[023] il più coraggioso è il più stupido

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capitolo ventitré il più coraggioso è il più stupido

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capitolo ventitré
il più coraggioso è il più stupido


                                      I TRE COMPLICI ARRIVARONO FINALMENTE alla vecchia discarica dopo quelle che sembrarono ore — in realtà era passato davvero un bel po' di tempo da quando avevano cominciato quel viaggio della speranza — e si fe...

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                                      I TRE COMPLICI ARRIVARONO FINALMENTE alla vecchia discarica dopo quelle che sembrarono ore — in realtà era passato davvero un bel po' di tempo da quando avevano cominciato quel viaggio della speranza — e si fermarono per qualche secondo a osservare il territorio.

«Sembra proprio... una discarica» mormorò Nathalie alla vista di numerose macchine, o meglio, rottami, e di un scuolabus poco distante.

«È una discarica» le fece presente suo fratello.

«Lo so, Dustin. Si fa per dire. Sai, per enfatizzare» sospirò lei.

Steve, che nel frattempo era rimasto in silenzio, annuì. «Oh sì, andrà bene — si sfilò gli occhiali da sole, appendendoli al taschino nella giacca — Qui andrà proprio bene» avanzò indisturbato, lasciandosi altre fette di carne alle spalle.

«Siete sicuri che non ci sia qualche cane con la rabbia qui in giro?» domandò la castana, guardandosi attorno.

«Un animale con la rabbia è peggio del mostro?» le chiese confuso Steve.

Lei lo guardò come se fosse uno sciocco. «Sì, Harrington. Preferisco morire seduta stante piuttosto che soffrire con la rabbia» disse con ovvietà prima di svuotare il resto della carne al centro del campo.

«Gesù, sei strana forte» mormorò lui — e anche terribilmente interessante.

«Lo strano sei tu. Spiegami come la morte può essere peggio della rabbia. Ovviamente si parla di morte morte, del tipo, sai... zac, senza soffrire però. Come quando ti butti giù da un attico. Semplicemente, muori» blaterò sotto lo sguardo al dir poco perplesso di Steve Harrington.

Spesso — soprattutto in casi del genere — si chiedeva come lui, proprio lui, si fosse preso una cotta per una ragazza senza dubbio sexy, ma fin troppo macabra e strana, che parlava di morte e di suicidi come se fosse un normale discorso da affrontare fra amici.

𝐒𝐓𝐀𝐍𝐃 𝐁𝐘 𝐌𝐄, steve harringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora