l'incontro

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*Selene pov*

Quella mattina la sveglia delle 5:30 che suonò a tutto volume mi infastidì, così decisi di alzarmi definitivamente, senza ripensamenti.

Entrai in cucina, indecisa sul fare o meno colazione, alla fine puntai per una fetta di torta che avevo preparato il giorno prima.

Misi la caffettiera sul fuoco e mentre aspettavo che il caffè uscisse mi andai a preparare per la giornata.

Quel giorno iniziava il mio primo giorno in una nuova scuola con classi nuove, persone nuove e luogo nuovo, prima insegnavo nel centro italia ma poi conobbi Robert che però purtroppo era lì solo per le vacanza natalizie, in seguito al nostro colpo di fulmine decisi di seguirlo nella sua terra d'origine.

Non abitavamo ancora insieme anche se eravamo fidanzati da ormai 5 anni, io avevo bisogno dei miei spazi e lui dei suoi, ero una donna solitaria, amavo avere i miei spazi, ero egocentrica e cinica per questo odiavo avere gente intorno costantemente.

Abitavo in una casa in centro molto bella e moderna con il soffitto altro e un soppalco, la casa era tutta sui toni del grigio ,bianco e color legno chiaro, ero una persona molto fortunata a livello economico, questo piccolo monolocale in centro non costava poco, ma grazie ad alcune eredità di famiglia ma la cavavo.

Finita la colazione decisi di fare un bagno caldo per prendere le forte necessario, entrai in vasca e ci restai per qualche minuto il tempo di rilassarmi, pensare ai programmi della giornata e ed organizzare mentalmente il mio lavoro.

dopo aver fatto tutto prendo le chiavi della macchina ed esco, mi dirigo verso il parcheggio dietro casa entro nella mia bellissima porche nera opaca e mi dirigo a lavoro, sono emozionata per questo primo giorno, insegnate mi è sempre piaciuto è l'unico momento in cui amo stare a contatto con le persone, formare piccoli geni mi ha sempre entusiasmata.

Finalmente arrivo ed entro a scuola, inizio a fare conoscenza con i docenti e la preside che mi fanno fare un breve giro della struttura.

Seduta in aula docenti e compilo le ultime scartoffie per la segreteria, per colpa del trasferimento ci sono il doppio dei moduli da firmare, abbastanza stancante per la mia mano questo lavoro ma prima finisco prima mi libero.

Suona la campanella dell'intervallo, vado nella caffetteria della scuola e prendo un cappuccino, mentre cammino noto una ragazza che mi fissa come un bambino fissa la cioccolata la guardo e sorrido senza farci troppo caso, riconosco il mio fascino, molte persone mi squadrano così mentre passo, me ne vanto sicuramente ma cerco di non darlo a vedere, una persona sicura di se ha già tutto nella vita.

Mi avvicino alla bacheca delle classi, sono stata assegnata alla 1B la lezione inizia tra 10 minuti, mi siedo prendo il telefono e aspetto.

Finalmente sto per entrare in classe aspetto un  po' per dare il tempo a tutti i ragazzi di entrare in classe, " ciao a tutti ragazzi io sono la vostra professoressa di fashion design, mi chiamo Maya Evans, bene ora presentati voi"

Concludo posando la borsa e sedendomi sul bordo della cattedra, incrocio le gambe per via della gonna e guardo la classe curiosa di sentire le loro storie.

Le prime ragazze si presentano, in classe c'è solo un ragazzo e ben 16 ragazze arriva il turno della ragazza che avevo visto alle macchinette che si alza " salve io sono Grece Smith e basta..." conclude così la frase e si siede rimango stranita perchè a differenza dei suoi compagni aveva parlato davvero poco, "tutto qui?non hai altro da raccontare" lei abbassa lo sguardo e alza le spalle prima che io possa dire qualcosa la prossima ragazza inizia a parlare.

Qualcosa attira la mia attenzione, due ragazze in prima fila che guardando Grece e ridono mentre si scambiano battute poco carine su di lei, avrei voluto farmi gli affari miei e evitare rimproveri già la prima ora ma non resisto a certe cattiverie gratuite, mi alzo "sentite è il primo giorno di scuola,voi davvero volete già finire dalla preside? non mi sembra per niente corretto quello che state dicendo" loro abbassano la testa e stanno in silenzio, tutti alzano lo sguardo incuriositi ma decido di non dare altro spettacolo, non è necessario.

il resto della giornata passa tranquillamente, faccio qualche altra lezione ma nulla di eclatante, mi prospetta un anno pieno di lavoro, dato che insegno una delle materie principali.

Il primo giorno di scuola è finito, passeggio fino al parcheggio del auto vedo Grece che si dirige verso la fermata dell'autobus"oggi non hai detto nulla su di te come mai?" lei mi gurda e dice "non c'è nulla di interessante da dire"... (continua nel prossimo capitolo)

lei è troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora