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capitolo quindici la fine... ahahaha scherzo
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I TRE RAGAZZI ERANO RIUSCITI A recuperare lo scatolone pieno di trappole che si trovava in Centrale. Avevano utilizzato la scusa di dover vedere Hopper e di dover fare una denuncia. Era stato detto loro che avrebbero dovuto aspettare e così avevano fatto. Poi, non appena gli agenti si erano allontanati per mangiare insieme, avevano preso lo scatolone ed erano corsi via senza guardarsi indietro.
Si erano successivamente diretti a casa Byers con l'auto di Jonathan, e avevano iniziato a riempirla di trappole per orsi. Ovviamente non si erano limitati a questo: avevano caricato la pistola, avevano versato della benzina lungo tutto il corridoio, avevano legato lo yo-yo al filo in modo da sapere quando la trappola sarebbe scattata, e avevano poggiato varie armi sul tavolo per poterle prendere facilmente.
Avevano un piano e doveva funzionare per forza.
Nathalie, che intanto stava infilando dei chiodi nella mazza da baseball, smise di martellare. «Ragazzi — li richiamò e li guardò con serietà — È la nostra ultima occasione per ucciderlo, lo sapete? O muore lui-»
«O noi» finì per lei Jonathan. «Lo sappiamo».
«Funzionerà» disse Nancy con sicurezza, cercando di convincere più se stessa che i suoi amici — Dio, aveva una voglia matta di uccidere quel mostro che aveva tolto la vita alla sua amica.
Nathalie diede un'ultima martellata al chiodo e dopo guardò la mazza. Niente male. Sembrava una vera arma di tortura.
«Wow. Spettacolare. Direi che me la cavo» si vantò.
Poi si guardò attorno per essere certa che tutto fosse al proprio posto e che non avessero dimenticato nulla. Eppure sembravano essere pronti.
«Quindi, ricordate» prese parola Jonathan, guardando le due ragazze.
