[042] skull rock e l'occhio schizzato di steve

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capitolo quarantadue skull rock e l'occhio schizzato di steve

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capitolo quarantadue
skull rock e l'occhio schizzato di steve


                                     ERA UN NUOVO GIORNO, E NATHALIE AVREBBE TANTO voluto aggiungere l'aggettivo splendido, ma no, non lo avrebbe fatto perché Vecna era vivo, si trovava nel Sottosopra, la Porta era stata chiusa e loro non sapevano...

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ERA UN NUOVO GIORNO, E NATHALIE AVREBBE TANTO voluto aggiungere l'aggettivo splendido, ma no, non lo avrebbe fatto perché Vecna era vivo, si trovava nel Sottosopra, la Porta era stata chiusa e loro non sapevano come diavolo farlo fuori a distanza. Di conseguenza, per il momento non potevano fermare i suoi omicidi, Max doveva continuare a vivere con le cuffie, e il povero Eddie doveva continuare ad essere un fuggitivo.

Come se non bastasse, avevano numerose domande senza risposta, e le principali erano due: cosa diavolo stava facendo Vecna in soffitta, e come aveva fatto a far esplodere tutte le torce.

Era una situazione così... angosciante, e loro non avevano davvero nulla in mano.

In quel momento, si trovavano tutti nell'auto della Wheeler, pronti a raggiungere Eddie dopo aver fatto un'abbondante spesa, e Steve e Nathalie, seduti nel bagagliaio, sgranocchiavano delle Pringles mentre continuavano a punzecchiarsi e a darsi dei calci.

In quella situazione, la loro relazione rappresentava l'unico porto sicuro, l'unica cosa normale, l'unico momento di gioia e di serenità, e si sentivano così fortunati ad aversi, a poter fare affidamento l'uno sull'altra, e a potersi strappare un sorriso e una risata a vicenda.

Avevano davvero bisogno di tutto quello.

«Non per vigliaccheria, ma posso restare in macchina stavolta? — prese parola Robin — So già che andrà di schifo» aggiunse, facendo riferimento al fatto che avrebbero dovuto dire a Eddie che, al momento, non potevano aiutarlo perché la Porta era chiusa e Vecna era, quindi, impossibile da raggiungere.

«Andrà tutto bene» rispose Nance, tenendo gli occhi fissi sulla strada.

«Almeno si ubriacherà e starà meglio» prese parola Steve, con la bocca piena di patatine, indicando la confezione da sei di birre.

𝐒𝐓𝐀𝐍𝐃 𝐁𝐘 𝐌𝐄, steve harringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora