlato del più e del meno, abbiamo molte cose in comune devo dire.

"ti faccio vedere camere mia" percorriamo un lungo corridoio fino ad arrivare a camera sua "siedi pure sul letto se vuoi" dice per poi mostrarmi ogni dettagli all'interno della stanza, la seguo molto curiosa, scopro molte cose di lei, finisce di illustrarmi poi si siede accanto a me, c'è un atmosfera tesa, nessuna delle due dice nulla "bella camera, piena di dettagli" aggiungo per smorzare la tensione.

Abbiamo iniziato a parlare di scuola "sai una cosa che praticamente nessuno sa e che si sono in prima ma ho 17 anni" mi guarda stupita dopo la mia affermazione "cavolo, vabbè sei la più grande che figata" "eh già" ecco che ritorna quell'atmosfera, noto che spesso quando le parlo la sua attenzione si sposta sulle mie labbra, "senti Grece sarò estremamente sincera" da lì inizia il panico "sei proprio una bella ragazza questo lo sai" "si lo so" aggiungo modesta per sdrammatizzare, avvina la sua mano alla mia guancia accarezzandola "hai una pelle molto morbida" dice con voce leggera e bassa, da quando si conquista così? mi chiedo "grazie uso un sacco di prodotti, ad esem-" non fisico la frase che il suo dito mi copre la bocca "sh non dire nulla" si avvina piano piano a me, con gli occhi già chiusi, so dove voleva arrivare, "nicole non voglio" mi alzo incamminandomi verso l'uscita.

Esco finalmente da quella casa, Nicole mi piace ma come amica, potrebbe scambiarci un sacco di pareri, se solo non fosse ossessionata da me.

"amore sono a casa" urlo entrando, "ciao piccola, sono di sopra" salgo le scale iniziando a lamentarmi "non puoi capire, sono sfinita, fa un freddo glaciale fuori" mi tolgo le scarpe e mi butto accanto a lei nel letto, "com'è andata con Nicole" mi chiede mente mi stringe forte e mi passa un po' di coperta "Maya sarò sincera, abbiamo parlato molto, abbiamo tante cose in comune, poi ha provato a baciarmi" Maya scatta di colpo in piedi "Grece ti prego no" dice guardandomi impaurita, le prendo la mano, le lascio un bacio sul dorso di essa "amore vieni qui" si siede accanto a me, la bacio "io voglio solo te" la guardo dritta negli oggi tenendo ancora la sua mano intrecciata alla mia "mi sono spostata e le ho detto che non volevo" fa un sospiro di sollievo, ci stendiamo sul letto e parliamo di tutt'altro.

lei è troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora